Appalto e soccorso istruttorio
Il T.A.R. ricorda la natura giuridica del soccorso istruttorio e la sua applicazione concreta nelle procedure ad evidenza pubblica.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il T.A.R. ricorda la natura giuridica del soccorso istruttorio e la sua applicazione concreta nelle procedure ad evidenza pubblica.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Le Sezioni Unite civili della Corte di cassazione hanno affermato la giurisdizione del G.O. sulla controversia avente ad oggetto la domanda del privato circa l’inosservanza da parte della P.A., nella gestione e manutenzione dei beni che ad essa appartengono, delle regole tecniche, ovvero dei comuni canoni di diligenza e prudenza, sia quando l’azione tenda a conseguire la condanna ad un facere, sia quando abbia per oggetto la richiesta del risarcimento del danno patrimoniale, giacché una siffatta domanda non investe scelte ed atti autoritativi della P.A., ma un’attività soggetta al rispetto del principio del neminem laedere.
Nel caso di specie, la domanda del privato aveva ad oggetto la condanna della Provincia ad eseguire i lavori di consolidamento di un terreno di loro proprietà, occupato illegittimamente dall’Ente provinciale per procedere alla messa in sicurezza di un viadotto stradale interessato da fenomeni franosi originantisi dal terreno occupato e lasciato in stato di dissesto a conclusione dell’intervento.
Post di Alberto Antico – avvocato
Il TAR Palermo ha offerto utili principi in materia.
In particolare, la Commissione di vigilanza pubblici spettacoli è chiamata ad esprimere, in tale procedimento, un parere tecnico in ordine ai profili di igiene e sicurezza dei locali finalizzato, ex artt. 80 TULPS e 141 ss. Reg. esecuzione del TULPS, a verificare l’agibilità del locale, ossia che negli impianti in cui si deve svolgere il pubblico spettacolo siano garantite: la solidità e la sicurezza dell’edificio; igiene; l’esistenza di uscite adatte a sgombrarlo prontamente nel caso di incendi; le misure di prevenzione infortuni.
Post di Alberto Antico – avvocato
È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale (Serie Generale n. 219 del 18.09.2024) il decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze 6 settembre 2024, contenente l’integrazione del decreto 7 luglio 2023 concernente l’individuazione delle fattispecie in materia di imposta municipale propria (IMU), in base alle quali i Comuni possono diversificare le aliquote di cui all’art. 1, co. 748-755 l. 160/2019 (legge di bilancio per il 2020).
Il decreto è disponibile al seguente link:
Post di Alberto Antico – avvocato
Il T.A.R. Veneto ha affermato che la non comprensione della lingua che ordina la demolizione di un immobile abusivo determina, tuttalpiù, una causa di errore scusabile da far valere comunque nei sessanta giorni dalla comprensione del contenuto del provvedimento.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il T.A.R. Veneto ricorda che, fino al cd. Piano casa ter, era possibile realizzare l’ampliamento in deroga alla distanza dai confini prevista dalla normativa comunale. Di conseguenza ha annullato il diniego frapposto dal Comune che aveva richiesto, per la costruzione a distanza inferiore di 5,00 metri dall’area pubblica, la costituzione di una servitù a titolo oneroso.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il TAR Catania ha affermato che gli atti adottati dal Segretario generale comunale sono imputabili all’Ente comunale, in ragione del rapporto organico sussistente. Per l’effetto, ove impugnati, non deve essere evocato in giudizio il Ministero dell’Interno.
Post di Alberto Antico – avvocato
Il TAR Catania ha affermato che in linea di principio, il consigliere comunale (al pari del Sindaco e degli assessori), come tale, non è legittimato ad agire contro l’Amministrazione di appartenenza, in quanto il processo amministrativo è finalizzato alla risoluzione di controversie intersoggettive e non è, di regola, aperto anche a quelle tra organi o componenti di organi dello stesso ente; deve, però, riconoscersi la legittimazione attiva all’organo (Sindaco, Consiglio, Giunta) o a singoli componenti dello stesso (Sindaco, consiglieri, assessori), allorquando vengano in rilievo atti incidenti in via diretta sul munus e quindi su un diritto spettante alla persona investita della carica interferenti come tali sul corretto esercizio del mandato.
In altre parole, la legittimazione a ricorrere dei consiglieri comunali avverso gli atti adottati dagli organi di appartenenza nei ristretti limiti tracciati dalla lesione dello ius ad officium.
Post di Alberto Antico – avvocato
Il T.A.R. ricorda che per impugnare un titolo edilizio occorre dimostrare in giudizio sia la legittimazione attiva ad agire sia l’interesse al ricorso.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il TAR Palermo ha affermato che i provvedimenti repressivi degli abusi edilizi non devono essere preceduti dalla comunicazione dell’avvio del procedimento, perché trattasi di provvedimenti tipizzati e vincolati, che presuppongono un mero accertamento tecnico sulla consistenza delle opere realizzate e sul carattere non assentito delle medesime.
Se anche si aderisse all’orientamento che ritiene necessaria tale comunicazione anche per gli ordini di demolizione, si dovrebbe valutare l’applicazione dell’art. 21-octies, co. 2 l. 241/1990.
Post di Alberto Antico – avvocato
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