Motivi aggiunti propri ed impropri
Il T.A.R. ricorda la distinzione tra i motivi aggiunti propri (quelli che contengono censure nuove, proposte contro il provvedimento già impugnato con l’atto introduttivo del giudizio al fine di evidenziarne ulteriori vizi conosciuti solo successivamente) e quelli impropri (contenenti una domanda nuova e che, tuttavia, sono materialmente inseriti nello stesso processo, per ragioni di connessione oggettiva e di concentrazione della decisione).
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
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