Trasposizione di un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica in materia espropriativa

09 Nov 2024
9 Novembre 2024

Nel caso di specie, un proprietario dissenziente impugnava con un ricorso straordinario al Capo dello Stato, sotto vari profili procedimentali, gli atti di adozione ed approvazione di un PUA, di cui affermava espressamente “il carattere sostanzialmente espropriativo”. A suo dire, l’attuazione da parte del Consorzio ex art. 21 l.r. Veneto 11/2004 avrebbe comportato l’esproprio di aree di proprietà dei non aderenti al consorzio, per la realizzazione di opere pubbliche di urbanizzazione da cedere o da asservire ad uso pubblico.

A seguito dell’opposizione della P.A. resistente, il proprietario trasponeva il ricorso innanzi al Giudice amministrativo.

Il TAR Veneto ha affermato che, ai fini del rispetto del termine per la trasposizione, a pena di inammissibilità del ricorso, entro il termine perentorio il ricorrente in via straordinaria deve effettuare sia il deposito dell’atto di costituzione, sia la notifica di tale avvenuto deposito, potendo ogni ulteriore atto, compreso il deposito della predetta notifica, intervenire successivamente.

Indipendentemente dalla sequenza degli adempimenti formali compiuti per la trasposizione del ricorso straordinario, deve essere osservato per entrambi gli adempimenti (deposito e notifica) il termine perentorio di 60 giorni per il rito ordinario e di 30 giorni – com’è stato riconosciuta la fattispecie in esame – in ipotesi di dimidiazione di cui all’art. 119, co. 2 c.p.a., decorrente dal perfezionamento, per l’originario ricorrente, della notificazione dell’atto di opposizione.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

Sospensione COVID dei termini d’impugnazione

09 Nov 2024
9 Novembre 2024

Il TAR Veneto ha affermato che, ai sensi del combinato disposto dell’art. 103 d.l. 18/2020 (come convertito dalla l. 27/2020) e dell’art. 37 d.l. 23/2020 (come convertito dalla l. 40/2020), la legislazione emergenziale ha sospeso tutti i termini dei procedimenti pendenti al 23.02.2020 (o iniziati successivamente a questa data) per tutto il periodo intercorrente tra il 23.02.2020 e il 15.05.2020, per cui solo dal 16.05.2020 è iniziato a decorrere il termine per l’impugnazione dei provvedimenti amministrativi.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

Fugit inreparabile tempus: ovvero dei 35 secondi di ritardo che fecero sfumare 10 milioni di euro di agevolazioni

08 Nov 2024
8 Novembre 2024

Assurse all’onore delle cronache nazionali il caso dei 10 milioni di euro di agevolazioni PNRR, persi da un Comune per aver inviato la relativa domanda con 35 secondi ritardo rispetto alla scadenza del mezzogiorno dell’ultimo giorno utile.

Il Consiglio di Stato ha calato il sipario sulle ultime speranze di ottenere la somma, affermando i principi che seguono.

È tardiva la domanda presentata via PEC, le cui ricevute di accettazione e di consegna siano successive di pochi secondi rispetto all’orario di scadenza indicato dalla lex specialis (nella specie 33 e 35 secondi dopo le ore 12.00) in quanto, secondo i normali canoni cognitivi, ogni ora finisce allo scoccare del primo secondo dell’ora successiva. Difatti, allorquando si indica un numero intero (nella specie, ore e minuti), ossia privo di frazioni, queste sono da intendersi pari a zero e tale ricostruzione risulta ragionevole e conforme ai principi di imparzialità, buon andamento predicati dall’art. 97 Cost. e a quelli di parità di trattamento, trasparenza e proporzionalità.

Ai fini del computo della scadenza del termine di partecipazione determinato dalla lex specialis, la fine del giorno considerato (ovvero, “lo spirare della mezzanotte”) non resta integrata fino a che non sia consumato l’ultimo degli 86.400 secondi che compongono il giorno: il che avviene nell’esatto momento in cui scatta il secondo immediatamente successivo. Pertanto, il giorno termina effettivamente alle ore 23:59:59, mentre quello immediatamente seguente segnerà le ore 00:00:00, senza soluzione di continuità, indiscutibilmente rappresentando il primo secondo del nuovo giorno.

Post di Daniele Iselle

Read more

Annullamento giurisdizionale dell’aggiudicazione, con sentenza appellata, e contratto medio tempore stipulato: quid iuris?

08 Nov 2024
8 Novembre 2024

Il Consiglio di Giustizia amministrativa per la Regione siciliana ha affermato che gli artt. 121 e 122 c.p.a. costituiscono norme speciali rispetto alla norma generale di cui all’art. 336, co. 2 c.p.c. (sul cd. effetto espansivo della sentenza) e, pertanto, prevalgono in caso di conflitto in ossequio al criterio di specialità.

La speciale disciplina prevista per il contenzioso appalti dal c.p.a. regolamenta in quali casi il contratto stipulato possa continuare ad essere efficace nonostante il sopravvenuto annullamento giurisdizionale dell’aggiudicazione della relativa procedura di affidamento.

Gli artt. 121 e 122 c.p.a. sono, dunque, applicabili allorché si controverta sulla sorte del contratto stipulato in virtù dell’aggiudicazione emanata dalla P.A. ed impugnata con il ricorso di primo grado.

