Chi è competente per il trasferimento della farmacia?
Il T.A.R, ricorda che spetta al Comune e non all’Azienda sanitaria decretare il trasferimento di una farmacia.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il T.A.R, ricorda che spetta al Comune e non all’Azienda sanitaria decretare il trasferimento di una farmacia.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il TAR Veneto ha confermato la correttezza dell’annullamento in autotutela, da parte della Soprintendenza, di un suo precedente provvedimento di attestazione di libera circolazione di un’opera d’arte (a cui era seguita l’uscita della medesima dal territorio nazionale). Il Giudice ha anche evidenziato che eventuali questioni relative alla problematicità del rientro della suddetta opera in Italia attengono alla – successiva – fase di esecuzione del provvedimento, e non incidono quindi sulla sua legittimità.
Post di Alessandra Piola – avvocato
Il TAR Veneto afferma che per “ampliamento” deve intendersi un’estensione materiale del fabbricato avente contiguità, che sia in aderenza, in appoggio ovvero in sopraelevazione; non è invece “ampliamento” la costruzione di un corpo edilizio separato, seppur funzionalmente collegato al preesistente.
Post di Alessandra Piola – avvocato
Il Consiglio di Stato ricorda che il rilascio del certificato di abitabilità di un fabbricato, conseguente al condono edilizio, ai sensi dell'art. 35, comma 20, l. 47/1985, può legittimamente avvenire in deroga solo ad autonome e autosufficienti disposizioni regolamentari e non anche quando siano carenti condizioni di salubrità richieste invece da fonti normative di livello primario (eventualmente integrate, nel precetto, da norme di fonte secondaria), poiché la disciplina del condono edilizio, per il suo carattere eccezionale e derogatorio, non è suscettibile di interpretazioni estensive e, soprattutto, tali da incidere sul fondamentale principio della tutela della salute.
Ringraziamo il Dott. Ing. Mauro Federici per la segnalazione.
Post di Dario Meneguzzo - avvocato
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Il TAR Veneto ricorda che, una volta che la Pubblica Amministrazione si sia imposta di rispettare un proprio atto (Linee Guida), che indica limiti e indirizzi per il suo operato, la violazione del medesimo nell’adozione di un provvedimento comporta l’illegittimità del medesimo.
Post di Alessandra Piola – avvocato
Il TAR Veneto ricorda che, alla scadenza, le prescrizioni di un PUA diventano inefficaci per le parti in cui non hanno avuto attuazione, eccetto l’obbligo di rispettare allineamenti e prescrizioni di zona previsti dal Piano; rimangono inoltre in piedi le obbligazioni assunte dai soggetti attuatori, incluse quelle aventi ad oggetto la cessione delle aree destinate alle opere di urbanizzazione.
Post di Alessandra Piola – avvocato
Per gentile concessione dell'autore Prof. Avv. Riccardo Borsari e del direttore della rivista SP Sistema Penale Prof. Gianluigi Gatta, pubblichiamo un articolo sul reato di abuso d'ufficio, come risultante a seguito della riforma del delitto di abuso d’ufficio per effetto del d.l. 16 luglio 2020, n. 76 (convertito con modificazioni dalla l. 11 settembre 2020, n. 120).
1632414648_borsari-2021a-a-volte-ritornano-riforma-abuso-ufficio-cassazione-442-2021-8057-2021
*https://www.sistemapenale.it/it/articolo/borsari-a-volte-ritornano-riforma-abuso-ufficio
Il TAR Veneto ricorda che il P.I. non può andare contro le disposizioni previste dal PAT.
Post di Alessandra Piola – avvocato
Il TAR Veneto ha annullato la Variante a uno strumento urbanistico in cui, contrariamente a tutte le risultanze istruttorie e agli atti prodromici adottati, è stata improvvisamente e senza alcuna ragione tolta la potenzialità edificatoria di un’area in sede di approvazione.
Post di Alessandra Piola – avvocato
Il TAR Veneto afferma che devono essere dimostrati tre elementi per poter qualificare una strada “ad uso pubblico”: 1. esercizio del passaggio e del transito da una pluralità di persone appartenenti ad un ambito territoriale; 2. concreta idoneità della strada a soddisfare le esigenze di carattere generale e pubblico; 3. valido titolo volto a sostenere l’utilizzo della stessa da tempo immemorabile. Questi elementi, tuttavia, non sono necessari se la strada è già inserita nell’elenco delle strade ad uso pubblico.
Post di Brenda Djuric – Dott. ssa in Giurisprudenza
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