Il parere obbligatorio e vincolante è un atto immediatamente impugnabile anche se endoprocedimentale?
Segnaliamo sul punto la sentenza del TAR Veneto n. 922 del 2014: "2. Con riferimento al ricorso RG 306/1997 è necessario esaminare l’eccezione preliminare proposta dall’Amministrazione comunale diretta a rilevare l’inammissibilità del ricorso in quanto diretto ad ottenere l’annullamento di un parere e, quindi, di un atto ritenuto endoprocedimentale.
2. 1 L’eccezione è infondata è va respinta. Costituisce orientamento consolidato (per tutti si veda T.A.R. Veneto Sez. II, 10-03-1987, n. 140) che il parere della commissione di salvaguardia, previsto per l'esecuzione di opere edilizie nella laguna di Venezia dall'art. 6, l. 16 aprile 1973, n. 171, ha carattere obbligatorio e vincolante, esplicando “un'efficacia del tutto particolare verso l'attività dell'amministrazione attiva, dal momento che imprime il suo contenuto ed orienta la valutazione finale in maniera ben più intensa di un semplice atto di collaborazione consultiva; esso, pertanto, può essere acquisito anche in via di sanatoria”.
2.2 E’ inoltre, evidente che detto parere esprime una valutazione di compatibilità, o di incompatibilità, analoga (e per certi versi più ampia in quanto riferita anche a profili edilizi) a quella caratteristica del parere della Soprintendenza di cui all’art. 146 dell’art. 42/2004, in relazione al quale sussiste un orientamento pressocchè unanime diretto a sancire l’autonoma impugnabilità (T.A.R. Umbria Perugia Sez. I, 16-01-2013, n. 11).
2.3 Va, altresì, ricordato che anche questo Tribunale (T.A.R. Veneto sez. II del 21/10/2005 n. 3731) ha avuto modo di rilevare come il parere della Commissione di Salvaguardia sia immediatamente impugnabile e, ciò, pur costituendo un atto endoprocedimentale inserito, com’è, nel provvedimento di rilascio di un titolo abilitativo".
Dario Meneguzzo - avvocato
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