Si può proporre un’azione di ottemperanza nei confronti di un decreto ingiuntivo?

30 Apr 2024
30 Aprile 2024

Il TAR Catania ha affermato che tra i provvedimenti del G.O. equiparati alle sentenze passate in giudicato, indicati dall’art. 112, co. 2, lett. c c.p.a., quali provvedimenti per cui può essere proposta azione di ottemperanza, rientra anche il decreto ingiuntivo, laddove non impugnato nei termini di legge.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Azione di ottemperanza nei confronti di un decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo

30 Apr 2024
30 Aprile 2024

Il TAR Catania ha affermato che nel ricorso in ottemperanza la notificazione del titolo esecutivo ai fini del decorso del termine di 120 giorni di cui all’art. 14, co. 1 d.l. 669/1996 può avere ad oggetto anche un provvedimento provvisoriamente esecutivo perché non passato in giudicato (nel caso di specie, si trattava di un decreto ingiuntivo).

Post di Alberto Antico – avvocato

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Se il bando pubblico richiede la produzione della situazione economico patrimoniale di un dato periodo…

30 Apr 2024
30 Aprile 2024

Il TAR Palermo ha affermato che la clausola di un bando pubblico che richieda al concorrente la produzione della situazione economico patrimoniale di un dato periodo deve essere interpretata nel senso che la stessa trova applicazione solo per le imprese giĂ  attive, e non per coloro che specificano di non svolgere allo stato, alcuna attivitĂ , ferma restando la possibilitĂ  per la P.A. di verificare la veridicitĂ  della dichiarazione in tal senso effettuata.

Post di Alberto Antico – avvocato

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FalsitĂ  dichiarative nel secondo codice appalti

30 Apr 2024
30 Aprile 2024

Nel pubblico appalto del caso di specie, disciplinato dal d.lgs. 50/2016, un concorrente ometteva di dichiarare sei esclusioni subite in precedenti gare, tutte disposte per effetto di pendenze giudiziarie a carico del suo ex amministratore.

Il concorrente si limitava a dichiarare in sede di gara di aver adottato misure di self cleaning, senza tuttavia precisare i motivi dell’adozione di siffatte misure.

All’esito delle verifiche, la Stazione appaltante contestava al concorrente le omissioni dichiarative ai sensi dell’art. 80, co. 5, lett. c-bis d.lgs. cit., assegnando un termine per presentare osservazioni e documentazione.

Il concorrente comunicava le proprie osservazioni partecipative.

A seguire, la Stazione appaltante adottava una nota di disamina delle dichiarazioni omesse al fine di verificare l’affidabilità e l’integrità del concorrente, anche alla luce delle osservazioni proposte, giungendo alla conclusione che le omissioni dichiarative erano sussumibili nella categoria del grave illecito professionale, comportante l’esclusione dalla procedura di gara, ritenendo al contempo non efficace la misura di self cleaning rappresentata dalla sostituzione dell’amministratore.

Il TAR Palermo ha ritenuto legittimo l’operato della Stazione appaltante.

Post di Alberto Antico – avvocato

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L’aggiudicazione nel secondo codice appalti

30 Apr 2024
30 Aprile 2024

Il TAR Palermo ha offerto una pregevole ricostruzione dell’aggiudicazione ai sensi del d.lgs. 50/2016, distinguendo le fasi della proposta di aggiudicazione, dell’aggiudicazione vera e propria e dell’eventuale decisione di disporre l’esecuzione del contratto in via d’urgenza.

In vigenza del secondo codice appalti, la Stazione appaltante poteva riservarsi di verificare i requisiti di ordine generale dopo l’aggiudicazione solo in capo al vincitore (regola cd. del winner only); oggi è divenuta una facoltà generalizzata per le Stazioni appaltanti nell’ambito delle procedure aperte per le aggiudicazioni nei settori ordinari (cfr. art. 107, co. 3 d.lgs. 36/2023).

Post di Alberto Antico – avvocato

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Abuso d’ufficio negli appalti pubblici

30 Apr 2024
30 Aprile 2024

La Corte di cassazione penale, in tema di abuso di ufficio, ha affermato che, ai fini della configurabilità del reato, ha efficacia retroattiva il disposto innalzamento, ex art. 50, co. 1, lett. b d.lgs. 36/2023, del limite-soglia al di sopra del quale la stipula di un contratto di appalto di servizi deve essere preceduta dall’avvio della procedura ad evidenza pubblica, dovendosi riconoscere all’indicata disposizione natura di norma extrapenale integratrice di quella penale, sicché, per effetto di detta successione mediata di leggi, viene meno la pregressa rilevanza penale di appalti di servizi di valore eccedente il previgente limite-soglia di euro 40.000, ma inferiore a quello successivamente introdotto, pari ad euro 140.000.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Motivazione dell’ordinanza di demolizione

29 Apr 2024
29 Aprile 2024

Il TAR Palermo ha ricordato che l’omessa indicazione nell’ordinanza di demolizione delle norme in forza delle quali il Comune ha adottato la sanzione, come anche la mancata indicazione dell’interesse pubblico sotteso all’ordinanza, non rifluiscono negativamente sulla legittimità dell’atto, quando il provvedimento nella parte descrittiva e prescrittiva elenca sia gli estremi di fatto e il tipo d’abuso che la sanzione concretamente adottata, così da rendere edotto il destinatario delle ragioni giuridiche sottese all’adozione della sanzione inflittagli.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Notifica dell’ordinanza di demolizione

29 Apr 2024
29 Aprile 2024

Il TAR Palermo ha affermato che l’eventuale vizio di notifica dell’ordinanza di demolizione non afferisce alla legittimità del provvedimento impugnato, quanto, piuttosto, all’integrazione dell’efficacia del provvedimento, con la conseguenza che il medesimo può al più rilevare ai fini della valutazione dell’inadempimento dell’ordine demolitorio.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Il procedimento di repressione degli abusi edilizi

29 Apr 2024
29 Aprile 2024

Il TAR Catania ha ricordato che la repressione degli abusi edilizi costituisce attivitĂ  vincolata da parte del Comune, che soggiace a minimi obblighi motivazionali.

La questione relativa alla superficie da acquisire non rileva in sede di adozione dell’ordine di demolizione o in occasione del provvedimento con cui viene formalmente accertata l’inottemperanza, ma in sede di acquisizione.

Post di Alberto Antico – avvocato

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L’ordinanza di rimessione in pristino ex art. 34 d.P.R. 380/2001

29 Apr 2024
29 Aprile 2024

Il TAR Veneto ha affermato l’irrilevanza del tempo e della previa comunicazione dell’avvio del relativo procedimento, nonché della mancanza di colpa nell’abuso edilizio, ai fini della sanzione ripristinatoria ex art. 34 T.U. edilizia.

L’eventuale fiscalizzazione dell’abuso può essere decisa dal Comune solo nella fase esecutiva dell’ordine di demolizione e non prima, sulla base di un motivato accertamento tecnico.

Post di Alberto Antico – avvocato

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