Sanatoria urbanistica, compatibilitĂ  paesaggistica e reati

09 Gen 2023
9 Gennaio 2023

Nel caso di specie, il Comune rilasciava (illegittimamente) una sanatoria ex art. 36 d.P.R. 380/2001, sottoposta a condizioni, per opere di realizzazione di nuovi volumi e superfici utili in zona paesaggistica.

La Corte di cassazione penale ha affermato che: a) il rilascio della sanatoria urbanistica (peraltro illegittima) non incide sulla compatibilità paesaggistica; b) ai fini dei reati paesaggistici, la nozione di volumetria e di superfici utili deve essere individuata prescindendo dai criteri applicabili per la disciplina urbanistica e considerando l’impatto dell’intervento sull’originario assetto paesaggistico del territorio; c) la mancanza di compatibilità paesaggistica impedisce il rilascio della sanatoria ex art. 36 cit.

Post di Daniele Iselle

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La compatibilità paesaggistica non comporta di diritto l’estinzione del relativo reato

09 Gen 2023
9 Gennaio 2023

La Corte di cassazione penale ha affermato che il rilascio del provvedimento di compatibilità paesaggistica ex art. 167 d.lgs. 42/2004 non determina automaticamente la non punibilità dei reati paesaggistici, in quanto compete sempre al giudice l’accertamento dei presupposti di fatto e di diritto legittimanti l’applicazione del cd. condono ambientale ex art. 181, co. 1-ter d.lgs. cit.

Nel caso di specie, i privati avevano realizzato in area paesaggistica una casetta in legno con relativa strada di accesso: nonostante il Comune avesse rilasciato un permesso in sanatoria con condizioni (di cui è stata esclusa la legittimità, peraltro), la creazione di nuovi volumi (la casetta) e nuove superfici utili (la strada) impediva l’estinzione del reato.

Post di Daniele Iselle

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Il cd. condono ambientale

09 Gen 2023
9 Gennaio 2023

L’art. 181, co. 1-ter e 1-quater d.lgs. 42/2004 individua alcune fattispecie di illeciti paesaggistici che, ove ottengano la compatibilità paesaggistica, sono suscettibili di estinzione del reato, cd. condono ambientale.

La Corte di cassazione penale ha affermato che non può beneficiare del condono ambientale la realizzazione di una strada di una certa lunghezza e ampiezza, in quanto creazione di superfici utili, intese come una immutazione permanente dell’assetto territoriale rispetto alla originaria conformazione dello stato dei luoghi.

Post di Daniele Iselle

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La cd. sanatoria condizionata è illegittima e comunque non estingue il reato edilizio

09 Gen 2023
9 Gennaio 2023

La Corte di cassazione penale ha osservato che la giurisprudenza penale è totalmente uniforme nel ritenere illegittimo, e non estintivo del reato edilizio ex art. 44, lett. b d.P.R. 380/2001, il permesso di costruire in sanatoria condizionato all’esecuzione di specifici interventi finalizzati a ricondurre il manufatto abusivo nell’alveo di conformità agli strumenti urbanistici, posto che un tale provvedimento contrasta con il concetto di doppia conformità ex art. 36 d.P.R. cit.

Post di Daniele Iselle

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Pietra tombale del TAR Veneto sulla sanatoria giurisprudenziale

05 Gen 2023
5 Gennaio 2023

Il TAR Veneto ha ribadito che non si può più invocare la sanatoria giurisprudenziale: l’unico modo rimasto per sanare gli abusi è la doppia conformità ex art. 36 d.P.R. 380/2001.

Nel caso di specie, il privato poteva vantare solo la conformità del suo immobile agli strumenti urbanistici del tempo di presentazione dell’istanza di sanatoria.

Post di Daniele Iselle

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Silenzio-assenso sull’istanza di condono per un immobile vincolato

05 Gen 2023
5 Gennaio 2023

Il TAR Veneto ha affermato che, in materia di condono su immobili siti nella laguna di Venezia, la formulazione del parere negativo da parte della Commissione di Salvaguardia preclude di per sé la formazione del silenzio-assenso sull’istanza di condono, ai sensi dell’art. 35, co. 19 l. 47/1985.

Più in generale, affinché si formi il silenzio-assenso è necessario l’avvenuto rilascio del parere favorevole da parte dell’Autorità preposta alla tutela del vincolo e il successivo decorso del termine di 24 mesi.

Post di Daniele Iselle

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Terzo condono e immobili vincolati

05 Gen 2023
5 Gennaio 2023

Il TAR Veneto ha affermato che, in base al combinato disposto dei commi 26 e 27 dell’art. 32 l. 326/2003, ai fini della sanabilità degli abusi edilizi è necessaria la concorrente sussistenza delle seguenti condizioni: a) che si tratti di opere realizzate prima dell’imposizione del vincolo; b) che si tratti di opere conformi alle prescrizioni urbanistiche; c) che si tratti di opere minori rientranti nelle tipologie di illecito di cui ai nn. 4, 5 e 6 dell’allegato 1 del d.l. 269/2003, senza quindi aumento di superficie; d) che vi sia il parere favorevole dell’Autorità preposta alla tutela del vincolo.

Post di Daniele Iselle

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PossibilitĂ  di bonifica ex art. 239 T.U. Ambiente

04 Gen 2023
4 Gennaio 2023

Il TAR Veneto ricorda che le disposizioni in materia di messa in sicurezza e bonifica non sono applicabili alle ipotesi di abbandono o deposito incontrollato di rifiuti, come espressamente dichiarato dall’art. 239, co. 2 T.U. Ambiente, al fine di evitare che la bonifica de qua diventi una para-sanatoria della discarica abusiva creatasi.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Approvato il primo aggiornamento del Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni (PGRA) del distretto idrografico delle Alpi Orientali

03 Gen 2023
3 Gennaio 2023

Sul sito del Governo è pubblicato il comunicato stampa del Consiglio dei Ministri 01 Decembre 2022, nell’ambito del quale è stato approvato il DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI avente per oggetto: Approvazione del primo aggiornamento del Piano di gestione del rischio di alluvioni (PGRA) del distretto idrografico delle Alpi Orientali.

Con la pubblicazione sulla G.U. il PGRA diverrĂ  definitivo e produrrĂ  gli effetti previsti dalla legge.

https://www.governo.it/en/node/21159

Post di Daniele Iselle

Come si calcola la sanzione amministrativa pecuniaria ex art. 38 T.U. edilizia?

03 Gen 2023
3 Gennaio 2023

Nel caso di specie, un privato otteneva un PdC per la costruzione di 14 unità immobiliari, ma il titolo veniva annullato dal TAR poiché 9 delle 14 unità violavano l’altezza massima autorizzata dal P.R.G.

Il Comune disponeva l’applicazione dell’art. 38, co. 2 T.U. edilizia, parametrando la sanzione a tutto il volume delle 9 unità: queste ultime, infatti, attualmente sono abitabili, mentre se avessero rispettato l’altezza massima, avrebbero al più potuto costituire un sottotetto praticabile.

Il privato sosteneva invece che la sanzione avrebbe dovuto essere calcolata in riferimento al solo maggior volume prodotto con l’abuso.

Il TAR Veneto ha aderito alla tesi del Comune.

Post di Alberto Antico – avvocato

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