La pianificazione urbanistica

14 Giu 2023
14 Giugno 2023

Nel caso di specie, il Comune approvava un P.R.G. che destinava a verde pubblico un’area precedentemente classificata come completamento di insediamenti esistenti.

Il privato impugnava in parte qua il Piano, facendo valere l’asserito affidamento ingenerato dalla sua presentazione di una proposta di piano di lottizzazione.

Il TAR Catania ha spiegato il rapporto tra i diversi livelli di pianificazione, l’amplissima discrezionalità di cui gode il Comune in sede di pianificazione urbanistica, nonché le circostanze che possono ingenerare affidamento in capo ai privati nella stabilità delle previsioni urbanistiche.

All’esito, ha dichiarato che non è sufficiente una proposta di PdL.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Termini ordinatori per l’approvazione delle varianti agli strumenti urbanistici

14 Giu 2023
14 Giugno 2023

Il TAR Sardegna ha affermato che il mancato rispetto dei termini per l’approvazione della variante allo strumento urbanistico, stante la natura ordinatoria degli stessi, non conduce ad alcun vizio di legittimità del provvedimento così emanato, ferma restando la possibilità di accedere agli istituti posti a tutela dell’interesse del privato leso dall’inerzia della P.A., principalmente l’azione avverso il silenzio inadempimento ex artt. 31 e 117 c.p.a.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Apporto partecipativo del privato alla redazione dello strumento urbanistico

14 Giu 2023
14 Giugno 2023

Il TAR Veneto ribadisce che le osservazioni dei privati in sede di partecipazione alla formazione dello strumento urbanistico costituiscono meri apporti collaborativi, che non necessitano di dettagliata motivazione in caso di rigetto, bastando un esame che verifichi la non congruitĂ  delle stesse con lo spirito del Piano.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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RazionalitĂ  delle scelte urbanistiche

14 Giu 2023
14 Giugno 2023

Il TAR Veneto ribadisce che le scelte urbanistiche non necessitano di precisa motivazione, trovando giustificazione negli indirizzi generali e nell’impostazione del Piano (quale può essere quella legata all’attuazione della disciplina regionale sul consumo di suolo); questo poiché l’interesse privato, nella maggioranza dei casi, è di mero fatto, consentendo anche la reformatio in peius delle prescrizioni.

Le uniche ipotesi in cui è necessaria una motivazione più incisiva sono quelle in cui è riscontrabile un affidamento qualificato del privato, quali convenzioni urbanistiche, precedenti accordi con la P.A., ovvero l’esistenza di un giudicato amministrativo.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Gli strumenti urbanistici vigono a tempo indeterminato

14 Giu 2023
14 Giugno 2023

Il TAR Veneto ha affermato che le previsioni dello strumento urbanistico sono destinate ad avere un’efficacia a tempo indeterminato, senza che siano ravvisabili delle forme di decadenza (salvo che in singoli casi, es. per i vincoli preordinati all’esproprio) ed il riferimento ad un arco temporale di carattere decennale è previsto dal legislatore regionale solo a fini programmatici (cfr. art. 4, co. 5 l.r. Veneto 61/1985).

Post di Alberto Antico – avvocato

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I comuni e la riforma dei servizi pubblici locali – Seminario webinar di Italiaius

13 Giu 2023
13 Giugno 2023

Il DECRETO LEGISLATIVO 23 dicembre 2022, n. 201, (GU Serie Generale n.304 del 30-12-2022) (22G00210),  contiene il "Riordino della disciplina dei servizi pubblici locali di rilevanza economica". 

https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2022/12/30/22G00210/sg

Italiaius organizza per mercoledì 14 giugno 2023, ore 10-13, un seminario webinar sui servizi pubblici locali gestiti dai Comuni.

Programma:

  1. Profili generali della riforma dei s.p.l - Prof.  Giuseppe Piperata, Professore di diritto amministrativo presso lo IUAV di Venezia;
  2. Modelli di gestione dei s.p.l - Prof. Jacopo Bercelli, Professore di diritto amministrativo presso l’Università di Verona;
  3. Regolazione e tutela dell'utenza nei s.p.l. - Prof. Gabriele Torelli, Professore di diritto amministrativo presso lo IUAV di Venezia . 

Moderatore avv. Dario Meneguzzo.

La partecipazione è gratuita e non è richiesta l’iscrizione.

Per accedere al seminario verrĂ  pubblicato un link a Zoom su Italia ius la mattina stessa.

Non sono previsti crediti formativi.

Se qualcuno desidera proporre questioni da esaminare, può anticiparle per email all’indirizzo: info@italiaius.it

locandina seminario sui servizi pubblici locali

Responsabile dell’inquinamento

13 Giu 2023
13 Giugno 2023

Il T.A.R. ricorda che il responsabile dell’inquinamento può essere tale sia che ponga in essere condotte attiva sia se tenga un comportamento omissivo

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Individuazione dei responsabili di un inquinamento

13 Giu 2023
13 Giugno 2023

Nel caso di specie, la Provincia individuava due società come responsabili dell’inquinamento di un sito. Una delle due eccepiva che la Provincia avrebbe dovuto attribuire responsabilità anche alle persone che hanno determinato le strategie aziendali della società, degli eventuali successori a titolo universale e degli eventuali successori della società stessa.
Il TAR Veneto ha rigettato l’eccezione.
La corresponsabilità di altri soggetti nella contaminazione del sito non è causa di illegittimità del provvedimento che individui solo alcuni dei responsabili, restando tale accertamento sempre possibile, sia attraverso un’ulteriore attività amministrativa, sia nell’eventuale giudizio di rivalsa che dovesse essere intrapreso dal proprietario che abbia eseguito le operazioni di bonifica qualificandosi come proprietario incolpevole.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Il principio euro-unitario del “chi inquina paga”

13 Giu 2023
13 Giugno 2023

Nel caso di specie, la Provincia individuava due società come responsabili dell’inquinamento di un sito, ai sensi dell’art. 244 del Codice dell’ambiente, e quindi obbligate alla bonifica. Una delle due lamentava la propria estraneità giuridica all’altra e, per l’effetto, non riteneva di poter essere considerata responsabile dell’inquinamento.

Il TAR Veneto ha rigettato l’eccezione, offrendo una pregevole ricostruzione del principio di matrice euro-unitaria del “chi inquina paga”, il quale deve essere applicato secondo una nozione sostanzialistica di impresa, che non si limiti alla mera distinzione tra diverse persone giuridiche.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Le cd. contaminazioni storiche

13 Giu 2023
13 Giugno 2023

Nel caso di specie, la Provincia individuava due società come responsabili dell’inquinamento di un sito. Una delle due contestava che all’epoca in cui svolgeva la propria attività non erano previsti limiti di emissione per le sostanze da cui il suolo è risultato contaminato.

Il TAR Veneto ha rigettato l’eccezione.

L’inquinamento dà luogo a una situazione di carattere permanente che perdura fino a che non ne vengano rimosse le cause e i parametri ambientali alterati vanno riportati entro i limiti normativamente accettabili. L’obbligo di bonifica non discende da un’asserita portata retroattiva della disposizione precettiva, ma dell’applicazione ratione temporis della legge, onde fare cessare gli effetti di una condotta omissiva a carattere permanente.

L’Adunanza Plenaria ha spiegato che non si è estesa l’area dell’illiceità rispetto a condotte in precedenza considerate conformi a diritto, ma si sono ampliati i rimedi rispetto a fatti di aggressione dell’ambiente già considerati lesivi di un bene giuridico meritevole di tutela.

Post di Alberto Antico – avvocato

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