Quando l’interesse legittimo merita tutela giuridica?
Il T.A.R. chiarisce i presupposti che devono sorreggere l’interesse legittimo per essere meritorio di tutela giurisdizionale.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il T.A.R. chiarisce i presupposti che devono sorreggere l’interesse legittimo per essere meritorio di tutela giurisdizionale.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il TAR Palermo, a partire dall’art. 21-nonies l. 241/1990 ss.mm.ii., ha affermato che il termine di 18 mesi entro cui deve intervenire l’autotutela:
- non si applica ai provvedimenti precedenti la l. 124/2015 (cd. riforma Madia);
- decorre non dall’adozione del provvedimento, ma dalla scoperta delle ragioni della sua illegittimità ;
- non deve essere rispettato in caso di false rappresentazione dei fatti o dichiarazioni sostitutive di certificazione e dell’atto di notorietà false o mendaci.
Post di Alberto Antico – dottore in giurisprudenza
Il TAR Piemonte, recentemente, si è espresso in merito a quella norma del Codice Appalti che permette alla stazione appaltante di non addivenire all’aggiudicazione, qualora nessuna offerta presentata risulti conveniente ovvero idonea all’oggetto del contratto.
In particolare, ha sottolineato che si tratta di una scelta discrezionale della P.A., e che quindi è censurabile solo se manifestamente illogica o irrazionale: è infatti slegata da qualsiasi valutazione della commissione aggiudicatrice, la quale invece è vincolata dal bando. L’obiettivo che la stazione appaltante deve porsi, nella valutazione de qua, è quello della migliore tutela dell’interesse pubblico; di conseguenza, il sindacato del Giudice Amministrativo è particolarmente limitato.
Post di Alessandra Piola – dottoressa in Giurisprudenza
Il T.A.R. stabilisce che, in mancanza di una norme espressa e/o di una chiara ipotesi di esclusione prevista dal bando, il superamento dei limiti dimensionali fissati dal bando per la documentazione tecnica non comporta l’esclusione dalla gara.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il TAR Piemonte ha ribadito che, in materia di appalti, il termine per l’impugnazione è quello di 30 giorni dalla comunicazione dell’aggiudicazione; l’accesso agli atti non conosciuti al momento dell’aggiudicazione può solo dar luogo ad eventuali motivi aggiunti, ma non può comportare lo spostamento in avanti del dies a quo.
Post di Alessandra Piola – dottoressa in Giurisprudenza
Di recente il TAR Liguria ha ribadito alcuni principii in materia di informativa antimafia:
- in primo luogo, che il fatto che la normativa stabilisca l’obbligo di acquisire l’informativa per i contratti “sopra soglia” non significa che sia vietato acquisirla per i contratti che non superano la soglia di rilevanza comunitaria;
- quindi, che se un’azienda prevede, anche tra le proprie attività complementari e accessorie, una di quelle per cui è richiesta l’informativa antimafia (in quanto maggiormente a rischio di infiltrazione mafiosa), la P.A. è legittimata ad acquisirla.
Post di Alessandra Piola – dottoressa in Giurisprudenza
Pubblichiamo alcune indicazioni operative della Corte d'Appello di Venezia con riferimento ai Palazzi di Giustizia ed alle notificazione ed esecuzioni civili.
Palazzi di Gisutizia di Venezia
Il T.A.R. Milano afferma che, di solito, non ci sono controinreressati se si impugna una norma di pianificazione generale. Nella medesima sentenza il Collegio chiarisce quando, a seguito di alcune modifiche del Piano adottato, è necessaria una nuova procedura di VAS e quando il cd. affidamento qualificato del privato impedisce, da parte del Comune, una reformatio in peius delle pretese edificatorio e/o di zona del cittadino.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il TAR Piemonte, recentemente, ha ribadito che la verifica di congruità dell’offerta è competenza della stazione appaltante, nella persona del RUP – avente questi competenza residuale ex art. 31 d.lgs. n. 50/2016 – e non della commissione giudicatrice, non rientrando nelle competenze di cui all’art. 77 del Codice Appalti.
Post di Alessandra Piola – dottoressa in Giurisprudenza
Il T.A.R. ricorda che, se da un lato, il giudizio di anomali riveste carattere cd. globale, dall’altro lato, è onere della parte che contesta la violazione di questo giudizio fornire gli elementi certi sull’erronea valutazione commessa dalla S.A.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
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