La ricostruzione di un rudere si configura come una nuova costruzione
Il T.A.R. stabilisce che la ricostruzione di un rudere si sostanzia sempre in una nuova costruzione.
Il T.A.R. stabilisce che la ricostruzione di un rudere si sostanzia sempre in una nuova costruzione.
Il TAR si sofferma sul criterio per distinguere tra un pergolato che costituisce un arredo da giardino e uno che va qualificato come nuova costruzione.
Il TAR esclude che un magazzino agricolo di 100 mc sia considerabile una pertinenza di altri edifici presenti sul fondo agricolo e si sofferma sul concetto di pertinenza (ai fini del condono edilizio del 1993).
Il T.A.R. ricorda che, se non vi è un comportamento colposo o doloso anche del c.d. proprietario incolpevole del sito non autore dell’illecito edilizio, il Comune non può disporre nei suoi confronti l’acquisizione gratuita dell’opera abusiva e dell’area di sedime.
Il TAR esamina la computabilità del bagno nella superficie utile abitabile, in applicazione di quanto prevede sul punto il regolamento edilizio (che lo esclude).
Il TAR afferma che una recinzione può rientrare nell’attività edilizia libera, se è una semplice delimitazione della proprietà, ma se le sue modalità costruttive sono tali da trasformare il territorio, allora è richiesto il permesso di costruire.
Il TAR precisa che una legnaia non è una opera pertinenziale sempre e in ogni caso, perchè bisogna valutarne le caratteristiche in concreto. Spetta all’interessato fornire la prova della natura pertinenziale, ai sensi dell’articolo 2697 del codice civile.
Pubblichiamo l’accordo tra il Governo, le regioni e gli enti locali, concernente l’adozione di moduli unificati e standardizzati per la comunicazione di inizio lavori (CIL) e per la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA), per gli interventi di edilizia libera.
Il TAR Veneto conferma che l’art. 44 comma 5 della L. Reg. Veneto 11/2004 non consente sempre e in via generale la trasformazione degli annessi rustici in edifici residenziali, perchè l’articolo aggiunge: “purché la destinazione urbanistica abitativa sia consentita dallo strumento urbanistico generale”.
Il TAR Veneto si è occupato di come vada qualificato un intervento edilizio nel quale risulti una parziale ma rilevante traslazione del sedime rispetto alla originaria concessione edilizia. Nel caso in esame, la superficie extrasedime, oggetto di sanatoria, risultava pari a mq. 158,06 di superficie residenziale e a 114,39 mq di superficie non residenziale. Il TAR […]
Commenti recenti