L’intervento adesivo nel giudizio amministrativo d’appello

01 Dic 2023
1 Dicembre 2023

Le Sezioni Unite della Corte di cassazione hanno affermato che è possibile la proposizione dell’intervento adesivo nel giudizio amministrativo d’appello alle condizioni che vi sia alterità dell’interesse vantato rispetto a quello che legittimerebbe la proposizione del ricorso in via principale e che l’interveniente possa subire, anche in via indiretta e mediata, un pregiudizio dalla decisione d’appello o possa tutelare una situazione di vantaggio attraverso la definizione della controversia.

Post di Alberto Antico – avvocato

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L’interventore adesivo nel giudizio amministrativo può proporre ricorso per cassazione?

01 Dic 2023
1 Dicembre 2023

Le Sezioni Unite della Corte di cassazione hanno affermato che l’interventore adesivo nel giudizio amministrativo non ha un’autonoma legittimazione ad impugnare laddove la parte adiuvata non abbia esercitato il proprio diritto di proporre impugnazione ovvero abbia fatto acquiescenza alla decisione ad essa sfavorevole, salvo che l’impugnazione sia limitata alle questioni specificamente attinenti la qualificazione dell’intervento.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Notifica dell’ordinanza di demolizione al coniuge in regime di comunione legale

30 Nov 2023
30 Novembre 2023

Il TAR Catania ha affermato che nell’ambito dei poteri di amministrazione e di rappresentanza in giudizio spettanti disgiuntamente ai coniugi ex art. 180 c.c., per i beni oggetto di comunione, rientra anche la legittimazione di ciascuno di essi ad essere destinatario o a ricevere notificazione di provvedimenti, quali quelli sanzionatori in materia edilizia, con effetti anche nei confronti dell’altro coniuge e, conseguentemente, di ritenere che, in mancanza di prove contrarie, anche l’altro proprietario ne abbia avuto conoscenza nella stessa data in cui ne ha avuto conoscenza il coniuge convivente.

La mancata notifica potrebbe rilevare solo in punto di legittimità dell’acquisizione gratuita al patrimonio comunale dell’immobile abusivo, dell’area di sedime su cui esso insiste e delle eventuali pertinenze che, ai sensi dell’art. 31 d.P.R. 380/2001, consegue automaticamente all’accertata inottemperanza al provvedimento di ripristino.

Post di Alberto Antico – avvocato

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I presupposti del silenzio-assenso

30 Nov 2023
30 Novembre 2023

Il TAR Catania ha aderito a quel filone giurisprudenziale, secondo cui la formazione tacita dei provvedimenti amministrativi per silenzio-assenso presuppone non solo il decorso del tempo dalla presentazione della domanda senza risposta della P.A., ma anche la contestuale presenza di tutte le condizioni, i requisiti ed i presupposti richiesti dalla legge, ossia degli elementi costitutivi della fattispecie di cui si deduce l’avvenuto perfezionamento.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Opera il silenzio nel condono edilizio?

30 Nov 2023
30 Novembre 2023

Il TAR Veneto ribadisce che è esclusa l’operatività del principio del silenzio-assenso per le istanze di condono relative ad immobili sottoposti a vincolo paesaggistico; al contrario, il silenzio-inerzia dell’Autorità preposta alla tutela del vincolo corrisponde a un parere sfavorevole (e dunque configura l’ipotesi di silenzio-diniego).

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Titoli edilizi e normativa sopravvenuta in materia di silenzio-assenso

30 Nov 2023
30 Novembre 2023

Il TAR Veneto ribadisce che ai titoli edilizi si applica la disciplina vigente al momento di loro rilascio: e ciò vale anche per il valore del silenzio-inerzia dell’Amministrazione, se nelle more del procedimento è stata modificata la disciplina sul silenzio-assenso.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Approvazione di un PUA per silenzio-assenso

30 Nov 2023
30 Novembre 2023

Il TAR Veneto ha affermato che il silenzio-assenso sulla proposta di PUA presentata dal privato può operare esclusivamente per i PUA di iniziativa privata che si pongano in mera attuazione dello strumento generale, non anche per quelli che comportino variante allo strumento generale; lo si desume, oltre che da ragioni di natura logico-sistematica, dal fatto stesso che i PUA difformi sono sottratti alla competenza giuntale per rientrare in quella del Consiglio comunale (cfr. art. 5, co. 13, lett. b d.l. 70/2011).

Il silenzio-assenso previsto dell’art. 20, co. 4-bis l.r. Veneto 11/2004 opera solo in caso di PUA conforme agli strumenti urbanistici sovraordinati, non potendo il privato conseguire un risultato che mai avrebbe potuto ambire con un provvedimento espresso.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Sanatoria senza doppia conformitĂ ?

29 Nov 2023
29 Novembre 2023

Il TRGA (TAR Trento) ha sollevato davanti alla Corte Costituzionale una questione di legittimità costituzionale nei confronti della legge provinciale trentina che consente alla P.A., ai soli fini amministrativi, di rilasciare la concessione edilizia in sanatoria quando è regolarmente richiesta e conforme, al momento della presentazione della domanda, alle norme urbanistiche vigenti e non in contrasto con quelle adottate, anche se l’opera per la quale è richiesta è già stata realizzata abusivamente.

E se la Corte costituzionale rigettasse la questione, vale a dire, se la Corte ritenesse che una legge regionale possa disporre le sanatorie degli edifici conformi alla sola normativa vigente al tempo della presentazione della relativa istanza (e non a quella del tempo di realizzazione dell’abuso)? 

O magari potrebbero fare questo le leggi delle regioni e province a statuto speciale e non quelle a statuto ordinario?

Vedremo cosa deciderĂ  la Corte Costituzionale.

Post di Alberto Antico – avvocato

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L’ordinanza di demolizione è un atto vincolato

29 Nov 2023
29 Novembre 2023

Il TAR Veneto ha ricordato che l’ordinanza di demolizione costituisce provvedimento a carattere vincolato, giustificato sulla base della mera verifica della realizzazione di opere edilizie in assenza o in difformità dal permesso a costruire, non richiedendo alcuna specifica motivazione sulla sussistenza dell’interesse pubblico concreto e attuale alla demolizione, né sulla comparazione, operata a monte ai sensi dell’art. 31, co. 2 d.P.R. 380/2001, fra l’interesse pubblico e l’interesse privato al mantenimento dell’immobile.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Le zone agricole decadono dopo cinque anni?

29 Nov 2023
29 Novembre 2023

Nel caso di specie, il privato provava a sostenere che la destinazione agricola dell’area ove si programmava un ampliamento sarebbe scaduta per decorrenza del termine quinquennale stabilito dall’art. 18, co. 7 l.r. Veneto 11/2004, con conseguente applicazione, oltre che di detta norma, del successivo art. 33.

Il TAR Veneto ha affermato che la censura è priva di pregio.

La decadenza prevista dall’art. 18 cit. è limitata alle sole aree di trasformazione o espansione soggette a strumenti attuativi non approvati (per le quali è in astratto ammessa la proroga delle previsioni secondo lo schema delineato dal comma 7-bis art. cit.) e non si applica alle aree con destinazione puntuale, quale è la zona agricola.

Per l’effetto, il Comune doveva denegare l’istanza per l’ottenimento di un PdC per l’intervento di completamento di uno stabilimento industriale esistente ai sensi dell’art. 18-bis l.r. Veneto cit., al fine di renderlo conforme alle norme di sicurezza sul lavoro e alla prevenzione incendi.

Post di Alberto Antico – avvocato

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