Se, dunque, l’annullamento dell’aggiudicazione non travolge sempre e comunque il contratto, la riforma in appello della sentenza di primo grado che abbia accolto il ricorso dell’operatore economico classificatosi al secondo posto determina di certo la caducazione automatica dell’aggiudicazione disposta in ottemperanza alla decisione del TAR impugnata, ma non anche del contratto sulla base della medesima concluso, dovendosi all’uopo valutare la sussistenza delle condizioni per la sua persistente efficacia ai sensi dei menzionati artt. 121 e 122 c.p.a.

Qualora il G.A. ometta di esaminare il profilo dell’efficacia del contratto, non può la P.A. sostituirsi alla sua valutazione. In questi casi il rimedio esperibile è il ricorso per ottemperanza, che può essere proposto anche ai sensi dell’art. 112, co. 5 c.p.a. al fine di ottenere chiarimenti sull’esecuzione della sentenza in questione.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

Giurisdizione in materia di penali contrattuali

08 Nov 2024
8 Novembre 2024

Il TAR Veneto ricorda che la giurisdizione in materia di penali previste nei contratti di evidenza pubblica è affidata al Giudice Ordinario, trattandosi di questione che attiene alla fase di esecuzione del contratto, e l’oggetto non è la valutazione di legittimità di un provvedimento amministrativo.

Post di Alessandra Piola – avvocato

Read more

Concessione di opere pubbliche

08 Nov 2024
8 Novembre 2024

Il TAR Veneto ha affermato che nella concessione di opere pubbliche il concessionario non viene retribuito dalla P.A. concedente mediante il versamento di un corrispettivo, ma attraverso il riconoscimento del diritto di gestione dell’opera per un certo periodo di tempo assumendo così l’alea della scarsa redditività dell’opera e dell’incremento dei costi di realizzazione.

Deve infatti essere garantita l’allocazione del cd. rischio operativo, legato alla costruzione ed alla gestione dell’opera, in capo al concessionario. Il rapporto tra concedente e concessionario e la definizione delle modalità attraverso cui si attua la traslazione del rischio di costruzione in capo al concessionario sono segnati dalla convenzione.

Il piano economico finanziario è lo strumento che definisce l’equilibrio economico-finanziario della convenzione, sulla base dei costi ammessi e dei ricavi previsti a fini regolatori.

Le spese ammissibili a finanziamento sono specificate nel piano economico-finanziario e, dunque, una volta definite – peraltro su proposta dello stesso concessionario - non sono modificabili se non nei limiti previsti dalla convenzione.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

Se il ricorrente innanzi al G.A. non ha più interesse alla decisione…

08 Nov 2024
8 Novembre 2024

Il TAR Veneto ha affermato che in virtù del fondamentale principio della domanda, il sindacato giurisdizionale può essere attivato soltanto a iniziativa del soggetto che si ritiene leso. Il processo amministrativo resta nella disponibilità della parte che lo ha attivato, senza che il Giudice adìto abbia alcuna possibilità di deciderlo nel merito ove la parte ricorrente, prima della spedizione della causa in decisione, abbia dichiarato di non avere più interesse alla pronuncia di annullamento degli atti gravati. In tali evenienze il Giudice è quindi senz’altro tenuto a dichiarare l’improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto d’interesse.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

La differenza tra improcedibilità e cessata materia del contendere

08 Nov 2024
8 Novembre 2024

Il TAR Veneto ha affermato che la cessata materia del contendere implica un accertamento nel merito della soddisfazione della pretesa azionata in giudizio, ovvero del venir meno della ragion d’essere sostanziale della lite; l’improcedibilità per sopravvenuta carenza di interesse alla decisione, oggetto di una pronuncia in rito, si verifica quando nel corso del giudizio sopraggiunge una situazione di fatto o di diritto che determina una nuova valutazione dell’assetto del rapporto tra P.A. e amministrato che rende inutile la prosecuzione del giudizio ed una pronuncia di merito: l’accoglimento della domanda proposta (in specie l’annullamento degli atti impugnati) non reca più alcuna utilità al ricorrente.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

Il procedimento di SUAP ordinario

07 Nov 2024
7 Novembre 2024

Il TAR Veneto ha ricordato che l’art. 7 d.P.R. 160/2010 riguarda il procedimento ordinario per la presentazione allo SUAP delle istanze per l’esercizio delle attività produttive di cui al precedente art. 2, co. 1, ove non rilevino profili relativi agli strumenti urbanistici.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

Diniego di SUAP difforme dal preavviso di diniego

07 Nov 2024
7 Novembre 2024

Il TAR Veneto ha annullato un diniego di pratica SUAP per l’apertura di un allevamento, motivato su profili diversi rispetto a quelli comunicati all’istante con il preavviso di rigetto, in violazione dell’art. 10-bis l. 241/1990.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

© Copyright - Italia ius | Diritto Amministrativo Italiano - mail: info@italiaius.it - Questo sito è gestito da Cosmo Giuridico Veneto s.a.s. di Marangon Ivonne, con sede in via Centro 80, fraz. Priabona 36030 Monte di Malo (VI) - P. IVA 03775960242 - PEC: cosmogiuridicoveneto@legalmail.it - la direzione scientifica è affidata all’avv. Dario Meneguzzo, con studio in Malo (VI), via Gorizia 18 - telefono: 0445 580558 - Provider: GoDaddy Operating Company, LLC