Bene soggetto al vincolo sia culturale sia paesaggistico

26 Ott 2023
26 Ottobre 2023

Il TAR Veneto ha affermato ratione temporis che la disposizione di cui all’art. 19 d.P.R. 233/2007 tutela l’esigenza di coordinamento che si presenta solamente quando si realizzi l’eventualità della contestuale apposizione di vincoli che appartengono ad entrambe le “classi” di interesse, con la conseguenza che l’acquisizione del parere del comitato di coordinamento si impone nei soli procedimenti di tutela di un bene meritevole di interesse tanto sotto il profilo culturale quanto sotto il profilo paesistico.

Attualmente, la disciplina di riferimento si rinviene nel d.P.C.M. 02 dicembre 2019, n. 169.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Venezia, le sue isole e il consumo di suolo

26 Ott 2023
26 Ottobre 2023

Il TAR Veneto ha affermato che la Città antica di Venezia e le isole sono qualificate come zone di urbanizzazione consolidata, alle quali non si applica la l.r. Veneto 14/2017 in materia di consumo di suolo (ai sensi dell’art. 12, co. 1, lett. a l.r. cit.).

Post di Alberto Antico – avvocato

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Cos’è il mero ritiro?

26 Ott 2023
26 Ottobre 2023

La giurisprudenza ha introdotto la categoria dell’atto definito di mero ritiro, ovvero di un provvedimento che elimina dal mondo giuridico un atto che non era produttivo di effetti.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Il Consiglio di Stato rimette all’Adunanza Plenaria il metodo di calcolo della cd. fiscalizzazione dell’abuso

25 Ott 2023
25 Ottobre 2023

Il Consiglio di Stato, con precipuo riferimento alle ipotesi di ristrutturazione abusiva, ex art. 33 del d.P.R. n. 38072001, rimette all’Adunanza Plenarie alcune interessanti questioni in materia di cd. fiscalizzazione dell’abuso.

Il Collegio si chiede se l’applicazione dei valori previsti dalla l. n. 392/1978 (cd. legge sull’equo canone) debba essere ancora al momento di realizzazione dell’opera, a quello della denuncia dell’abuso o a quello in il Comune scopre la difformità e, soprattutto, se tale valore debba essere attualizzato alla data di realizzazione dell’abuso o al momento di pagamento della relativa sanzione.

In attesa del pronunciamento, si auspica che l’Ad.Pl. possa fornire alcuni chiari criteri interpretativi anche nelle differenti ipotesi previste dall’art. 34 del d.P.R. n. 380/2001 relativo alle parziali difformità oggetto di cd. fiscalizzazione.

Sul punto, mi sia consentita una considerazione.

Nell’ordinanza di rimessione il Consiglio di Stato ricorda, in via incidentale, che, secondo la più recente giurisprudenza (cfr. sentenza CdS n. 3671/2023), la cd. fiscalizzazione sulle parziali difformità dovrebbe sempre essere applicata dai Comuni ai sensi del d.m. 18.12.1998, ovvero in base all’ultimo decreto emesso in esecuzione dell’art. 22 l. n. 392/1978, a prescindere dalla data di materiale esecuzione dell’abuso, ovvero se antecedente o meno al 31.12.1975.

E ancora, il Consiglio di Stato ritiene che tale valore andrebbe sempre attualizzato alla data di irrogazione della sanzione.

La spiegazione di ciò sarebbe quella di impedire, per il privato, di lucrare, a danno della collettività, del mero decorso del tempo, corrispondendo una somma esigua: “si perverrebbe alla paradossale e non accettabile conclusione di consentire a colui che ha commesso l’abuso di lucrare effetti vantaggiosi dall’inerzia dell’Amministrazione nel perseguire l’abuso stesso”.

Personalmente, nutro dubbi sulla correttezza di tale ragionamento, come evidenziato dal TAR Torino n. 598/2022, oggetto del gravame suddetto.

Spesso e volentieri, infatti, gli attuali proprietari degli immobili abusivi che non possono essere sanati, ma che devono essere fiscalizzati, ex art. 34 del d.P.R. n. 380/2001, sono assolutamente incolpevoli dinanzi a difformità edilizie, a volte anche lievi, commesse dai precedenti venditori e/o da parenti ormai defunti e/o da terzi soggetti.

Se così è, l'esigenze di giustizia sociale perseguita dal Consiglio di Stato nella summenzionata decisione non avrebbe dovuto portare, forse, ad una conclusione differente?

Al Massimo Organo della Giustizia Amministrativa l’ardua sentenza.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Sull’apertura di un cancello

25 Ott 2023
25 Ottobre 2023

Il TAR Veneto ricorda che l’apertura di un cancello costituisce attività edilizia libera, la quale non potrebbe essere oggetto di intervento di ripristino in assenza di prescrizioni urbanistiche contrarie.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Quale titolo serve per realizzare una recinzione

25 Ott 2023
25 Ottobre 2023

Il T.A.R. Veneto esclude la necessità di un permesso di costruire se l’opera è costituita da paletti in legno e rete metallica plastificata, alta 1,5 m., senza alcuna opera in muratura; conseguentemente, essendo frutto di attività edilizia libera, non è applicabile l’istituto della cd. doppia conformità, ex art. 36 del d.P.R. n. 380/2001, che presuppone un intervento soggetto a titolo edilizio.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Decadenza del titolo edilizio e sopravvenuta carenza di interesse

25 Ott 2023
25 Ottobre 2023

Il TAR Veneto ha ritenuto sussistente la sopravvenuta carenza di interesse al ricorso avverso la richiesta di corresponsione del costo di costruzione qualora il titolo edilizio da cui essa deriva sia decaduto (e gli interventi non siano stati realizzati).

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Varianti essenziali al titolo e sopravvenuta carenza di interesse al ricorso

25 Ott 2023
25 Ottobre 2023

Il TAR Veneto ritiene sussistente la sopravvenuta carenza di interesse al ricorso nell’ipotesi in cui il titolo originario (per cui era stato richiesto il pagamento del costo di costruzione) sia stato oggetto di variante essenziale che ha portato alla realizzazione di interventi diversi, anche a livello di destinazione d’uso effettiva. Il costo di costruzione originariamente calcolato, quindi, è divenuto inattuale.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Sulle clausole abusive nei contratti del consumatore: opposizione tardiva o in fase esecutiva

24 Ott 2023
24 Ottobre 2023

Segnaliamo un articolo sul tema, col vademecum del COA di Milano: la giurisprudenza ammette l'opposizione anche in presenza di un decreto ingiuntivo passato in giudicato, sulla scorta delle decisioni della Corte di Giustizia e della Cassazione a sezioni unite. 

https://www.dirittoegiustizia.it/?utm_campaign=DeG-24+ottobre+2023&utm_medium=email&utm_source=MagNews#/documentDetail/10720432

Nuove disposizioni del Veneto in materia di VIA e AIA

24 Ott 2023
24 Ottobre 2023

Sul Bur n. 139 del 20/10/2023 (Codice interno: 514423) è stata pubblicata la legge regionale 17 ottobre 2023, n. 27, Modifiche alla legge regionale 18 febbraio 2016, n. 4 "Disposizioni in materia di valutazione di impatto ambientale e di competenze in materia di autorizzazione integrata ambientale" in relazione agli impianti di piano individuati dal Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani e speciali nonché allo smaltimento o riciclaggio di carcasse o residui animali e disposizioni transitorie.

Post di Daniele Iselle

dettaglioAtto

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