Impianti fotovoltaici e incremento della produzione agricola

14 Apr 2025
14 Aprile 2025

Il TAR Veneto ha ritenuto che l’installazione di un impianto fotovoltaico non potesse di per sé sola incrementare la qualità della produzione di un’azienda agricola (ai fini dei bandi AVEPA), in quanto la particolare fonte dell’energia non muta la qualità della produzione: al contrario, elementi tali da migliorare direttamente la produzione possono essere la tecnica di conservazione degli alimenti, le condizioni di allevamento degli animali, ovvero il tipo di mangime impiegato.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Valutazione dell’interesse nell’acquisizione sanante

14 Apr 2025
14 Aprile 2025

Il TAR Veneto evidenzia la necessità di individuare gli interessi pubblici alla base dell’acquisizione sanante, di compararli con quelli privati che vengono lesi dall’adozione del provvedimento

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Atto unilaterale d’obbligo e prescrizione

14 Apr 2025
14 Aprile 2025

Il TAR Veneto afferma che non si prescrivono le previsioni (di natura civilistico-urbanistica, quale è la cessione di una certa quota di aree a standard) di cui a un atto unilaterale d’obbligo annesso ad un titolo edilizio, di fatto costituendo il contenuto di tale provvedimento.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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I chiarimenti in rito dell’Adunanza Plenaria si applicano solo per le sentenze successive: il cd. prospective overruling

12 Apr 2025
12 Aprile 2025

Il Consiglio di Stato ha affermato che la pronuncia dell’Adunanza plenaria n. 16/2024 (con la quale si è stabilito che “l’art. 105, comma 1, c.p.a., nella parte in cui prevede che il Consiglio di Stato rimette la causa al giudice di primo grado se dichiara la nullità della sentenza, si applica anche quando la sentenza appellata abbia dichiarato inammissibile il ricorso di primo grado, errando palesemente nell’escludere la legittimazione o l’interesse del ricorrente”) non è suscettibile di applicazione alle sentenze di primo grado già emesse al momento di tale pronuncia.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Termini dimidiati anche per l’istanza di accesso agli atti inserita in un ricorso incidentale

12 Apr 2025
12 Aprile 2025

Il TAR Lazio, Sede di Roma, ha affermato che l’istanza di accesso agli atti ex art. 116, co. 2 c.p.a. fonda una vera e propria domanda autonoma, la cui peculiarità esclude, nonostante la connessione con il ricorso introduttivo del giudizio, l’applicazione dell’art. 32 c.p.a. Pertanto, essa deve essere soggetta al rito camerale dell’accesso, con conseguente dimidiazione dei termini per la costituzione in giudizio. L’autonomia della domanda di accesso in esame, benché spiegata in via incidentale, impone infatti che essa dia luogo ad un autonomo rapporto processuale funzionale e servente il ricorso introduttivo del giudizio principale (quest’ultimo da assoggettarsi ai termini propri del rito che lo riguarda), cosicché i termini dimidiati di cui all’art. 87, co. 2, lett. c c.p.a., rilevano anche al fine di consentire al ricorrente di acquisire nuovi documenti su cui fondare, nell’ambito del medesimo giudizio, motivi aggiunti propri.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Motivazione integrata dal bando

12 Apr 2025
12 Aprile 2025

Il TAR Veneto ha ritenuto legittima una scarna motivazione di un posizionamento in graduatoria la quale, in effetti, risulta essere eterointegrata dal bando di gara medesimo (e dalle definizioni in esso contenute).

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Motivazione per relationem di un provvedimento

12 Apr 2025
12 Aprile 2025

Il TAR Veneto ribadisce la possibilità per l’Amministrazione di motivare un provvedimento per relationem, facendo riferimento al contenuto di un altro atto, che deve in ogni caso essere messo a disposizione del privato. Per “disponibilità”, peraltro, si deve intendere la possibilità di prendere visione ed estrarre copia dell’atto citato o di chiederne la produzione in giudizio, non sussistendo l’obbligo della P.A. di fornire il documento al privato.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Urgenza delle scelte pianificatorie

12 Apr 2025
12 Aprile 2025

Il TAR Veneto afferma che l’urgenza di una scelta pianificatoria è rimessa alla discrezionalità dell’Amministrazione; peraltro, il privato non potrebbe lamentarsi se aveva presentato a suo tempo apposita manifestazione di interesse durante la fase preparatoria dello strumento urbanistico.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Osservazioni al P.I. e loro valutazioni

12 Apr 2025
12 Aprile 2025

Il TAR Veneto ha evidenziato la legittimità della delibera di Giunta Comunale che si limita a prendere atto delle valutazioni tecniche relativamente alle osservazioni al P.I., attivando eventuali procedimenti amministrativi relativamente alle manifestazioni d’interesse ivi contenute, ma comunque rinviando alle valutazioni e decisioni finali del Consiglio, competente per materia.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Il Veneto accelera la transizione energetica: un piano regionale per cittadini ed imprese

11 Apr 2025
11 Aprile 2025

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE N. 20 del 18/03/2025

“Nuovo Piano Energetico (NPER)” ai sensi dell’articolo 2, comma 2, della Legge regionale n. 25/2000. (Proposta di deliberazione amministrativa n. 84).

