Enti locali e accoglienza dei richiedenti asilo e rifugiati

18 Lug 2025
18 Luglio 2025

Il TAR del Lazio, Sede di Roma ha affermato che il «sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati» (SPRAR), divenuto poi «sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per minori stranieri non accompagnati» (SIPROIMI), si caratterizza per una forma di collaborazione tra lo Stato e gli Enti locali destinatari dei contributi per la gestione del servizio di accoglienza e protezione dei richiedenti asilo e rifugiati e si concretizza in un  modulo convenzionale inquadrabile nella fattispecie di cui all’art. 15 l. 241/1990, in quanto viene in rilievo un accordo tra PP.AA. per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune, con la conseguente devoluzione di eventuali controversie alla giurisdizione esclusiva del G.A., ai sensi dell’art. 133, co. 1, lett. a, n. 2 c.p.a.

La normativa di settore individua nell’Ente locale il soggetto legittimato a presentare la proposta progettuale, in quanto diretto destinatario del finanziamento, oltre che della prosecuzione dei progetti esistenti; l’ordinamento prevede la partecipazione degli Enti locali per la prestazione di servizi finalizzati all’accoglienza dei richiedenti asilo e dei titolari di protezione internazionale o di permesso umanitario.

Anche dall’esame del d.m. Interno 10 agosto 2016 si evince la assoluta centralità dell’Ente locale, in quanto a lui compete la presentazione della domanda di finanziamento per i suddetti servizi (artt. 4 e 9), nonché quella di prosecuzione (art. 14) e la redazione del relativo piano finanziario (art. 23). Il rendiconto delle spese sostenute è, conseguentemente, un obbligo dello stesso Ente locale – che si avvale a tal fine di un Revisore indipendente – tenuto a presentare tale documento contabile alla Direzione centrale. È poi l’Ente locale il soggetto destinatario di verifiche e ispezioni sui servizi (art. 25), a seguito delle quali viene inviato allo stesso Ente l’eventuale avviso di possibili inosservanze con invito ad ottemperare entro un termine assegnato, pena la decurtazione del punteggio assegnato fino alla revoca –parziale o totale – del contributo (art. 27).

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

Ricorso gerarchico e successivo ricorso giurisdizionale: si possono introdurre motivi nuovi?

18 Lug 2025
18 Luglio 2025

Il TAR Catania ha affermato che in sede di ricorso giurisdizionale contro una decisione adottata a seguito di ricorso gerarchico, sono inammissibili i motivi nuovi che non siano stati proposti nella predetta sede contenziosa amministrativa, a meno che il termine per ricorrere contro l’originario provvedimento impugnato non sia ancora decorso, e ciò al fine di evitare che la mancata impugnativa di un atto asseritamente illegittimo attraverso il rimedio giustiziale e la sua successiva impugnativa (per saltum) con il rimedio giurisdizionale possa costituire la via attraverso la quale eludere l’onere di impugnare tempestivamente l’atto nell’ordinario termine decadenziale.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

Domanda risarcitoria connessa ad una domanda di annullamento soggetta al rito abbreviato: quid iuris?

18 Lug 2025
18 Luglio 2025

Il TAR del Lazio, Sede di Roma ha affermato che in caso di gravame con contenuto misto impugnatorio e risarcitorio nelle materie ex art. 119 c.p.a. (nella specie, avverso la decisione del Collegio di garanzia dello sport), trova applicazione il rito speciale con il correlativo dimezzamento dei termini processuali: l’intero giudizio va attratto alla sfera applicativa del rito speciale abbreviato, allorquando la domanda risarcitoria non sia autonoma ma strettamente dipendente dalla domanda di annullamento.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

Il volume tecnico

17 Lug 2025
17 Luglio 2025

Il TAR Catania ha affermato che la nozione di volume tecnico si impernia, oltre che sulle ridotte dimensioni del manufatto, anche sull’oggettivo asservimento funzionale del medesimo rispetto all’opera principale, dovendo aversi riguardo non solo all’aspetto quantitativo, ossia alla modesta dimensione dello stesso, ma anche a quello qualitativo e funzionale ossia ad un’opera priva di qualsiasi autonomia funzionale, anche solo potenziale, perché destinata solo a contenere, senza possibilità di alternative, impianti tecnologici serventi di una costruzione principale.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

Si può chiedere al TAR di accertare la legittimità delle proprie opere edilizie?

17 Lug 2025
17 Luglio 2025

Il TAR del Lazio, Sede di Roma ha affermato che la pronuncia di mero accertamento autonoma è ammessa, oltre che nelle ipotesi in cui vengano in rilievo diritti soggettivi, anche, in via residuale, nell’ambito della giurisdizione generale di legittimità solo in presenza di una situazione di obiettiva incertezza ingenerata dalla stessa P.A. e laddove non siano praticabili i rimedi di tutela tipizzati.

