Author Archive for: SanVittore

Giurisdizione in materia di pubblici contributi

03 Feb 2023
3 Febbraio 2023

Il TAR Sardegna ha affermato che spetta al G.A. conoscere dell’impugnazione del provvedimento di rideterminazione parziale del finanziamento concedibile, in quanto trattasi sostanzialmente di un annullamento della prima rideterminazione.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Le antenne radio sono opere di urbanizzazione primaria

02 Feb 2023
2 Febbraio 2023

Il T.A.R. Veneto ricorda che le antenne radio sono opere di urbanizzazione primaria.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Sulla localizzazione delle antenne radio

02 Feb 2023
2 Febbraio 2023

Il T.A.R. Veneto ricorda che la normativa statale in materia di autorizzazione delle antenne radio non può essere aggravata dal Comune attraverso la richiesta di documentazione ulteriore da quella già prevista ex lege.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Spetta al dirigente emanare l’ordinanza che limitata la circolazione stradale

02 Feb 2023
2 Febbraio 2023

Il T.A.R. Veneto ricorda che spetta al dirigente e non al Sindaco l’emissione delle ordinanze ex artt. 6 e 7 del Codice della Strada che limitano la circolazione stradale a determinate tipologie di veicoli. Il Collegio, inoltre, ricorda che si tratta di atti ampiamente discrezionali

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Idoneità professionale dell’aggiudicatario

02 Feb 2023
2 Febbraio 2023

Il TAR Sardegna ha affermato che, ai sensi dell’art. 83, co. 3 d.lgs. 50/2016, la compatibilità tra le prestazioni richieste dall’appalto bandito e la professionalità dell’impresa aggiudicataria come risultante dal certificato della Camera di commercio deve essere intesa in termini ragionevolmente elastici, senza esigere una perfetta sovrapponibilità.

Post di Alberto Antico – avvocato

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L’obbligo di sopralluogo può divenire causa di esclusione dalla gara pubblica?

02 Feb 2023
2 Febbraio 2023

Il TAR Sardegna ha risposto di no, perché l’eventuale inadempimento di tale obbligo non costituisce una specifica causa di esclusione contemplata dalla legge. Se il bando contenesse una clausola di questo tenore, essa dovrebbe essere interpretata in senso restrittivo, in modo da favorire la massima partecipazione alla gara, in caso anche ricorrendo al soccorso istruttorio.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Chiarimenti della Regione Veneto su SUAP e permesso in deroga in relazione al parere di compatibilitĂ  sismica sugli strumenti urbanistici generali e particolareggiati prima della delibera di adozione

01 Feb 2023
1 Febbraio 2023

Con una nota a firma del Direttore dott. ing. Vincenzo Artico, la Regione Veneto ha fornito chiarimenti in merito alla necessità o no di acquisire il parere di compatibilità sismica sugli strumenti urbanistici generali e particolareggiati prima della delibera di adozione, ai sensi dell’art. 89 del DPR n. 380/2001, in relazione a interventi edilizi ricadenti nella fattispecie di SUAP in deroga ex art. 3 L.R. 55/2012 e Permesso di Costruire in deroga ex art. 14 del DPR n. 380/2001.

Nel caso di localizzazione delle opere pubbliche in difformità agli strumenti urbanistici e territoriali, previsto dall’art. 24 della L.R. n.27/2003, il Consiglio Comunale può approvare un progetto di opera pubblica in  variante agli strumenti urbanistici e territoriali. Tale norma, come nel caso precedente, introduce una procedura amministrativa agevolata precisando che rimangono comunque “fermi i termini previsti dalla vigente normativa per le procedure ambientali” (art. 24,  comma 2).

Si ritiene che anche in tale circostanza non siano consentite esplicite deroghe alle norme di carattere sanitario, ambientale o di pubblica incolumità, consentendo tuttavia di modificare le tempistiche per il rilascio del parere di compatibilità sismica sulla variante urbanistica che dovrà comunque essere reso prima dell’approvazione della variante medesima da parte del Consiglio Comunale.

Nel caso di varianti degli strumenti urbanistici che non comportano un aumento del carico urbanistico/insediativo è possibile presentare un documento di “asseverazione”, redatto da tecnico abilitato, nel quale si dà evidenza della non necessità della valutazione sismica (D.G.R. 1572/2013 e 899/19). Rientrano in tale fattispecie:
- Varianti di modifica alla normativa;

- Varianti di riduzione di previsioni di edificabilitĂ  e trasformabilitĂ  (ambiti, densitĂ , altezze,ecc);

- Varianti verdi di cui all’art. 7 L.R. n. 4/2015;

- Varianti di adeguamento alla L.R. n. 14/2017 sul consumo di suolo;

- Varianti disciplinate dall’art. 50 commi da 4 a 8 e 16, della L.R. n. 61/1985, limitatamente alle fattispecie che non incrementino le quantità (volumi, superfici coperte, altezze, superfici utili, ecc.) degli interventi edilizi previsti, non modifichino le destinazioni degli edifici e delle aree, nonché la capacità insediativa del piano.