Il Veneto punta a un futuro piĂą verde con il nuovo Piano Energetico Regionale. Il documento delinea una serie di misure per accelerare la transizione energetica, sostenere famiglie e imprese di fronte alla crisi energetica e promuovere uno sviluppo sostenibile.

Il Veneto è in prima linea nella transizione energetica con il suo nuovo Piano Energetico Regionale (NPER). Il piano, presentato dalla Regione del Veneto, mira a trasformare il sistema energetico regionale, promuovendo la sostenibilità climatica e la decarbonizzazione.  

Sostegno a famiglie e imprese

Il NPER pone un’attenzione particolare al sostegno di famiglie e imprese di fronte alle sfide poste dalla crisi energetica. L’aumento dei costi energetici ha infatti spinto la Regione ad adottare misure tempestive per supportare i cittadini e il tessuto produttivo.  

Le comunitĂ  energetiche rinnovabili

Un elemento chiave del piano è la promozione delle comunità energetiche rinnovabili e dell’autoconsumo diffuso. Queste configurazioni, in cui produttori e consumatori di energia si associano per produrre e scambiare energia da fonti rinnovabili, sono viste come uno strumento fondamentale per la decarbonizzazione, la riduzione dei consumi e il contrasto alla povertà energetica.  

Le comunità energetiche rinnovabili (CER) e l’autoconsumo diffuso sono identificati nel piano come strumenti chiave per la transizione energetica, capaci di promuovere la decarbonizzazione e l’indipendenza energetica.  

Quadro normativo e definizioni

Il piano sottolinea che il punto di partenza per la costituzione delle CER è la Direttiva 2001/2018 (RED II), che prevede il sostegno finanziario alla produzione e all’autoconsumo di energia elettrica da fonti rinnovabili. Le CER sono state introdotte nell’ordinamento nazionale con il D. Lgs 199/2021, che definisce strumenti, incentivi e il quadro istituzionale, finanziario e giuridico.  

Le CER sono descritte come soggetti giuridici costituiti da persone fisiche, enti e imprese che, su base volontaria e aperta, mirano a fornire benefici ambientali, economici e sociali nelle aree in cui operano.  

Obiettivi e benefici

Il piano evidenzia i molteplici benefici delle CER:

  • Ambientali ed economici: promuovono la produzione e lo scambio di energia da fonti rinnovabili, l’efficientamento e la riduzione dei consumi energetici.  
  • Sociali: contrastano la povertĂ  energetica e lo spopolamento delle aree montane e interne, favorendo l’inclusione e la solidarietĂ  sociale.  

Azioni regionali di sostegno

La Regione del Veneto riconosce l’autoconsumo come pilastro di un sistema energetico resiliente e mutualistico e ha stanziato fondi per la diffusione, promozione e realizzazione delle CER e dei gruppi di autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente (AERAC). Questi fondi sono destinati anche alla realizzazione delle infrastrutture materiali e immateriali necessarie al loro funzionamento.   Fonti e contenuti correlati

Il piano energetico regionale del Veneto prevede diverse fonti di finanziamento per sostenere lo sviluppo delle comunità energetiche rinnovabili (CER) e dei gruppi di autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente (AERAC).  

In particolare, la Regione del Veneto ha stanziato fondi regionali per attività di diffusione, promozione, facilitazione e realizzazione delle CER e degli AERAC, incluse le infrastrutture materiali e immateriali necessarie al loro funzionamento, attraverso la Legge Regionale n. 16 del 5 luglio 2022.  

Inoltre, il piano prevede di utilizzare anche le risorse dedicate dal Programma Regionale (PR) Veneto FESR 2021-27, che include un’azione specifica dedicata alle comunità energetiche (azione 2.2.1).  

Quindi, le fonti di finanziamento identificate nel piano sono:

Risorse del PR Veneto FESR 2021-27, azione 2.2.1.

Fondi regionali stanziati dalla Legge Regionale n. 16/2022.  

Efficienza energetica e riduzione dei consumi

Il piano promuove l’efficienza energetica in tutti i settori, con un focus particolare sul settore pubblico e sull’edilizia. La Regione intende incentivare la riqualificazione energetica degli edifici, l’utilizzo di pompe di calore e l’adozione di pratiche virtuose per ridurre i consumi energetici.  

Un approccio integrato

Il NPER adotta un approccio integrato, che coinvolge diversi livelli di governo e una pluralità di attori. La Regione riconosce il ruolo fondamentale degli enti territoriali, delle componenti economiche, sociali e culturali e dei singoli cittadini nel processo di transizione energetica.  

Obiettivi ambiziosi

Il piano si pone obiettivi ambiziosi in linea con le strategie europee e nazionali. Il Veneto intende contribuire attivamente al raggiungimento dei target di decarbonizzazione, efficienza energetica e sviluppo delle fonti rinnovabili, fissando al contempo obiettivi specifici per il territorio regionale.  

Il Nuovo Piano Energetico Regionale rappresenta un passo importante per il Veneto verso un futuro più sostenibile e resiliente. Con questo strumento, la Regione si impegna a guidare la transizione energetica, sostenendo al contempo i cittadini e le imprese nel percorso verso un’economia a basse emissioni di carbonio.

Post di Daniele Iselle

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