Se il Comune “annulla” una DIA deve poi anche ordinare la demolizione dell’opera illegittima

07 Giu 2016
7 Giugno 2016

Il T.A.R. Veneto ha statuito chiaramente che se il Comune annulla in autotutela, ex art. 21 nonies della L. n. 241/1990, un titolo edilizio perché illegittimo, non può esimersi dall’applicare anche la sanzione amministrativa connessa e conseguente, ovvero la demolizione dell’opera illegittima.

Nel caso di specie il Comune di Vicenza, ottemperando parzialmente a quanto statuito dal T.A.R. Veneto nella sentenza n. 424/2015, ha annullato d’ufficio una D.I.A. Piano Casa perché in contrasto, tra le altre cose, con l’art. 9, c. 1, lett. c), della L. R. Veneto n. 14/2009.

L’ente, però, non ha impartito anche la rimessione in pristino sostenendo che in seguito all’annullamento in autotutela rimanessero comunque margini di discrezionalità circa l’adozione o meno di questa sanzione ripristinatoria.

Al contrario il Collegio ha confermato che, dopo aver annullato un titolo illegittimo, il Comune non può rifiutarsi di ordinare la demolizione dell’opera illegittima, adducendo una contemperazione tra l’interesse pubblico e quello privato.

 Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

 

 

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