ISPRA e consumo di suolo 2006-2022: alcune riflessioni sui dati e sull’impatto della TAV
Pubblichiamo una nota di Daniele Iselle, che sentitamente ringraziamo, in materia dei dati ISPRA sul consumo del suolo
Pubblichiamo una nota di Daniele Iselle, che sentitamente ringraziamo, in materia dei dati ISPRA sul consumo del suolo
La Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 7, co. 1, lett. c l. 106/2022, secondo cui le Regioni promuovono e sostengono le attività dello spettacolo dal vivo «attraverso gli osservatori regionali dello spettacolo, anche con la partecipazione delle province, delle città metropolitane e dei comuni».
Il legislatore statale non può affidare funzioni amministrative a specifici organi o enti regionali, pena la violazione della competenza legislativa regionale in materia di organizzazione degli uffici riconducibile all’art. 117, co. 4 Cost.
Post di Alberto Antico – avvocato
Il T.A.R. si sofferma su alcuni noti principi in materia di inottemperanza all’ordine di demolizione: fermo restando il carattere vincolato dell’ordine di rimessione in pristino, il Collegio ricorda che non vi può essere alcun legittimo affidamento al mantenimento di un’opera abusiva.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il TAR Veneto evidenzia che l’eventuale mancanza della diffida non rinnovabile di cui all’art. 35 T.U. Edilizia, funzionale all’adempimento spontaneo all’ordine di demolizione, non rileva se si dimostra che il privato, entro il termine assegnato, non ha demolito l’abuso a seguito di ordine dell’Amministrazione (trattandosi di atto vincolato).
Post di Alessandra Piola – avvocato
Il T.A.R. Bolzano ricorda che le preclusioni processuali dall’art. 30, comma 5, cod. proc. amm. non si applica ai casi in cui l’atto illegittimo, che si assume produttivo di danno, risalga a un’epoca anteriore all’entrata in vigore del codice del processo amministrativo.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il T.A.R. Milano afferma che le ordinanze sindacali contingibili ed urgenti possono essere emanate anche se la situazione di pericolo è risalente; le stesse, inoltre, possono essere notificate anche ad uno solo dei comproprietari del bene da mettere in sicurezza – nel caso di specie un muro di contenimento -, stante la responsabilità solidale che grava su tutti i comproprietari ed a prescindere dai presupposti civilistici che disciplinano, ex art. 887 c.c., la compartecipazione alle spese tra il proprietario del fondo superiore e quello inferiore, dato che tale atto amministrativo ha carattere ripristinatorio, ma non sanzionatorio.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il T.A.R. si sofferma sui presupposti giuridico-fattuale che devono sorreggere l’ordinanza sindacale ex art. 54 del TUEL in materia di inquinamento ambientale (nella fattispecie in materia di PSFAS).
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il TAR Veneto ha affermato che il potere del Sindaco di emanare ordinanze contingibili e urgenti ha natura residuale. Il suo esercizio presuppone la necessità di provvedere in via d’urgenza con strumenti extra ordinem per far fronte a situazioni di natura eccezionale ed imprevedibile di pericolo attuale ed imminente per l’incolumità pubblica, cui non si può provvedere con gli strumenti ordinari apprestati dall’ordinamento. Tali provvedimenti sono connotati da provvisorietà e temporaneità quanto agli effetti e da proporzionalità rispetto al pericolo cui ovviare.
Nel caso di specie, era illegittimo l’ordine del Sindaco ai privati di mettere in sicurezza un costone roccioso, in mancanza di una sufficiente valutazione e motivazione della sussistenza dei presupposti di residualità della misura e sulla sua proporzionalità.
Post di Alberto Antico – avvocato
Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana ha offerto una pregevole ricostruzione dell’istituto della revoca del provvedimento amministrativo ex art. 21-quinquies l. 241/1990.
Nel caso di specie, non può inquadrarsi come revoca l’atto con cui la Soprintendenza, dopo aver espresso un parere favorevole nei confronti del P.R.G. comunale, esprimeva un diniego all’intervento edilizio del privato, in ragione di un vincolo indiretto.
Post di Alberto Antico – avvocato
Il T.A.R. afferma che le diffide non sono provvedimenti amministrativi direttamente impugnabili: l’atto lesivo, infatti, sarà il successivo atto che imporrà l’adozione di un determinato comportamento.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
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