Il danno da ritardo

11 Apr 2024
11 Aprile 2024

Il TAR Veneto ha affermato che il danno da ritardo risarcibile non può essere presunto juris et de jure, quale effetto automatico del semplice scorrere del tempo, ma è necessaria la verifica della sussistenza dei presupposti di carattere soggettivo (dolo o colpa del danneggiante) e oggettivo (ingiustizia del danno, nesso causale, prova del pregiudizio subito), richiesti dall’art. 2043 c.c.

Sul piano delle conseguenze, il fatto lesivo deve essere collegato da un nesso da causalità ai pregiudizi patrimoniali o non patrimoniali lamentati; dal punto di vista dell’onere patrimoniale, il mero superamento del termine non integra, inoltre, piena prova del danno.

Post di Alberto Antico – avvocato

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La responsabilità risarcitoria della P.A.

11 Apr 2024
11 Aprile 2024

Il TAR Veneto ha affermato che, affinché possa sorgere la responsabilità della P.A. da provvedimento illegittimo sono necessari: a) l’elemento oggettivo dell’illecito, ovvero la condotta antigiuridica (adozione di un provvedimento illegittimo); b) l’elemento soggettivo dell’illecito (dolo o colpa della P.A. intesa come apparato); c) il nesso di causalità materiale o strutturale; d) il danno ingiusto, inteso come lesione della posizione di interesse legittimo e, nelle materie di giurisdizione esclusiva, di diritto soggettivo.

Post di Alberto Antico – avvocato

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PA e risarcimento danno

11 Apr 2024
11 Aprile 2024

Il T.A.R. chiarisce i presupposti che devono sorreggere la richiesta di risarcimento del danno nei confronti della P.A. derivante dal ritardo e/o da un provvedimento illegittimo

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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La compensazione prezzi nel d.l. 73/2021

11 Apr 2024
11 Aprile 2024

Il TAR Veneto ha accolto l’azione avverso il silenzio-inadempimento serbato da un’IPAB in merito alle istanze presentate dall’appaltatrice ai fini del riconoscimento della compensazione dei prezzi ex art. 1-septies d.l. 25 maggio 2021, n. 73 per i lavori eseguiti.

Il TAR ha offerto una pregevole ricostruzione di tale normativa sui prezzi d’appalto.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Esecuzione nei confronti della P.A.

11 Apr 2024
11 Aprile 2024

Il TAR Veneto ha affermato che l’art. 14 d.l. 669/1996 (“Le amministrazioni dello Stato, gli enti pubblici non economici e l’ente Agenzia delle entrate - Riscossione completano le procedure per l'esecuzione dei provvedimenti giurisdizionali e dei lodi arbitrali aventi efficacia esecutiva e comportanti l'obbligo di pagamento di somme di danaro entro il termine di centoventi giorni dalla notificazione del titolo esecutivo. Prima di tale termine il creditore non può procedere ad esecuzione forzata né alla notifica di atto di precetto”) si applica in caso di condanna della P.A. al pagamento di una somma predefinita, liquida ed esigibile.

È invece ammissibile un’azione di ottemperanza anche entro i 120 giorni, laddove si voglia portare ad esecuzione una sentenza del G.A. che non quantifica e liquida la somma dovuta dalla P.A. a titolo di risarcimento del danno, limitandosi ad accertare l’an debeatur e a dettare i criteri di liquidazione, rimettendone la concreta quantificazione, in prima battuta, all’accordo delle parti e solo in via succedanea alla determinazione giudiziale.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Principi in materia di repressione degli abusi

10 Apr 2024
10 Aprile 2024

Il T.A.R. ricorda alcuni noti principi che regolano la repressione degli abusi edilizi. In particolare, il Collegio ricorda che l’esatta quantificazione dell’opera abusiva e dell’area da acquisire, ex art. 31 del d.P.R. n. 380/2001, deve avvenire necessariamente in sede di inottemperanza, non essendo vincolante la sua indicazione (o omessa indicazione) nell’ordine di demolizione; analogamente, il comando di rimessione in pristino non richiede il previo parere della C.E.C., dato che si tratta di un atto dovuto.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Le opere edilizie abusive devono essere valutate unitariamente

10 Apr 2024
10 Aprile 2024

Il TAR Veneto ha affermato che, quando vi sono una pluralità di interventi edilizi su una stessa area, la natura e l’entità della trasformazione in tal modo apportata al territorio devono essere valutate in termini unitari, ovvero con riferimento alla totalità delle opere eseguite. In tal senso, la valutazione degli abusi edilizi e/o paesaggistici presuppone una visione complessiva e non atomistica delle opere che sono state eseguite, in quanto il pregiudizio arrecato al regolare assetto del territorio o al paesaggio non deriva da ciascun intervento singolarmente considerato, ma dai lavori complessivamente considerati nel loro contestuale impatto edilizio e paesistico.

Post di Alberto Antico – avvocato

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L’onere della prova del tempo di realizzazione dell’abuso

10 Apr 2024
10 Aprile 2024

Il TAR Veneto ha affermato che grava sul privato – e non sulla P.A. - l’onere della prova in ordine alla data della realizzazione dell’opera edilizia.

Tale prova deve essere rigorosa e deve fondarsi su documentazione certa e univoca e comunque su elementi oggettivi, dovendosi, tra l’altro, negare rilevanza a dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà o semplici dichiarazioni rese da terzi, in quanto non suscettibili di essere verificate.

Post di Alberto Antico – avvocato

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È necessario il preavviso di rigetto in materia di abusi edilizi?

10 Apr 2024
10 Aprile 2024

Il TAR Veneto ha affermato che, considerata la natura vincolata delle determinazioni in materia di abusi edilizi, non sussiste alcuna possibilità di apporti partecipativi dei soggetti interessati e, di conseguenza, neppure di un obbligo di previa comunicazione dei motivi ostativi all’accoglimento della relativa domanda.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Gli abusi edilizi analoghi dei vicini

10 Apr 2024
10 Aprile 2024

Il TAR Veneto ha risposto che l’eventuale mancata adozione di provvedimenti repressivi riguardo a presunte situazioni di abuso, analoghe a quelle del ricorrente, potrebbe forse acquisire rilievo sul piano delle responsabilità e della possibile valutazione dei presupposti per l’ulteriore dilatazione dell’attività di controllo del territorio, ma non può costituire di per sé sola una circostanza idonea a provare l'abusività.

Post di Alberto Antico – avvocato

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