Come si calcolano i termini per il rilascio del parere della Soprintendenza di cui all’art. 146 del D.Lgs. 42/2004

12 Set 2013
12 Settembre 2013

Segnaliamo sul punto la sentenza del TAR Veneto n. 1081 del 2013.

Il TAR ha deciso un caso nel quale  il ricorrente aveva presentato alla Regione Veneto una domanda per la trasformazione di un terreno agricolo, parzialmente sottoposto al vincolo idrogeologico,  in vigneto, ai sensi dell’art. 15 della L. reg. 52/78 e dell’art. 146 del D.Lgs. 42/2004 e dell’art. 2 della L. reg. 63/94terreno boschivo.

Il Servizio Forestale Regionale esprimeva parere favorevole all’intervento. La Soprintendenza comunicava, con nota del 21/10/2011 e al contrario, i motivi ostativi all’accoglimento dell’istanza rilevando che “l’intervento proposto consistente nell’impianto di un nuovo vigneto  …in un’area di eccezionale bellezza e di grande visibilità, … comporterebbe un’alterazione sostanziale dell’ambiente e inciderebbe negativamente sull’equilibrio del contesto sottoposto a tutela paesaggistico…”. Il ricorrente sosteneva la violazione dell’art. 146 del D.Lgs. 42/2004, in quanto non sarebbero rispettati i termini della norma, rilevando nel contempo che comunque il parere avrebbe dovuto considerarsi favorevole, essendo trascorsi 90 giorni senza che la Soprintendenza si fosse pronunciata.

Il TAR non accoglie questa tesi, affermando che: "1.1 E’ infondato il primo motivo mediante il quale si asserisce lala violazione dell’art. 146 del D.Lgs. 42/2004 in quanto non sarebbero rispettati i termini della norma, rilevando nel contempo che comunque il parere avrebbe dovuto considerarsi favorevole, essendo trascorsi 90 giorni senza che la Soprintendenza si fosse pronunciata;
2. Con riferimento a dette eccezioni in primo luogo va confermato la natura obbligatoria e vincolante del parere di cui all’art. 146 sopra citato e, ciò, in ossequio ad un costante orientamento giurisprudenziale (T.A.R. Umbria Perugia Sez. I, 16-01-2013, n. 11) che ha sancito che “il parere della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici previsto dall'art. 146 D.Lgs. n. 42/2004 (Codice dei beni culturali) ha natura obbligatoria e
vincolante e, quindi, assume una connotazione non solamente consultiva, ma tale da possedere un'autonoma capacità lesiva della sfera giuridica del destinatario..”
2.1 Va, inoltre, rilevato come nel concreto siano rispettati anche i termini entro i quali il parere doveva essere emanato e, ciò, considerando che i termini sia di cui al comma 5 che al comma 8 decorrono dalla data di ricezione degli atti e non dalla data di deposito dell’istanza presso l’ufficio regionale competente come sostenuto dalla parte ricorrente.
2.2 Ne consegue come non risulti nemmeno condivisibile l’applicazione di un presunto silenzio assenso di cui al comma 5 della disposizione sopra citata e, ciò, in considerazione del fatto che il parere sfavorevole era stato emesso nei termini sopra citati.
2.3 Si consideri, ancora, come sia infondata l’ulteriore eccezione contenuta sempre nel motivo di cui si tratta diretta a rilevare il mancato rispetto, da parte del Servizio forestale, del termine di 20 giorni dal ricevimento del parere della Soprintendenza per l’emissione del provvedimento finale.
2.4 Le parti resistenti hanno evidenziato, infatti, che il rilascio dell’autorizzazione di cui all’art. 146 sopra citato, per quanto concerne la riduzione della superficie boscata, è sottoposta al rilascio del contestuale parere della Commissione Tecnica Regionale Decentrata Lavori Pubblici ai sensi dell’art. 15 della L. Reg. n. 27/2003. L’acquisizione di detto parere ha determinato il superamento del termine di 20 giorni sopracitato, circostanza quest’ultima che consente di evincere come detto superamento non sia ricollegabile ad un’inerzia dell’Amministrazione, ma alla necessità di acquisire l’ulteriore parere sopra citato".

Dario Meneguzzo

sentenza TAr Veneto 1081 del 2013

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