SUAP in variante: se la variante precede il PdC, dev’essere tempestivamente impugnata
Nel caso di specie, il ricorrente impugnava un permesso di costruire rilasciato ai sensi dell’art. 4 l.r. Veneto 55/2012, il quale era stato preceduto da una delibera del Consiglio comunale (non impugnata) che variava il P.I., approvando il progetto di cui al successivo PdC e imprimendo così all’area una specifica disciplina dotata di immediata efficacia conformativa, di cui il PdC impugnato costituisce mera attuazione.
Il TAR Veneto ha dichiarato il ricorso inammissibile per carenza d’interesse, per non aver impugnato anche la precedente delibera consiliare.
Quest’ultima, infatti, non ha natura endoprocedimentale, ma ha una sua propria autonoma efficacia provvedimentale, quale atto di pianificazione (cioè di variante speciale).
Post di Alberto Antico – avvocato
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