Author Archive for: SanVittore

Commissione giudicatrice e valutazioni

29 Gen 2016
29 Gennaio 2016

Il T.A.R. ricorda che le valutazioni espresse dalla Commissione giudicatrice sono caratterizzate da una forte discrezionalità tecnica. Nella medesima sentenza il Collegio, dopo aver esaminato le dichiarazioni che devono essere rese dal responsabile tecnico e/o dai soci afferma che, di regola, la mancata indicazione del luogo di conservazione dei plichi non determina l’illegittimità dell’intero procedimento.

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Il comune ha l’obbligo di provvedere sulla richiesta di variante a un piano attuativo?

28 Gen 2016
28 Gennaio 2016

A questa domanda il TAR Latina risponde di no, con un ragionamento che lascia molto perplessi, richiamando i principi elaborati dalla giurisprudenza secondo i quali il comune non ha l'obbligo di rispondere alle richieste di modificare il PRG.

Ma la situazione giuridica di chi sta realizzando un piano attuativo è equiparabile a quella del comune cittadino che propone modifiche al PRG?

Post di Dario Meneguzzo - avv0cato Read more →

Le procedure di screening VIA / VAS sono caratterizzate da discrezionalità tecnica

28 Gen 2016
28 Gennaio 2016

Il T.A.R. ricorda che le procedure di screening VIA/VAS, seppur siano due procedure distinte ed autonome, sono caratterizzate dalla medesima discrezionalità tecnica. Di conseguenza possono essere censurate soltanto per vizi di illegittimità macroscopici e manifesti.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato Read more →

Il Comune può modificare liberamente la destinazione urbanistica di un’area?

28 Gen 2016
28 Gennaio 2016

Il T.A.R. ricorda che il Comune può modificare discrezionalmente la destinazione urbanistica di un’area, salvo il legittimo affidamento del privato.

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Se c’è una soglia di sbarramento, si applica la c.d. riparametrazione

28 Gen 2016
28 Gennaio 2016

Il T.A.R. Veneto afferma che, se il bando di gara ha previsto una soglia di sbarramento, è obbligatorio porre in essere la c.d. riparametrazione tra i punteggi (tecnici ed economici) al fine di non alterare la concorrenza. Questo principio sia applica sia agli appalti di servizi e/o forniture sia a quelli di lavori. Nella medesima sentenza il Collegio afferma che il requisito della pregressa attività svolta non può essere legittimamente inserito tra i requisiti valutazione dell’offerta, essendo un requisito di soggettivo di partecipazione alla gara.

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L’indice di percezione della corruzione (CPI) di Transparency International

27 Gen 2016
27 Gennaio 2016

L’indice di percezione della corruzione (CPI) di Transparency International offre la misurazione della corruzione nel settore pubblico e politico di 168 Paesi nel Mondo. I risultati vengono presentati oggi a Roma presso la sede di Unioncamere, alla presenza di Virginio Carnevali, presidente di Transparency International Italia, Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, e Ivan Lo Bello, Presidente di Unioncamere.

Nella ventunesima edizione del CPI pubblicata oggi, l’Italia si classifica al 61° posto nel Mondo, con un voto di 44 su 100.

Rispetto allo scorso anno si assiste ad un minimo miglioramento nel giudizio sul nostro Paese, che infatti guadagna un punto (da 43 a 44) e 8 posizioni nel ranking mondiale (da 69 a 61).

Pur migliorando a livello globale rispetto agli anni precedenti, la posizione dell’Italia rimane purtroppo in fondo alla classifica europea, seguita solamente dalla Bulgaria e dietro altri Paesi generalmente considerati molto corrotti come Romania e Grecia, entrambi in 58° posizione con un punteggio di 46.

All’interno degli ecosistemi mondiali vale la pena di sottolineare il crollo del Brasile, duramente colpito dal caso Petrobras, che ha perso 5 punti ed è passato dal 69° posto al 76°, mentre al vertice e in coda alla classifica la situazione rimane pressoché invariata: Somalia e Corea del Nord si confermano anche quest’anno come i due Paesi più opachi, mentre la Danimarca è nuovamente campione di trasparenza.

