Condizioni dell’azione

15 Mar 2025
15 Marzo 2025

Il T.A.R. ricorda che, per essere validamente vagliato, il ricorso deve essere promosso da un soggetto che riesca a dimostrare in giudizio sia l’interesse sia la legittimazione ad agire.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Il Comune limitrofo può impugnare l’autorizzazione di un impianto di trattamento rifiuti

14 Mar 2025
14 Marzo 2025

Il Consiglio di Stato ha riconosciuto la legittimazione e l’interesse ad agire avverso gli atti autorizzatori di un impianto di trattamento di rifiuti anche al Comune limitrofo, quale Ente esponenziale della collettività stanziata sul proprio territorio e portatore in via continuativa degli interessi diffusi radicati sul proprio territorio, non essendo al riguardo necessaria la prova di una concreta pericolosità dell’impianto, stante la sufficienza della prospettazione delle temute ripercussioni su un territorio comunale collocato nelle vicinanze, e comunque non a distanza, dell’opera da realizzare.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Impianto telefonico e termine per impugnare

14 Mar 2025
14 Marzo 2025

Il T.A.R. ricorda che il termine per impugnare l’impianto di telefonia decorre da quando si ha contezza dell’inizio dei lavori (an) e non da quando si ha conoscenza delle modalità operativa degli stessi (quomodo).

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Ricorso collettivo e cumulativo

14 Mar 2025
14 Marzo 2025

Il T.A.R. ricorda quanto è possibile presentare un ricorso collettivo e/o cumulativo per non incorrere nell’inammissibilità dell’azione.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Trasposizione del ricorso straordinario ed eccezione di improcedibilità

14 Mar 2025
14 Marzo 2025

Il T.A.R. Veneto, pur dando atto di contrapposti orientamenti, afferma che sia legittimo eccepire, per la prima volta, l’inammissibilità del ricorso in sede giurisdizionale anche dopo l’atto di trasposizione del ricorso straordinario al Presidente della Repubblica ed a prescindere dal fatto che tale eccezione sia stata sollevata (o meno) con l’atto di opposizione.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Accordi di convivenza solidale tra anziani: Una nuova frontiera del cohousing in Italia

14 Mar 2025
14 Marzo 2025

Accordi di convivenza solidale tra anziani: una nuova frontiera del cohousing in Italia.

Il preavviso di rigetto

14 Mar 2025
14 Marzo 2025

Il TAR Veneto ricorda che il preavviso di rigetto è un atto endoprocedimentale, i cui vizi (non censurabili in via autonoma) si ripercuotono sul provvedimento finale.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Rassegna di giurisprudenza sulla pianificazione urbanistica

13 Mar 2025
13 Marzo 2025

La rassegna contiene i seguenti post:

1. Onere di ripubblicazione del PRG

2. Vincoli conformativi e vincoli espropriativi

3. La partecipazione procedimentale del privato nei vincoli espropriativi e in quelli conformativi

4. Prescrizioni imposte in sede di variante parziale al PRG

5. Le osservazioni dei privati al nuovo strumento urbanistico

6. Se il PAT appare più favorevole del PRG…

7. Modiche d’ufficio e ripubblicazione

8. Discrezionalità pianificatoria

9. Poteri della Provincia nei confronti del PAT comunale

10. Trasformabilità delle aree

11. Pianificazione urbanistica e viabilità

12. Improcedibilità del ricorso avverso il diniego di un PdC per mancata impugnazione delle sopravvenute modifiche allo strumento urbanistico

13. L’amplissima discrezionalità pianificatoria

14. Non immediata lesività del P.A.T.

15. Gli strumenti urbanistici devono essere impugnati “a catena”

16. La VAS sul PAT

17. Variante urbanistica e discrezionalità comunale

18. Zona bianca e disciplina transitoria del PI

19. L’interesse all’impugnazione della destinazione di zona … dell’area confinante

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Incostituzionale la legge sarda che vietava la realizzazione di impianti di energia rinnovabile fino all’individuazione da parte della Regione delle aree idonee

13 Mar 2025
13 Marzo 2025

La Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale di una legge della Regione Sardegna che introduceva misure di salvaguardia comportanti il divieto di realizzare nuovi impianti di produzione e accumulo di energia elettrica da fonti rinnovabili (FER), nelle more dell’approvazione della legge regionale di individuazione delle aree idonee ai sensi dell’art. 20, co. 4 d.lgs. 199/2021, nonché dell’approvazione di alcuni atti pianificatori regionali e, comunque, per un periodo non superiore a 18 mesi dall’entrata in vigore della stessa legge regionale, indicando una serie di aree escluse.

Il divieto posto dalla legge regionale vìola i principi introdotti dall’art. 20 d.lgs. 199/2021, quali il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione al 2030 (comma 5), il divieto di introduzione di moratorie (comma 6), e l’avvio di procedure autorizzatorie agevolate per l’installazione di FER nelle aree individuate temporaneamente da considerarsi idonee (comma 8).

Non assume poi alcun rilievo la fissazione di un termine massimo di 18 mesi per il divieto, il quale peraltro, al di là d’ogni altra considerazione, è di gran lunga superiore a quello di 180 giorni, che l’art. 20, co. 4 d.lgs. 199/2021 prescrive per l’individuazione con legge delle aree idonee.

Post di Alberto Antico – avvocato

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La cd. riforma Salva casa non si applica alle SCIA in sanatoria ex art. 37 T.U. edilizia presentate prima della sua entrata in vigore

13 Mar 2025
13 Marzo 2025

Il Consiglio di Stato ha affermato che deve escludersi – in ragione del principio tempus regit actum – l’applicabilità dello ius superveniens costituito dall’art. 36-bis d.P.R. 380/2001, introdotto dal d.l. 69/2024 (come convertito dalla l. 105/2024), entrato in vigore il 30 maggio 2024, cd. riforma Salva casa, alle SCIA in sanatoria ex art. 37 d.P.R. cit. presentate in precedenza, giacché non si rinviene nel testo del decreto-legge alcuna disposizione transitoria intesa a consentire l’applicazione in via retroattiva della nuova disciplina alle istanze presentate prima della sua entrata in vigore, sicché, in difetto di un’espressa statuizione di retroattività, non può che trovare applicazione la regola generale sancita dall’art. 11 disp. prel. c.c.

Ci si può chiedere se il privato possa ritirare l’originaria SCIA, o istanza, depositata e presentare una nuova SCIA o istanza invocando l’applicazione della nuova normativa.

Post di Alberto Antico – avvocato

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