La dicatio ad patriam degli standard a parcheggio
Il TAR Veneto ha offerto una pregevole disamina dei cd. standard a parcheggio, sussumendoli nella più generale categoria della dicatio ad patriam.
Questo istituto entra in gioco quando il titolare di un titolo edilizio può costruire un edificio, purché realizzi spazi destinati al transito o al parcheggio per il soddisfacimento degli standard.
Tali spazi – anche se non diventano di proprietà pubblica – di regola hanno natura pertinenziale sotto il profilo privatistico e comunque non possono avere una destinazione diversa da quella prevista dal titolo che ha consentito la realizzazione del bene principale.
Pertanto, quando il titolo edilizio consente la realizzazione di una struttura di vendita e prevede la destinazione di un’area a parcheggio, tale area per intero deve mantenere siffatta destinazione: il numero di posti auto derivanti dal calcolo degli standard non può essere ridotto, in conseguenza di attività che in linea di principio sarebbero libere estrinsecazioni delle facoltà dominicali, ma che in concreto riducono gli spazi destinati a parcheggio.
Post di Alberto Antico – avvocato
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