Diffida a demolire ex art. 35 T.U. edilizia e ordinanza di demolizione

07 Feb 2024
7 Febbraio 2024

Il TAR Veneto ha affermato che i motivi di ricorso proposti contro la diffida a demolire ex art. 35 d.P.R. 380/2001 devono essere dichiarati improcedibili per sopravvenuta carenza d’interesse, qualora successivamente sia notificata l’ordinanza di demolizione, che rinnova e approfondisce la lesione originariamente inferta dalla diffida a demolire.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Destinatario dell’ordinanza di demolizione ex art. 35 T.U. edilizia

07 Feb 2024
7 Febbraio 2024

Il TAR Veneto ha affermato che per la verifica della legittimità dell’emanazione di un ordine di rimozione di un manufatto abusivo realizzato su un’area demaniale, è sufficiente la qualità di utilizzatore del medesimo manufatto.

Invero, è “responsabile dell’abuso” non solamente chi ha posto in essere materialmente la violazione contestata, ma anche colui che è subentrato nella titolarità del bene, in modo da potersi avvalere nel tempo successivo alla realizzazione dell’utilità derivante dal bene stesso senza titolo, e che perciò, avendo la disponibilità materiale di detto bene, non è esentato dal dovere di ripristino dello stato dei luoghi, pur senza essere l’autore materiale dell’abuso preesistente.

Post di Alberto Antico – avvocato

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La cd. autotutela esecutiva sui beni demaniali

07 Feb 2024
7 Febbraio 2024

Il TAR Veneto ha ritenuto legittimo il provvedimento con cui un Comune rimuoveva in autotutela gli effetti della DIA presentata dal privato per ampliare il suo impianto tecnologico di autolavaggio, depurazione e accumulo dell’acqua esistente, sul presupposto che il privato fosse privo di legittimazione a chiedere il titolo edilizio, in quanto le opere necessarie all’ampliamento dell’impianto erano destinate ad essere realizzate, parzialmente, sul suolo del demanio stradale.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Interesse a ricorrere avverso una variante di PIRUEA

07 Feb 2024
7 Febbraio 2024

Il TAR Veneto ha riconosciuto l’interesse a ricorrere avverso una variante di PIRUEA in capo al vicino, in quanto la suddetta variante, autorizzando l’aumento delle altezze degli edifici, era suscettibile di incidere sul valore commerciale del compendio immobiliare; la riduzione di visuale, il maggior volume per maggiore altezza degli edifici in progetto sono elementi che, anche secondo la comune esperienza, sono suscettibili, sia pure in linea astratta, di incidere sul valore commerciale degli immobili in questione.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Il Comune non ha l’obbligo di valutare la sanabilità dell’abuso edilizio prima di ordinarne la demolizione

06 Feb 2024
6 Febbraio 2024

Il TAR Veneto ha respinto la tesi di un ricorrente, secondo il quale il Comune, prima di ordinare il ripristino di un abuso edilizio, sarebbe tenuto ad accertare la non sanabilità dell’intervento, indagando i suoi profili di compatibilità con il vincolo ambientale e con eventuali disposizioni eccezionali di favore (come quella sul Piano casa).

Dev’essere il privato ad avanzare un’istanza in tal senso.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Doppia conformitĂ  e diritto di prevenzione

06 Feb 2024
6 Febbraio 2024

Il T.A.R. ricorda che per ottenere la sanatoria edilizia di un’opera abusiva, occorre dimostrare la cd. doppia conformità. Nella medesima sentenza il Collegio afferma che il criterio della prevenzione non può essere utilizzato ai fini della sanatoria, dato che esso non si applica alle sopraelevazioni accessorie realizzate nel corso del tempo - come nel caso di specie - , ma solo alle costruzioni che sono state costruite sul confine, o in deroga all’eventuale distanza prevista dallo stesso, sin dall’origine. In ragione di ciò, il T.A.R. ha disposto l’annullamento del permesso di costruire con il quale il Comune di Verona aveva sanato la sopraelevazione del fabbricato di un piano abitabile e di un sottotetto ad utilizzo soffitta, con creazione di una nuova unità abitativa con accesso indipendente, modifiche distributive e prospettiche.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Sanatoria ex art. 36 T.U. edilizia solo e soltanto se c’è la doppia conformità

06 Feb 2024
6 Febbraio 2024

Il TAR Veneto ha ricordato che non è mai sanabile ex art. 36 d.P.R. 380/2001 l’abuso edilizio che sia in contrasto con gli strumenti urbanistici generali e di attuazione adottati al momento della realizzazione dell’opera e/o al momento della presentazione della domanda.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Autorizzazione paesaggistica in sanatoria e disciplina urbanistica

06 Feb 2024
6 Febbraio 2024

Il TAR Veneto ha affermato che la Soprintendenza, nel decidere una richiesta di autorizzazione paesaggistica in sanatoria, non è tenuta a valutare l’istanza anche alla luce della disciplina urbanistico-edilizia del caso di specie.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Sanatoria di un varco d’accesso alla via pubblica

06 Feb 2024
6 Febbraio 2024

Il TAR Veneto ha annullato un diniego di sanatoria del varco di accesso di un immobile alla via pubblica, con contestuale accertamento della pericolosità del varco di accesso e invito al privato alla sua rimozione, a motivo dell’inadeguatezza dell’istruttoria circa l’esistenza di un accesso alternativo alla pubblica via e del difetto di proporzionalità e adeguatezza del provvedimento.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Piano di riordino territoriale del Veneto e prospettive per i piccoli comuni

05 Feb 2024
5 Febbraio 2024
Nel B.U.R. Veneto n. 10 del 19.01.2024 è stata pubblicata la D.G.R.V. n. 17 del 16.01.2024, rubricata "Approvazione aggiornamento del Piano di riordino territoriale. Art. 8 c.8 L.R. 18 del 27.04.2012. Deliberazione/CR n. 39 del 7 aprile 2023".
Con tale deliberazione, in conformità all’art. 8, co. 10 l.r. Veneto 18/2012, si propone l’aggiornamento del Piano di riordino territoriale (PRT), a suo tempo approvato dalla Regione del Veneto con la D.G.R.V. n. 1417 del 06.08.2013.
Le specifiche dell'aggiornamento sono indicate in dettaglio nell'Allegato A.
L'Allegato B denominato “Appendice” contiene le tabelle rappresentative delle principali zonizzazioni di settore, degli ambiti territoriali, l’elenco aggiornato dei Comuni veneti suddivisi per area geografica omogenea, il progetto “Fusioni: obiettivo 500 Comuni”, nonché gli esiti del processo partecipativo con i rappresentanti istituzionali degli Enti locali.
L'Allegato C contiene la tabella riepilogativa delle osservazioni presentate al Piano di Riordino e della loro accoglibilitĂ  o no.

Dettaglio Deliberazione della Giunta Regionale - Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto

AllegatoA Notes_240203_182528

Allegato B Notes_240203_182601

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