Nuova farmacia: cosa deve fare il Comune per superare il parere negativo dell’Ordine
Il T.A.R. chiarisce cosa deve fare il Comune per poter superare il parere contrario dell’Ordine dei Farmacisti sulla localizzazione di una nuova sede farmaceutica.
Il T.A.R. chiarisce cosa deve fare il Comune per poter superare il parere contrario dell’Ordine dei Farmacisti sulla localizzazione di una nuova sede farmaceutica.
Sul Bur n. 15 del 22 febbraio 2016 è sta pubblicata la legge della regione Veneto n. 4 del 18 febbraio 2016, recante "Disposizioni in materia di valutazione di impatto ambientale e di competenze in materia di autorizzazione integrata ambientale",
Post di Daniele Iselle - funzionario comunale
Scarica la versione stampabile del BUR n. 15 del 22/02/2016
Scarica la versione firmata del BUR n. 15 del 22/02/2016
Il quattordicesimo comma dell’art. 5 del d.l. n° 70 del 2011 stabilisce che, decorso il termine di 120 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto medesimo, le disposizioni contenute nel comma 9, fatto salvo quanto previsto al comma 10, e al secondo periodo del comma 11, sono immediatamente applicabili alle Regioni a statuto ordinario che non hanno provveduto all'approvazione delle specifiche leggi regionali per incentivare le azioni previste dal comma 9 dell’art. 5 del d.l. n° 70 del 2011.
Il TAR Veneto esclude che in questo comma trovi applicazione nel Veneto, perchè il comma 9 dell'articolo 5 sarebbe stato attuato dalla Regione mediante la legge sul piano casa n. 32 del 2013.
La sentenza però non spiega da che cosa si possa desumere questo collegamento tra il d.l. 70 e la legge regionale suddetta sul piano casa.
Post di Gianmartino Fontana - avvocato Read more →
Sul BUR è stata pubblicata la circolare della regione Veneto n. 1 del giorno 11 febbraio 2016, riguardante la legge regionale 16 marzo 2015, n. 4 "Modifiche di leggi regionali e disposizioni in materia di governo del territorio e di aree naturali protette regionali".
La circolare contiene chiarimenti in merito all'articolo 7 (varianti verdi).
Post di Daniele Iselle - funzionario comunale
Il Settore Paesaggio e Osservatorio della Sezione Urbanistica della Regione Veneto ha pubblicato le risposte alle domande più frequenti sulla d.G.r.V. n. 2037/2015 riguardante funzionamento, competenze, composizione della commissione locale per il paesaggio all’indirizzo:
http://www.regione.veneto.it/web/ambiente-e-territorio/faq-commissioni-locali-per-il-paesaggio.
Pubblichiamo il Comunicato stampa n. 143 del 02 febbraio 2016 nel quale si dà atto che la Giunta della Regione Veneto ha approvato una circolare interpretativa sulle c.d. varianti verdi che verrà presto inviata ai Comuni ed alle Province del Veneto.
La Giunta regionale ha approvato nel corso della riunione odierna una circolare, a firma del presidente Luca Zaia, che sarà inviata a tutti i sindaci dei Comuni e ai presidenti delle Province del Veneto, per fornire chiarimenti ai fini della corretta applicazione dell’articolo 7 della legge regionale 16 marzo 2015, n. 4, sulle cosiddette “varianti verdi”.
“Abbiamo provveduto – spiega l’assessore regionale al territorio e ai parchi, Cristiano Corazzari – a redigere apposita circolare per superare eventuali dubbi interpretativi e garantire la corretta applicazione della normativa che, in sintonia con gli obiettivi perseguiti dall’Amministrazione regionale, punta al contenimento del consumo di suolo e a invertire il processo di urbanizzazione del territorio. In particolare, forniamo indicazioni in ordine alle possibili riclassificazioni delle aree, distinguendo tra Comuni provvisti di PAT e PI, Piano di Assetto del Territorio e Piano degli Interventi, e Comuni che tali strumenti non li possiedono e quindi operano ancora con PRG, Piano Regolatore Generale”.
“Le ‘varianti verdi’ – aggiunge l’assessore – consentono ai Comuni di effettuare, su proposta dei cittadini interessati, la restituzione all’uso agricolo o naturale dei suoli interessati attraverso la loro riclassificazione urbanistica. La norma anticipa, dunque, le finalità di una legge organica in materia, sollecitando, con un primo e temporaneo ‘rimedio’, l’adesione dei Comuni a politiche urbanistiche più attente alla riorganizzazione e alla riqualificazione del tessuto insediativo esistente”.
“Ma le ‘varianti verdi’ – conclude Corazzari – rispondono anche a quell’obiettivo di giustizia fiscale di non far più pagare ai cittadini le tasse per un terreno sul quale era prevista un’edificazione che, per motivi diversi, compresi quelli legati alla crisi economica, non è mai stata realizzata”.
Il T.A.R. ricorda i presupposto giuridici che devono ricorrere affinché si possa configurare una concessione di servizio pubblico.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il T.A.R. Veneto afferma che la scelta comunale avente ad oggetto la dislocazione di una nuova sede farmaceutica deve prendere in considerazione soltanto le esigenze di assicurare la più ampia accessibilità al servizio farmaceutico da parte degli utenti e, conseguentemente, l’equa distribuzione sul territorio delle farmacie e non il c.d. criterio demografico.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il T.A.R. afferma che il Sindaco può legittimamente disporre la limitazione degli orari di apertura di un esercizio commercialo troppo rumoroso, in quanto l’interesse pubblico alla quiete prevale su quello privato di carattere economico-imprenditoriale.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il T.A.R., dopo aver ricordato i presupposti giuridico-fattuali che devono ricorrere per poter legittimamente istituire una nuova sede farmaceutica, conferma che spetta alla Giunta, e non al Consiglio comunale, deliberare la modifica della pianta organica
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
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