Ancora sul termine per impugnare l’ammissione

25 Gen 2018
25 Gennaio 2018

Il T.A.R. Campania, ponendosi in contrasto con le recenti sentenze del T.A.R. Veneto e con gli attuali approdi del Consiglio di Stato, sostiene che il termine per impugnare l’ammissione decorre dalla seduta pubblica in cui è presente il rappresentante della ditta ricorrente soltanto se, in quella sede, si ha contezza piena e completa dei vizi relativi all’illegittima ammissione altrui. In mancanza di ciò, il termine decorre dalla pubblicazione sul sito della stazione appaltante. In mancanza anche di questa pubblicazione obbligatoria, il termine per contestare le ammissioni altrui decorre dall’avvenuta aggiudicazione.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Il Consiglio di Stato ordina che la sentenza di demolizione del giudice ordinario sia eseguita senza ma e senza se edilizi e paesaggistici

24 Gen 2018
24 Gennaio 2018

Al Consiglio di Stato si è svolta un'altra puntata di una vicenda di cui avevamo già parlato in data 31 agosto 2017, col post "Il giudicato civile vincola la P.A.".

Un soggetto ha ottenuto dal giudice civile una sentenza passata in giudicato, che ordina la demolizione parziale di un edificio del vicino, che viola le distanze ed è ubicato in una zona di vincolo paesaggistico.

Di fronte all'inerzia del convenuto soccombente, l'attore chiede al giudice dell'esecuzione civile l'esecuzione coattiva degli obblighi di fare. Il tribunale civile nomina un CTU, incaricandolo di domandare al comune un permesso di costruire e alla Soprintendenza l'autorizzazione paesaggistica.

Entrambi gli atti vengono negati, con motivazioni formalmente tecniche (incompatibilità col vincolo di quello che rimane dopo la demolizione e altre sfumature) , che però appaiono più che altro ostruzionismo (una sorta di  solidarietà con un irascibile convenuto soccombente, per non ricevere da questo richieste di danni e denunce penali).     

I dinieghi vengono impugnati davanti al TAR, il quale si libera della questione, dichiarando il difetto di giurisdizione, a favore del giudice civile. Il Consiglio di Stato riforma la sentenza e afferma la giurisdizione amministrativa, non senza avere chiaramente precisato che la P.A. non può impedire in alcun modo l'esecuzione della sentenza del giudice civile passata in giudicato (in questi casi il fascicolo viene rimandato in primo grado, al TAR).

La questione torna al TAR, il quale, incurante della sentenza del Consiglio di Stato, respinge la richiesta di sospensione dei dinieghi del titolo edilizio e della autorizzazione paesaggistica, con motivazioni vaghe.

In sede di appello cautelare il Consiglio di Stato riforma con toni decisi le ordinanze del TAR e ordina finalmente che si proceda alla esecuzione della sentenza del giudice civile, precisando che l'ordinanza del Consiglio di Stato sostituisce i provvedimenti inopinatamente negati dalla P.A. (titolo edilizio e autorizzazione paesaggistica).

L'ordinanza, quindi, non  si limita a sospendere i dinieghi, ma  sostituisce essa stessa i provvedimenti negati.

 Post di Dario meneguzzo - avvocato

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Modifiche alla L. 890/1982 sulle notificazioni a mezzo posta

24 Gen 2018
24 Gennaio 2018

La LEGGE 27 dicembre 2017, n. 205 (in SO n.62, relativo alla G.U. 29/12/2017, n.302) , nell'introdurre i commi 97-bis, lettera b) e 97-quinquies) all'art. 1 della L. 23 dicembre 2014, n. 190 (in S.O. n. 99, relativo alla G.U. 29/12/2014, n. 300) ha conseguentemente disposto numerose modifiche alla L. 890/1982, che disciplina le notificazioni di atti a mezzo posta e di comunicazioni a mezzo posta connesse con la notificazione di atti giudiziari.

La nuova normativa di fatto eliminerà il monopolio di Poste Italiane sulle notificazioni.

Vanno segnalati:

  • le modifiche all'articolo 3 (sulle indicazioni da mettere nell'avviso di ricevimento);
  • il comma  4 dell'articolo 7 (casi di rifiuto di firmare l'avviso di ricevimento);
  • l'articolo 8 (mancanza del destinatario).                                                                                                                                              
  • L. 890 del 1982 aggiornata 

 

La destinazione ad edilizia scolastica è un vincolo conformativo

24 Gen 2018
24 Gennaio 2018

Il T.A.R. Veneto conferma che la destinazione di un’area ad edilizia scolastica configura un vincolo conformativo.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Nullità delle clausole di esclusione e soccorso istruttorio

24 Gen 2018
24 Gennaio 2018

Il T.A.R., con riferiemnto al vecchio Codice Appalti, fa il punto sulla nullità delle causa di esclusione previste dal bando e sul soccorso istruttorio.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Il Comune può definire la nozione di volume interrato

23 Gen 2018
23 Gennaio 2018

Il T.A.R. Bari afferma che il Comune può legittimamente definire la nozione di volume interrato, introducendo specifiche definizioni e/o normative ad hoc. Nello specifico i regolamenti edilizi possono disporre in ordine al computo dei volumi interrati in ragione della loro destinazione d’uso, laddove questi ultimi siano destinati a residenza, uffici o attività produttive; in mancanza di disposizioni in tal senso, nel calcolo del volume complessivo dell’edificio rientra anche il seminterrato per la sola parte emergente dal piano di campagna.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Gli edifici delle Poste Italiane sono opere di interesse generale e, se venduti, non acquistano automaticamente la destinazione direzionale

23 Gen 2018
23 Gennaio 2018

Segnaliamo sul punto una sentenza del TAR Veneto.

La questione rileva anche al fine di stabilire se il comune possa chiedere il contributo straordinario per consentire il mutamento della destinazione d'uso a direzionale.

Post di Dario Meneguzzo - avvocato 

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L’accoglimento di una osservazione non comporta necessariamente la ripubblicazione del piano

23 Gen 2018
23 Gennaio 2018

Il TAR Veneto spiega quando l'accoglimento di una osservazione comporta la ripubblicazione del piano adottato, che dovrà poi essere approvato. 

Nel caso in esame la osservazione accolta riguardava le modalità di calcolo del contributo straordinario.

Post di Dario Meneguzzo - avvocato

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Deposito di rifiuti e bonifica dei siti inquinati

23 Gen 2018
23 Gennaio 2018

Il T.A.R., dopo aver ricordato il diverso ambito applicativo degli artt. 192 e ss. del D. Lgs. n. 152/2006 (deposito di rifiuti) e degli artt. 244 e ss.del D. Lgs. n. 152/2006 (bonifica dei siti inquinati), afferma che il Giudice può sussumere il provvedimento amministrativo nella corretta categoria giuridica, anche a prescindere dal nomen juris utilizzato dall’ente e/o dalle disposizioni citate dalla P.A..

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Ordinanza cautelare e nuovo provvedimento della P.A.

23 Gen 2018
23 Gennaio 2018

Il T.A.R. Veneto, dopo aver ricordato quando ricorre la figura dello sviamento di potere, stabilisce quando vi è la sopravvenuta di interesse e/o la cessazione della materia del contendere a fronte dell’adozione di un nuovo provvedimento amministrativo che si “adegua” alla misura cautelare.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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