Segnalo che sulla Gazzetta Ufficiale n. 273 del 22/11/2016 è pubblicata la delibera del 26/10/2016 dell'Autorità Nazionale AntiCorruzione recante: Linee guida n. 3, di attuazione del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, recanti «Nomina, ruolo e compiti del responsabile unico del procedimento per l'affidamento di appalti e concessioni»
geom. Marco Merlo - funzionario comunale
Il TAR Salerno torna sul controverso tema dell'affidamento, vale a dire sulla questione se il lungo decorso del tempo dal momento della realizzazione di un abuso, senza che il comune sia intervenuto, crei per il proprietario un affidamento sulla possibilità di conservare l'opera abusiva, cosicchè il comune non possa più ordinarne la demolizione.
Sul punto la giurisprudenza è oscillante e nei tempi recenti è prevalentemente orientata in senso negativo, mentre era più possibilista in passato.
Il TAR Salerno sceglie una via intermedia e afferma che l'affidamento va tutelato quando che le opere abusive realizzate siano di tale natura da consentire la prevalenza dell’interesse privato a mantenerle rispetto all'interesse pubblico all'ordinato assetto del territorio.
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Il T.A.R. Bolzano, dopo aver ricordato le peculiarità delle L. provinciali in materia di regolamentazione delle sale da gioco, afferma che l’imposizione della distanze dai c.d. luoghi sensibili presuppone una serie ed approfondita istruttoria.
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Il T.A.R, dopo aver ricordato la natura del vizio di incompetenza assoluta, statuisce che questo vizio di legittimitĂ debba essere esaminato per primo dal Giudice.
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Il T.A.R. si sofferma sull’indennità di servizio prevista dall’art. 42, comma 1, del D.P.R. n. 395/1995, nella disciplina derivante dall’art. 50 del D.P.R. n. 254/1999, a favore del personale impiegato nei servizi esterni, organizzati in turni sulla base di ordini formali di servizio.
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Il T.A.R. Milano si sofferma su alcune questioni relative alla qualificazione SOA tra cui: l’interpretazione del bando, la sua integrazione e l’applicazione del soccorso istruttorio.
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Il T.A.R. Milano chiarisce che se il cambio d’uso abusivo è stato posto in essere soltanto dal conduttore dell’immobile, senza la collaborazione/consapevolezza del proprietario, quest’ultimo non può essere destinatario delle sanzioni edilizie/ripristinatorie.
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Il TAR Salerno esclude che un accordo contenente la determinazione concordata dell’indennità di esproprio nell’ambito della procedura
intesa alla realizzazione di un'opera pubblica spetti alla giurisdizione del giudice amministrativo.
Il TAR ricorda anche che spetta al giudice ordinario la giurisdizione nella controversia tra privati e pubblica amministrazione, avente ad oggetto la verifica della esistenza e della estensione del diritto di proprietà .
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Il TAR Salerno chiarisce che per i terreni nei quali si sia verificato uno sconfinamento, nel corso dell'esecuzione dell'opera pubblica, da aree legittimamente occupate dalla P.A., la fattispecie è qualificabile come occupazione usurpativa, ovvero come manipolazione del fondo di proprietà privata in assenza di dichiarazione di pubblica utilità , con la conseguenza che le controversie in materia spettano al giudice ordinario.
Il TAR precisa anche che spetta alla cognizione del giudice ordinario la controversia avente ad oggetto la domanda di corresponsione dell'indennità per il periodo di occupazione legittima.
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Il TAR Salerno ricorda che è da ritenersi definitivamente espunto dall'ordinamento giuridico l'istituto dell'occupazione acquisitiva, di origine giurisprudenziale, che  (in presenza di una dichiarazione di pubblica utilità o di una dichiarazione d'indifferibilità e urgenza esplicita o implicita,
dell'occupazione dell'area e dell'irreversibile trasformazione del fondo, nonché della scadenza del termine di occupazione legittima ma senza adozione di un decreto di esproprio)  ipotizzava un acquisto a titolo originario della proprietà del fondo in capo all'Amministrazione occupante, legittimando il privato proprietario ad agire esclusivamente per il risarcimento del danno.
Ne discende l'inammissibilitĂ della domanda giudiziale mirante a ottenere il risarcimento dei danni subiti per la perdita dei beni, pari al valore venale degli stessi, proposta sull'erroneo presupposto che operi ancora l'istituto della occupazione acquisitiva. Read more →
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