Difformità prospettiche e vincolo paesaggistico
Nel caso di specie, a fronte di una SCIA in sanatoria ex art. 37, co. 4 d.P.R. 380/2001 presentata da un Condominio soggetto a vincolo paesaggistico, il Comune eccepiva la presenza di una modifica morfo-tipologica della copertura del corpo scala da piana ad inclinata, di modifiche delle altezze dei prospetti e la modifica della sagoma.
Il Condominio invocava il punto A.2. dell’Allegato A al d.P.R. 31/2017, con conseguente esclusione dall’autorizzazione paesaggistica in virtù dell’art. 2 del medesimo decreto.
Il TAR Lazio, Sede di Roma, ha respinto questa tesi.
Il TAR ha anche precisato che quanto alla modifica delle sagome dei prospetti, non aveva pregio l’eccezione del Condominio secondo cui essa era di modestissimo rilievo e ricompresa nella soglia di tolleranza del 2% di cui all’art. 34-bis d.P.R. 380/2001, poiché tale norma rileva sul piano della violazione edilizia, ma non a fini paesaggistici.
Post di Alberto Antico – avvocato
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