Non rientra in questa casistica l’accertamento della legittimità di opere edilizie, tanto più se il privato ne ha domandato la sanatoria, con ciò ammettendo la loro (originaria) abusività.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

Strutture leggere

17 Lug 2025
17 Luglio 2025

Al fine di denegare la compatibilità paesaggistica di un immobile, il TAR Veneto ha sottolineato che un manufatto di notevole superficie, stabilmente ancorato al suolo mediante piedritti ancorati al suolo su fondazioni, con struttura portante metallica, richiudibile ai lati e ben visibile, esprime superficie utile, e quindi non può accedere al procedimento di cui all’art. 167 Codice dei Beni Culturali.

Post di Alessandra Piola – avvocato

Read more

Accordi provvedimentali

17 Lug 2025
17 Luglio 2025

Il TAR Veneto rileva che gli accordi provvedimentali di cui all’art. 11 l. n. 241/1990 sono disciplinati (anche) dai principii civilistici in materia di obbligazioni e di contratti, rientrano all’interno della giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo e per tale ragione possono essere tutelati nelle forme dei diritti soggettivi.

Post di Alessandra Piola – avvocato

Read more

Dipendente pubblico part-time e partecipazione ai pubblici appalti

17 Lug 2025
17 Luglio 2025

Il Consiglio di Stato ha affermato che la progettazione svolta da un dipendente pubblico, sebbene in regime part-time, non può essere utilizzata dallo stesso (o dall’operatore economico in cui egli sia, a qualsiasi titolo, inserito) per integrare i requisiti tecnico professionali, necessari in base alla lex specialis di una gara pubblica, in quanto si tratta di attività imputabile esclusivamente alla P.A., all’interno della cui complessa organizzazione si inserisce la prestazione intellettuale, priva di profili di autonomia e della caratteristica dell’intuitu personae.

Parimenti, la previsione di incentivi economici per le funzioni tecniche svolte dai dipendenti pubblici è un elemento retributivo del tutto neutro rispetto alla problematica in esame e, pur esprimendo una logica premiale, è inidoneo a superare il dato dell’immedesimazione organica del dipendente pubblico ed a scorporare le sue prestazioni dalla più complessa organizzazione pubblica.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

Pubblicata la nuova edizione della Carta di Copertura del Suolo della Regione del Veneto

16 Lug 2025
16 Luglio 2025

https://www.regione.veneto.it/article-detail?articleGroupId=10709&articleId=14246111

La piscina in zona vincolata non è una pertinenza urbanistica, ma una nuova costruzione

16 Lug 2025
16 Luglio 2025

Il TAR Salerno ha ritenuto che una piscina di 15 mq in zona sottoposta a vincolo paesaggistico non sia una pertinenza urbanistica, ma una nuova costruzione, con tutte le conseguenze che ne derivano: in particolare, trattandosi di nuovo volume, deve essere rimossa, se realizzata abusivamente.

Il TAR ha richiamato l'orientamento del Consiglio di Stato secondo cui "in ogni località sottoposta a vincolo paesaggistico la realizzazione di una piscina vada qualificata come nuova costruzione che modifica irreversibilmente lo stato dei luoghi, sicché - ferma restando la valutazione discrezionale dell'autorità paesaggistica sulla sua fattibilità, qualora vi sia soltanto un vincolo relativo - la relativa abusiva edificazione comporta la sanzione ordinaria, cioè ripristinatoria (Cons Stato, Sez. VI, 3 giugno 2022, n. 4570)” (cfr. da ultimo, Consiglio di Stato sez. VI, 24 gennaio 2025, n. 536).

In una fattispecie il Collegio aveva ritenuto che una piscina, con le caratteristiche dimensionali indicate (superficie di circa 24 mq su di un terrazzamento di circa 75 mq e con una profondità di 1,00 m su tre lati e 2,00 sul quarto lato) non potesse considerarsi un'opera edilizia di modeste dimensioni e, per questo solo fatto non fosse qualificabile in termini di pertinenza urbanistica.

Post di Dario Meneguzzo - avvocato

TAR Salerno 1162 del 2025

Sentenza CDS 536 del 2025

© Copyright - Italia ius | Diritto Amministrativo Italiano - mail: info@italiaius.it - Questo sito è gestito da Cosmo Giuridico Veneto s.a.s. di Marangon Ivonne, con sede in via Centro 80, fraz. Priabona 36030 Monte di Malo (VI) - P. IVA 03775960242 - PEC: cosmogiuridicoveneto@legalmail.it - la direzione scientifica è affidata all’avv. Dario Meneguzzo, con studio in Malo (VI), via Gorizia 18 - telefono: 0445 580558 - Provider: GoDaddy Operating Company, LLC