Sul sindacato in materia di appalti
Il T.A.R. si sofferma sui poteri del G.A. in materia di appalti pubblici, circoscrivendo i limiti del sindacato giurisdizionale.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il T.A.R. si sofferma sui poteri del G.A. in materia di appalti pubblici, circoscrivendo i limiti del sindacato giurisdizionale.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il Consiglio di Stato ha offerto utili principi riguardo a tale figura sintomatica di eccesso di potere.
Post del Dott. Ing. Mauro Federici
Il T.A.R. si sofferma sulla distinzione tra servizi analoghi e identici.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il TAR Lombardia afferma che il Comune, nel prevedere che il progetto volto alla realizzazione della sola torre dell’antenna radio debba essere separato dal procedimento autorizzatorio relativo all’impianto di telefonia, aggrava inutilmente il procedimento di autorizzazione: ciò si pone in contrasto sia con le disposizioni previste dagli artt. 86 e 87 del d.lgs. 259 del 2003 sia con le esigenze di celerità e riduzione dei termini per l’autorizzazione all’installazione degli impianti di telecomunicazioni.
Post di Brenda Djuric – Dott.ssa in Giurisprudenza
Il TAR Lombardia ribadisce che il Comune può prevedere i criteri di localizzazione per le antenne radio, ma non può imporre un divieto generalizzato alla loro installazione, in virtù del fatto che le stesse sono considerate opere di “pubblica utilità ” e, in quanto tali, “assimilate ad ogni effetto alle opere di urbanizzazione primaria”.
Post di Brenda Djuric – Dott.ssa in Giurisprudenza
Il TAR Veneto ricorda che la mancata tempestiva proposizione dell’azione di annullamento del provvedimento ritenuto legittimo e la mancata richiesta di misure cautelari sono comportamenti che violano gli obblighi di cooperazione tra P.A. e privati e che spezzano il nesso causale; conseguentemente, impediscono il risarcimento del danno ex art. 1227 c.c.
Post di Alessandra Piola – avvocato
Il Consiglio di Stato ha affermato che l’interpretazione degli atti amministrativi soggiace alle stesse regole dettate dagli artt. 1362 ss. c.c. per l’interpretazione dei contratti (con un correttivo): il criterio da prediligere è quello letterale e, ove non soccorra, si dovrà tentare di ricostruire (non la comune volontà delle parti, bensì) l’intento della P.A.
Post del Dott. Ing. Mauro Federici
Il Consiglio di Stato ha affermato che la presenza di un atto implicito può desumersi indirettamente ma univocamente da altro provvedimento o dal comportamento esecutivo della P.A., di modo che esso se ne possa dire l’antecedente logico-giuridico, purché ricorrano ben precisi requisiti.
Post del Dott. Ing. Mauro Federici
Il T.A.R. ricorda che la potestà pianificatoria dei Comuni è ampia e fortemente discrezionale: gli enti locali, infatti, non hanno l’obbligo di condividere e accogliere le osservazioni presentate dai privati dopo l’adozione dello strumento urbanistico, trattandosi di un mero apporto collaborativo.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il TAR Veneto ribadisce che al Sindaco sono attribuite le competenze politiche, mentre quelle gestionali sono solamente in capo ai Dirigenti, salvo specifiche disposizioni legislative che deroghino espressamente al principio generale della divisione delle attribuzioni comunali.
La questione riguardava una autorizzazione commerciale in un caso nel quale era prevista l’esclusione dalle zone residenziali di “tutte quelle attività che a giudizio del Sindaco siano incompatibili con il carattere residenziale della zona”.
Post di Alessandra Piola – avvocato
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