Inquinamento, decorso della prescrizione e normativa applicabile ratione temporis

13 Giu 2023
13 Giugno 2023

Nel caso di specie, la Provincia individuava due società come responsabili dell’inquinamento di un sito. Una delle due eccepiva la prescrizione dell’obbligo, data la risalenza nel tempo della sua attività industriale in loco.

Il TAR Veneto ha rigettato l’eccezione.

Partendo dal presupposto che l’inquinamento costituisce un illecito permanente, che può perfezionarsi anche per condotte antecedenti all’imposizione di un limite di sostanze disperdibili nell’ambiente, sul piano privatistico questo comporta il mancato decorso della prescrizione. Sul piano amministrativo significa che la qualificazione di una situazione come inquinamento deve essere effettuata sulla base della normativa attuale, in quanto la valutazione degli interessi pubblici, in questo caso ambientali, deve sempre avere il massimo grado di aggiornamento possibile.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

Nesso causale tra attivitĂ  imprenditoriale ed inquinamento

13 Giu 2023
13 Giugno 2023

Nel caso di specie, la Provincia individuava due società come responsabili dell’inquinamento di un sito. Una delle due contestava che la propria attività, per come svolta, avesse causato l’inquinamento.

Il TAR Veneto ha rigettato l’eccezione.

La prova dell’inquinamento di un sito segue il criterio del “più probabile che non” ed accerta il nesso causale anche in presenza di un mero aumento del rischio di inquinamento, a seguito di una data attività industriale.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

Scarichi delle acque meteoriche

13 Giu 2023
13 Giugno 2023

Nel caso di specie, si discuteva della gestione degli scarichi di acque meteoriche di dilavamento di superfici impermeabili, consistenti in un parcheggio insistente sul lastrico solare di un edificio di Venezia.

Il gestore del parcheggio riteneva che le aree suddette integrassero la fattispecie considerata dall’art. 1, co. 3 bis-ter d.l. 144/2004, con la conseguenza di dover gestire gli scarichi di acque meteoriche attraverso lo strumento del piano di adeguamento approvato dal Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche Veneto-Trentino Alto Adige-Friuli Venezia Giulia (PIOP).

Quest’ultimo eccepiva invece che la superficie del parcheggio rientrerebbe nella previsione dell’art. 39, co. 3 del Piano di tutela delle Acque (PTA), richiamato dal regolamento n. 226/2018 approvato dal PIOP ex art. 1, co. 3-quinquies d.l. cit.

Il TAR Veneto ha aderito all’impostazione dell’Amministrazione.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

Misure di salvaguardia nei confronti delle istanze di PdC

12 Giu 2023
12 Giugno 2023

Il TRGA Bolzano ha affermato che l’istituto della misura di salvaguardia ex art. 12, co. 3 T.U. edilizia – tale per cui, in caso di contrasto dell’intervento oggetto della domanda di permesso di costruire con le previsioni di strumenti urbanistici adottati, è sospesa ogni determinazione in ordine alla domanda – trova il proprio luogo naturale nella materia della pianificazione urbanistica, sicché l’approvazione di un disegno di legge (nel caso di specie, riguardante il piano provinciale per lo sviluppo del turismo) non potrebbe far scattare l’applicazione di tale istituto.

L’adozione delle misure di salvaguardia ha valenza provvedimentale (in pratica, immediatamente lesiva) ed è idoneo a definire, per il tempo previsto dalla legge, il procedimento aperto con la richiesta del titolo edilizio, oltre ad esser atto doveroso e vincolato, di natura cautelare e temporanea, finalizzato ad impedire l’esecuzione di interventi in contrasto con gli strumenti urbanistici.

Post di Dario Meneguzzo – avvocato

Read more

SCIA appena presentata e novitĂ  normative sopravvenute

12 Giu 2023
12 Giugno 2023

Il TRGA Bolzano ha affermato che, in linea generale, nei procedimenti amministrativi la P.A. deve considerare anche le modifiche normative intervenute durante il procedimento (tempus regit actum).

A tale principio fanno eccezione, oltre alle disposizioni statuite negli atti di indizione dei procedimenti di evidenza pubblica, il procedimento di SCIA, risultando circostanza decisiva la possibilità di iniziare immediatamente l’attività dalla data della presentazione della SCIA alla P.A. competente, cristallizzando a tale data la norma da applicare.

