25 Gennaio 2018
Il T.A.R. Brescia, con dovizia di ragionamenti giuridici, ricorda gli approdi giurisprudenziali in materia di inibitoria/annullamento della DIA illegittima e di come si coordina la c.d. autotutela decisoria con l’affidamento del privato. Nella stessa sentenza il Collegio conferma che anche le opere soggette a DIA, se in contrasto con lo strumento urbanistico, devono essere demolite, non essendo sufficiente e legittimo applicare la mera sanzione pecuniaria, rinvenendo nell’art. 37, c. 6 del D.P.R. n. 380/2001 la fonte legislativa di quest’obbligo: “La mancata segnalazione certificata di inizio dell'attività non comporta l'applicazione delle sanzioni previste dall'articolo 44. Resta comunque salva, ove ne ricorrano i presupposti in relazione all’intervento realizzato, l’applicazione delle sanzioni di cui agli articoli 31, 33, 34, 35 e 44 e dell’accertamento di conformità di cui all’articolo 36”.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
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