Edifici in zona agricola veneta non più funzionali alla destinazione del fondo

21 Gen 2016
21 Gennaio 2016

Il TAR precisa che in base alla legislazione veneta gli edifici non più funzionali alla conduzione del fondo possono essere trasformati in residenziali solo se il P.I. lo consente e non in ogni caso.

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È sufficiente la c.d. vicinitas per impugnare un titolo edilizio?

21 Gen 2016
21 Gennaio 2016

Il T.A.R. Milano sembra aderire a quella parte della giurisprudenza che ritiene sufficiente la c.d. mera vicinitas per legittimare l’impugnazione del titolo edilizio rilasciato al vicino-confinante.

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Cooperative sociali ed iscrizione nell’Albo regionale

21 Gen 2016
21 Gennaio 2016

Il T.A.R. afferma al’illegittimità del bando di gara che prescriveva tra i requisiti di ammissione alla selezione l’iscrizione al registro regionale delle Cooperative sociali, e non solo quello dell’iscrizione nell’Albo nazionale.

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Da quando decorre il termine per impugnare un titolo edilizio?

20 Gen 2016
20 Gennaio 2016

Il T.A.R. ricorda da quando comincia a decorre il termine decadenziale di sessanta giorni per impugnare il titolo edilizio. Nella medesima sentenza, inoltre, il Collegio ricorda che la valutazione sulla richiesta presentata da un privato e volta ad annullare in autotutela il titolo edilizio rientra nel potere discrezionale dell’Amministrazione: di conseguenza il silenzio serbato dall'ente non si configura come silenzio-inadempimento.

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Disposizioni in materia di green economy

20 Gen 2016
20 Gennaio 2016

Sulla GU n.13 del 18-1-2016 è stata pubblicata la legge  28 dicembre 2015, n. 221, recante "Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali".

Segnaliamo, in particolare:

- art. 52 Disposizioni in materia di immobili abusivi realizzati in aree soggette a rischio idrogeologico elevato o molto elevato ovvero esposti a rischio idrogeologico;

- art. 54  Modifiche alla normativa in materia edilizia e di silenzio assenso, a fini di tutela dell'assetto idrogeologico;

- art. 56  Disposizioni in materia di interventi di bonifica da amianto;

- art. 57 Semplificazione delle procedure in materia di siti di importanza comunitaria;

- art. 60 Tariffa sociale del servizio idrico integrato;

- art. 61 Disposizioni in materia di morosita' nel servizio idrico integrato;

- art. 62 Disposizioni in materia di sovracanone di bacino imbrifero montano;

- capo IX Disposizioni in materia di procedimenti autorizzatori relativi alle infrastrutture di comunicazione elettronica per impianti radioelettrici e in materia di scambio di beni usati;

- capo X Disposizioni in materia di disciplina degli scarichi e del riutilizzo di residui vegetali;

- art. 74 Gestione e sviluppo sostenibile del territorio e delle opere di Page 49 of 52 19/01/2016 pubblica utilita' e tutela degli usi civici;

Norme Ambientali

Vicinitas e discrezionalità tecnica

20 Gen 2016
20 Gennaio 2016

Il T.A.R. dà atto che anche parte della giurisprudenza del Consiglio di Stato riconosce non più sufficiente la c.d. vicinitas anche per impugnare uno strumento urbanistico (e non solo un titolo illegittimo). Nella stessa sentenza il Collegio ribadisce che le valutazioni tecniche possono essere censurate soltanto per vizi evidente di illogicità e/o irrazionalità.

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Nelle gare informatiche l’apertura delle buste può avvenire anche in seduta privata

20 Gen 2016
20 Gennaio 2016

Il T.A.R. Brescia afferma che nelle gare informatiche, stante la tracciabilità telematica di ogni passaggio, non trova applicazione il noto principio dell’apertura delle buste in seduta pubblica.

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L’esistenza di un decreto penale di condanna opposto non va indicata in sede di gara

20 Gen 2016
20 Gennaio 2016

Il T.A.R. Veneto afferma che, laddove il bando di gara non contiene l’espresso obbligo di indicare anche l’esistenza di un decreto di penale di condanna opposto (rectius: non diventato irrevocabile), non si può escludere dalla gara il concorrente che ometta di indicare questo elemento, pena la violazione dei principi di tassatività della cause di esclusione, ex art. 46, c. 1 bis Codice Appalti e di favor partecipationis. Nella medesima sentenza il Collegio ricorda che l’istituto dell’avvalimento, ex art. 49 del D. Lgs. n. 163/2006, ha portata generale e, perciò, si applica anche ai servizi compresi nell’Allegato II B del Codice Appalti, pur in assenza di un’espressa previsione del Bando di gara.

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La nullità dell’atto di citazione davanti alla Corte dei Conti

19 Gen 2016
19 Gennaio 2016

La Corte dei Conti precisa che si ha nullità dell'atto di citazione per mancanza o assoluta incertezza delle indicazioni indispensabili quando non è specificato il giudice contabile territorialmente competente (art. 164, 1° comma, in relazione all’art.163 n.1), non sono specificati gli estremi dell’Ufficio requirente, la qualità del magistrato, la denominazione dell’Ente nel cui interesse si agisce (artt. 164, 1° comma, e 163 n. 2), ma non la sua erronea indicazione (così Corte dei conti, Sez. 2^ di app., 20 marzo 2007, n. 52), non vengono indicati gli estremi della persona fisica o giuridica convenuta (art.163 n. 2), non è indicato l’oggetto della domanda, nella sintesi di petitum e causa petendi, cioè la richiesta di condanna, la sua quantificazione con ripartizione del carico tra gli eventuali corresponsabili e le ragioni alla base di essa, ossia i fatti costitutivi della domanda attorea, ovvero è indicato in modo tanto generico e improprio da determinare un’assoluta incertezza (così art. 3 Regolamento di procedura e art. 164, 4° comma, in relazione all’art. 163, comma 3, n. 3 c.p.c.), manca l’esposizione dei fatti o sia assolutamente incongrua o contraddittoria tanto da determinare un’assoluta incertezza dell’oggetto (art.163, comma 3, n. 4 c.p.c.), manca la sottoscrizione del magistrato requirente (art. 3 del R.D. n. 1038/1933), è assegnato al convenuto un termine a comparire (ove non abbreviato, a mente dell’art. 17, comma 3, del R.D. cit.) minore di quello fissato dall’art. 163 bis c.p.c., non è presente l’avvertimento  che la costituzione oltre i termini (giorni 20 o 10 in caso di abbreviazione dei termini prima dell’udienza) implica la decadenza della facoltà di proporre domande riconvenzionali (tuttavia non nel giudizio di responsabilità amministrativa) ed eccezioni in senso proprio.

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Nei cortili comuni si possono aprire vedute

19 Gen 2016
19 Gennaio 2016

Il T.A.R. afferma che i condomini possono aprire vedute e/o luci verso il cortile comune, rispettando il solo limite previsto dall’art. 1102 c.c. e non anche quelli previsti dagli artt. 905, 906 e 907 c.c. in tema di luci e vedute.

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