Pertanto, secondo logica, il potere di verifica e di controllo va esercitato dalla P.A. con riferimento ai requisiti e presupposti di legge per l’avvio dell’attività esistenti al momento della presentazione della SCIA e del contestuale inizio dell’attività, che deve considerarsi per sua natura insensibile allo ius superveniens.

Post di Dario Meneguzzo – avvocato

Read more

Moratoria delle SCIA per le attivitĂ  di affittacamere

12 Giu 2023
12 Giugno 2023

Il TRGA Bolzano ha annullato una delibera della Giunta provinciale con la quale era sospesa, tra le altre, la possibilità di presentare SCIA riguardo all’affitto di camere ed appartamenti ammobiliati per ferie, nonché gli atti applicativi di un Comune che dichiaravano la decadenza degli effetti di una siffatta SCIA e il divieto di prosecuzione dell’attività segnalata.

Il TRGA ha accertato l’invasione, da parte della Giunta provinciale, della competenza pianificatoria dei Comuni, senza che alcuna norma di legge lo consentisse.

Post di Dario Meneguzzo – avvocato

Read more

Come si capisce se i lavori di un PdC sono stati iniziati?

12 Giu 2023
12 Giugno 2023

Nel caso di specie, l’appellante affermava che il vicino avesse falsamente dichiarato l’avvio dei lavori assentiti con un permesso di costruire per la realizzazione di un impianto a biogas per la produzione di energia elettrica e di cogenerazione.

Il Consiglio di Stato ha affermato che il d.P.R. 380/2001 costituisce l’unico parametro di riferimento normativo: con queste premesse, se è vero che, in linea di principio, l’inizio dei lavori rilevante ai fini di impedire la decadenza dal titolo edificatorio deve essere comprovato dall’effettuazione di trasformazioni che superino la soglia delle mere attività preparatorie, dovendo essere di entità significativa, la valutazione a tali fini delle stesse non può prescindere dalla considerazione dell’opera da eseguire.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

La decadenza per mancato inizio o completamento dei lavori di un PdC ha carattere automatico

12 Giu 2023
12 Giugno 2023

L’ha affermato il Consiglio di Stato: tanto è vero che la declaratoria di decadenza del permesso di costruire costituisce un provvedimento avente non solo carattere strettamente vincolato all’accertamento del mancato inizio o completamento dei lavori entro i termini stabiliti dall’art. 15, co. 2 T.U. edilizia, ma anche natura ricognitiva del venir meno degli effetti del titolo precedentemente rilasciato.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

Divieto dei nova in appello

12 Giu 2023
12 Giugno 2023

Nel caso di specie, il privato impugnava un permesso di costruire rilasciato al vicino per la realizzazione di un impianto a biogas per la produzione di energia elettrica e di cogenerazione, lamentando la violazione della disciplina generale in materia di titoli edilizi, perdendo in primo grado.

In grado di appello, per la prima volta sollevava alcune eccezioni riguardanti la disciplina settoriale dell’autorizzazione unica in materia.

Il Consiglio di Stato non ha esaminato queste ultime eccezioni, applicando il principio del divieto di nova in appello.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

Appello avverso la quantificazione delle spese di lite in primo grado

12 Giu 2023
12 Giugno 2023

Il Consiglio di Stato ha affermato che nel processo amministrativo la sindacabilità in appello della condanna alle spese comminata in primo grado, in quanto espressiva della discrezionalità di cui dispone il giudice in ogni fase del processo, è limitata solo all’ipotesi in cui venga modificata la decisione principale, salvo la manifesta abnormità che ricorre, solo in situazioni eccezionali, identificate dalla giurisprudenza nell’erronea condanna alle spese della parte vittoriosa e nella manifesta e macroscopica eccessività o sproporzione della condanna.

Nel caso di specie, poi, il Consiglio ha condannato l’appellante a spese di lite per l’appello più basse di quelle determinate dal TAR per il primo grado.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

© Copyright - Italia ius | Diritto Amministrativo Italiano - mail: info@italiaius.it - Questo sito è gestito da Cosmo Giuridico Veneto s.a.s. di Marangon Ivonne, con sede in via Centro 80, fraz. Priabona 36030 Monte di Malo (VI) - P. IVA 03775960242 - PEC: cosmogiuridicoveneto@legalmail.it - la direzione scientifica è affidata all’avv. Dario Meneguzzo, con studio in Malo (VI), via Gorizia 18 - telefono: 0445 580558 - Provider: GoDaddy Operating Company, LLC