“Constatiamo con piacere che finalmente si è avuta un’inversione di tendenza, seppur minima, rispetto al passato, che ci fa sperare in un ulteriore miglioramento per i prossimi anni.” – commenta Virginio Carnevali, presidente di Transparency International Italia, associazione che compie quest’anno il suo ventennale impegno nel portare l’etica e la trasparenza al centro della vita politica del nostro paese – “Come dimostra la cronaca, la strada è ancora molto lunga e in salita, ma con la perseveranza i risultati si possono raggiungere. In questi giorni la Camera ha approvato le norme sul whistleblowing, le pubbliche amministrazioni stanno diventando via via più aperte e trasparenti, una proposta di regolamentazione delle attività di lobbying è arrivata a Montecitorio. Azioni queste che denotano come una società civile più unita su obiettivi condivisi e aventi come focus il bene della res publica porti necessariamente un contributo fondamentale al raggiungimento di traguardi importanti”.

“Un passo in avanti del nostro Paese nelle classifiche internazionali sulla percezione della corruzione – commenta il Presidente di Unioncamere, Ivan Lo Bello – è sempre una buona notizia. Per compiere un salto di qualità importante occorre però un ruolo più forte della società civile che deve acquisire la consapevolezza che un sistema dove è grande la corruzione non crea ricchezza e alimenta profonde distorsioni del mercato. La battaglia per legalità e trasparenza è resa meno difficile  dalla rivoluzione digitale in atto ed anche su questo fronte occorre insistere con decisione per fare della macchina pubblica un attore trasparente, imparziale e rispettoso delle regole del mercato”.

Infografiche – Metodologia – Fonti – Score sono scaricabili al seguente link: www.transparency.it/indice-percezione-corruzione-2015

Daniele Iselle - funzionario comunale

L’atto di acquisizione ex art. 43 del d.P.R. n. 327/2001 diventa nullo dopo la sentenza della Corte Costituzionale 293/2010

27 Gen 2016
27 Gennaio 2016

L'art. 43 del d.P.R. n. 327/2001 (Utilizzazione senza titolo di un bene per scopi di interesse pubblico), è stato dichiarato costituzionalmente illegittimo con la sentenza della Corte Costituzionale n. 293 del 2010.

Esso disponeva: "1. Valutati gli interessi in conflitto, l'autorità che utilizza un bene immobile per scopi di interesse pubblico, modificato in assenza del valido ed efficace provvedimento di esproprio o dichiarativo della pubblica utilità, può disporre che esso vada acquisito al suo patrimonio indisponibile e che al proprietario vadano risarciti i danni".

Il TAR Latina ritiene che gli atti di acquisizione a suo tempo emanati in forza di questo articolo prima della sentenza della Corte Costituzionale siano affetti da nullità sopravvenuta (quindi non solo da illegittimità), in seguito alla sentenza della Corte, nullità che può essere rilevata d'ufficio dal giudice.

Post di Dario Meneguzzo - avvocato Read more →

Nei comuni sotto i 5000 abitanti quando è il sindaco a emanare il diniego di accesso agli atti

27 Gen 2016
27 Gennaio 2016

Segnaliamo una sentenza del TAR Potenza riguardante la possibile competenza del sindaco a emanare un atto di diniego all'accesso agli atti nei comuni con popolazione inferiore ai 5000 abitanti.

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C’è l’obbligo di astensione se l’istanza di accesso agli atti riguarda un parente di chi deve provvedere

27 Gen 2016
27 Gennaio 2016

Il TAR Potenza ricorda le disposizioni di legge che disciplinano l'obbligo di astensione del titolare dell'organo che deve provvedere in materia di accesso agli atti (nel caso specifico per parentela).

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Diritto di accesso dei consiglieri comunali: quali sono gli atti “utili” e l’accesso agli atti riservati

27 Gen 2016
27 Gennaio 2016

Una sentenza del TAR Potenza prende posizione su due questioni che riguardano il diritto di accesso agli atti dei consiglieri comunali: il concetto di atti "utili" e l'accesso agli atti riservati.

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