E il TAR Lazio con garbo giudiziario, dissentendo dal Consiglio di Stato, ritiene giusto fare brutte sorprese agli avvocati
"Orbene - e lo si ce col dovuto garbo - si tratta di una decisione che lascia perplesso il Collegio ed appare frutto di una esegesi che, invero, appare confliggere con tutti i precedenti in materia dello stesso Cons. St.": con questa affermazione il TAR Lazio contesta quello che aveva deciso recentemente il Consiglio di Stato con la sentenza n. 3610 del 2021, che aveva annullato una sentenza dello stesso TAR Lazio, in quanto questo aveva dichiarato inammissibile a sorpresa un ricorso, sollevando d'ufficio la relativa questione, in una camera di consiglio nella quale le parti non erano presenti e l'eccezione non era nemmeno stata sollevata dalla pubblica amministrazione resistente.
Secondo il Consiglio di Stato il TAR aveva errato a non concedere un termine alle parti per prendere posizione sulla questione.
E così il TAR Lazio ha dichiarato inammissibile a sorpresa un altro ricorso, sollevando d'ufficio la questione in una camera di consiglio nella quale le parti non erano presenti.
Il TAR nella sostanza dice che, se le parti non si curano di presentarsi in udienza, non possono poi lamentarsi delle eccezioni rilevate d'ufficio dal collegio e delle sorprese.
Post di Francesco Giuseppe Roncoroni - avvocato
E si scoprì che il garbo è costituzionalmente tutelato più della certezza del diritto.
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