Non ristrutturazione, ma difformità
Il TAR Veneto precisa che non qualificarsi come “ristrutturazione” un edificio realizzato in modo integralmente difforme da quello assentito col titolo edilizio. Post di Alessandra Piola – avvocato
Il TAR Veneto precisa che non qualificarsi come “ristrutturazione” un edificio realizzato in modo integralmente difforme da quello assentito col titolo edilizio. Post di Alessandra Piola – avvocato
Il TAR Veneto ribadisce che l’eventuale rilascio dell’autorizzazione paesaggistica costituisce sì presupposto del titolo edilizio, ma trattasi di valutazioni tra loro differenti, potendo le stesse non coincidere.: ciò anche in relazione alle serre bioclimatiche di cui alla d.G.R.V. n. 1781/2011. Post di Alessandra Piola – avvocato
Il TAR Veneto ha qualificato come elemento d’arredo una piscina amovibile, pertanto soggetta ad attività edilizia libera. Post di Alessandra Piola – avvocato
Il TAR Veneto ha evidenziato che una platea in cemento, di all’incirca 185 mq, comporta la trasformazione permanente dello stato dei luoghi, necessita di apposito titolo edilizio (permesso di costruire) e, se realizzato in zona di vincolo paesaggistico, di idonea previa autorizzazione, non essendo possibile ricorrere al procedimento ex post. Post di Alessandra Piola – […]
Il TAR Veneto rileva che, nell’ipotesi di cambio di destinazione d’uso connesso agli interventi cd. Piano Casa, la verifica della conformità alla destinazione urbanistica di zona deve essere svolta ponendo come parametro di riferimento la futura destinazione. Post di Alessandra Piola – avvocato
Il TAR Veneto ha sottolineato che in area soggetta a vincolo paesaggistico i manufatti devono essere forniti di titolo edilizio, a meno che non siano precari (circostanza non ben accertata nel caso di specie). Post di Alessandra Piola – avvocato
Il T.A.R. Veneto affronta alcune interessanti questioni in materia di recupero dei sottotetti, ai sensi del combinato disposto della l.r. Veneto n. 51/2019 e dell’art. 2 bis, c. 1 quater del d.P.R. n. 380/2001. Nello specifico, il Collegio ritiene che anche il sottotetto che, in origine, era stato assentito dall’ente comunale come volume non utile […]
Nel caso di specie, il privato realizzava una pergotenda, dotata di sistema di scorrimento in materiale plastico, posta sul terrazzo di pertinenza della sua unità immobiliare e costituita da una struttura metallica di dimensioni 5,10 m x 3,70 m, con altezza minima di 2,55 m e massima di 2,65 m; la struttura poggiava su due […]
Nel caso di specie, una circolare del dirigente dell’Ufficio tecnico di un Comune affermava che, nelle more dell’approvazione dei piani attuativi previsti dal PRG, per i lotti sino a 5000 mq sarebbe stato possibile attuare le previsioni relative all’edificabilità direttamente mediante una concessione edilizia accompagnata da un atto d’obbligo per la cessione delle aree al […]
Il Consiglio di Stato ha rilevato che per qualificare un piano come “sottotetto” si deve intendere quello emergente dall’Allegato A al Regolamento Edilizio Tipo (ossia le Definizioni Uniformi), e dunque lo “spazio compreso tra l’intradosso della copertura dell’edificio e l’estradosso del solaio del piano sottostante”. L’interpretazione data dai Giudici di appello, pertanto, porta a ritenere […]
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