La SCIA in sanatoria ex art. 37, co. 4 T.U. edilizia richiede una decisione espressa
Il TAR Lazio, Sede di Roma, ha aderito all’orientamento giurisprudenziale secondo cui la presentazione di una SCIA in sanatoria ex art. 37, co. 4 d.P.R. 380/2001 esige una definizione in forma espressa da parte del Comune, in assenza della quale il relativo procedimento di sanatoria non può dirsi perfezionato né in senso sfavorevole né, tanto meno, in senso favorevole all’istante.
L’eventuale inerzia del Comune integra un silenzio non significativo.
Il Comune non è soggetto ai termini fissati dall’art. 19 l. 241/1990 per l’esercizio del potere inibitorio.
Post di Alberto Antico – avvocato
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