Opporsi a una DIA / SCIA è un calvario
Il legislatore italiano è riuscito a creare uno dei meccanismi più insulsi possibili e immaginabili attraverso il quale il terzo è costretto a passare, se vuole opporsi a una DIA / SCIA illegittima, che lede i propri interessi.
All'inizio deve diffidare la P.A. a provvedere; se la P.A. non provvede, deve ricorrere al rito del silenzio per ottenere una sentenza che obbliga la P.A. a rispondere; se la P.A. risponde che la la DIA/SCIA è legittima, deve impugnare questo diniego di provvedere davanti al TAR; se il TAR annulla il diniego di provvedere, dicendo che la DIA/SCIA è illegittima, la parla torna alla P.A., che deve determinarsi di nuovo.
Ma cosa succede se, arrivati a questo punto, la P.A., invece di provvedere di nuovo, temporeggia e non provvede? Il terzo è costretto a ricorrere a un ennesimo giudizio, quello di ottemperanza. Ma qual è la sentenza di cui si deve chiedere l'ottemperanza? quella emanata sul ricorso avverso l'iniziale silenzio oppure quella successiva che annulla il diniego di provvedere?
Post del dott. Matteo Acquasaliente
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