Nota del dott. Travaglini sulla nuova disposizione regionale relativa al costo di costruzione
Il dott. Roberto Travaglini, prendendo spunto dai rilievi critici formulati ieri su questo sito dall'avv. Dario Meneguzzo a proposito della recente legge regionale riguardante, tra l'altro, l'annosa questione del recupero del costo di costruzione, ci invia una nota (che volentieri pubblichiamo, ringraziando l'autore), per chiarire la genesi e la finalità della nuova disposizione legislativa.
Nota del dott. Travaglini sulla nuova disposizione regionale sul costo di costruzione
Aprezzabile a questo punto lo sforzo operato dal legislatore regionale……oppure, visto che le sentenze del TAR che hanno destato scalpore sono del 2011, si poteva intervenire PRIMA di quattro anni di distanza dalle stesse (altre regioni normano puntualmente tale questione), anni che hanno lasciato:
– i comuni da soli a decidere la normativa da applicarsi per la determinazione del contributo con la conseguenza che in capo ad essi, e a cascata solo sui dipendenti, aleggia la spada di Damocle del danno erariale che può essere richiesto (e sappiamo bene che se una norma regionale manca o è sbagliata chi fa la sentenza di condanna se ne infischia che ci sia o meno, ma chiede al dipendente di applicare ciò che è giusto come se lui fosse un luminare di palazzo Spada)
– i cittadini e le imprese, che tanto sembra siano ora stati tutelati dallo sforzo regionale, a vedersi a loro volta assoggettati a diverse applicazioni della norma, e a procedimenti disparati, contradittori, che hanno toccato per forza le loro tasche a volta già bucate, proprio a causa del “gioco a mosca cieca perchè sono obbligato e vediamo se ci imbrocco”!
– le persone che operano nel settore, di qualunque parte o ruolo esse siano, a capire che una legge urbanistica regionale del 1985 abrogata, poi resuscitata, e ora tenuta in piedi a pezzi con lo scotch e semi impastata nella sua applicazione con una nuova LR del 2011 (pure essa rimpastata a più riprese perchè risultata spesso carente) è una vera e propria ASSURDITA’ ?
Se invece di un emendamento presentato in aula all’ultimo momento si prendesse la buona abitudine di approfondire i testi prima in commissione, forse, l’apprezzabilissimo sforzo ermeneutico del dott. Travaglini, in quella sede, sarebbe stato sicuramente più istituzionalmente orientato.
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