L’accesso civico generalizzato è ammissibile anche nei pubblici appalti
Il Consiglio di Stato ha affermato che la disciplina dell’accesso civico generalizzato, fermi i divieti temporanei o assoluti di cui all’art. 53 d.lgs. 50/2016, è applicabile anche agli atti delle procedure di gara, ed anche nella fase di esecuzione, ma deve essere verificata la compatibilità di tale forma di accesso con le eccezioni enucleate dall’art. 5-bis, co. 1 e 2 d.lgs. 33/2013, a tutela degli interessi-limite, pubblici e privati, previsti da tale disposizione, nel bilanciamento tra il valore della trasparenza e quello della riservatezza (cfr. sent. Ad. Plen., n. 10/2020).
Post di Daniele Iselle
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