La non necessità di valutazione sismica può essere asseverata anche per ulteriori fattispecie non comportanti aumenti dei carichi urbanistico/insediativi e trasmessa alla Scrivente al fine del monitoraggio di attuazione della norma.

Va altresì rilevato che in questo momento l’onere maggiore per le nuove Amministrazioni individuate in zona sismica 2 con DGR n. 244/2021 (148 Comuni), tenute quindi ad adeguare i propri strumenti urbanistici, è rappresentato dalla realizzazione dello studio di microzonazione sismica con 2° livello di approfondimento (o eventuale 3°) su tutte le parti di territorio suscettibili di amplificazione sismica, come individuate nel 1° Livello, in cui siano previste trasformazioni urbanistico-edilizie e incremento dei carichi urbanistico/insediativi, riferendosi nello specifico a tutti gli ambiti di urbanizzazione consolidata, di edificazione diffusa, alle zone a servizi di interesse intercomunale e a quelle oggetto di accordi di programma con previsioni insediative o infrastrutturali.

Allo scopo di agevolare l’attività di tali Comuni occorre precisare che possono essere individuati interventi non significativi sotto il profilo della microzonazione sismica in quelli che non prevedano sopraelevazione o un aumento dei carichi urbanistici, fatto salvo la necessità che siano realizzati in aree non suscettibili di effetti sismici locali, come determinate dallo studio di microzonazione sismica di 1° livello (amplificazione solo stratigrafica e assenza di instabilità).

Si individuano quindi preliminarmente i seguenti interventi che possono comportare varianti agli strumenti urbanistici oggetto di una valutazione tecnica semplificata:
• infrastrutture stradali e ferroviarie realizzate in territorio di pianura prive di viadotti;

• parcheggi, rotonde e piste ciclabili;

• centri di raccolta rifiuti.

In tali situazioni le varianti dovranno essere corredate da uno studio di microzonazione sismica di 3° livello, limitato all’ambito territoriale interessato dall’opera.

Ulteriori interventi di variante agli strumenti urbanistici che non prevedano sopraelevazioni o aumento dei carichi urbanistici/insediativi realizzati in aree non suscettibili di effetti sismici locali potranno analogamente essere attestati da tecnico abilitato e trasmessi agli Uffici regionali.

Richiesta di chiarimenti RV 31-01-2023 prot. 986

Convegno sulle autorizzazioni paesaggistiche: casi concreti problematici e possibili soluzioni

01 Feb 2023
1 Febbraio 2023

Il Convegno è organizzato dal Comune di Spinea, con il coordinamento dell'arch. Fiorenza Dal Zotto, per venerdì 10 febbraio 2023, ore 9.00 – 13.30, con possibilità di partecipazione in presenza e anche online.

Relatori: prof. avv. Alessandro Calegari, avv. Domenico Chinello e avv. Alessandro Veronese.

Programma e modalitĂ  di iscrizione:

Programma_Seminario_AUTORIZZAZIONI_PAESAGGISTICHE_10223

La responsabilitĂ  precontrattuale della P.A.

01 Feb 2023
1 Febbraio 2023

Il TAR Veneto ha affermato che per quanto concerne la responsabilità precontrattuale, in relazione alla dedotta violazione degli obblighi di lealtà e correttezza di cui all’art. 1337 c.c., è ben configurabile, anche in capo ad una P.A., la violazione dell’obbligo di comportarsi secondo buona fede nello svolgimento delle trattative e nella formazione del contratto non solo in caso di rottura ingiustificata delle trattative e, quindi, di mancata conclusione del contratto o di contratto invalido o inefficace, ma anche nel caso in cui il contratto concluso sia valido e, tuttavia, risulti pregiudizievole per la parte vittima dell’altrui comportamento scorretto.

Detta responsabilità, peraltro, così come quella da ritardo, è riconducibile al genus della responsabilità aquiliana di cui all’art. 2043 c.c., con la conseguenza che l’onere di provare gli elementi costitutivi dell’illecito (condotta, rapporto di causalità, danno ingiusto, imputabilità) incombe sul danneggiato.

Post di Alberto Antico – avvocato

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La responsabilitĂ  contrattuale della P.A.

01 Feb 2023
1 Febbraio 2023

Il TAR Veneto ha affermato che, per quanto concerne la responsabilità contrattuale, ai sensi degli artt. 1218 e 2697 c.c., spetta a chi agisce in giudizio per il risarcimento allegare e provare la fonte dell’obbligazione che si assume totalmente o parzialmente inadempiuta, nonché il danno ed il nesso causale tra inadempimento totale o parziale e danno. Solo successivamente, incombe sul convenuto l’onere di provare di avere adempiuto esattamente o di non avere potuto adempiere per causa a sé non imputabile, ovvero altri fatti idonei a paralizzare la pretesa attorea.

Post di Alberto Antico – avvocato

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