Gara plurima e ricorso cumulativo
Il T.A.R. Veneto spiega come coordinare una gara plurima, ovvero con più lotti da aggiudicare, con i presupposti del ricorso cumulativo.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il T.A.R. Veneto spiega come coordinare una gara plurima, ovvero con più lotti da aggiudicare, con i presupposti del ricorso cumulativo.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
In un post pubblicato ieri davamo conto della sentenza della Corte Costituzionale n. 41 del 2017, che ha dichiarato la illegittimità costituzionale delle ultime parole della lettera a) del co. 1 dell’art. 8 della legge regionale Veneto 4/2015 in materia di deroga alle distanze tra pareti finestrate stabilite dal D.M. 1444 del 1968.
L'avv. Stefano Bigolaro, che sentitamente ringraziamo, ci invia un commento alla sentenza, che prende in esame anche le possibili ricadute della sentenza su altre disposizioni di deroga al D.M. contenute nelle leggi regionali del Veneto.
La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 41 del 2017, ha dichiarato la illegittimità costituzionale delle ultime parole della lettera a) del co. 1 dell'art. 8 della legge regionale Veneto 4/2015, che consentivano allo strumento urbanistico generale di derogare alle distanze del D.M. 1444, non solo all'interno dell'ambito dei piani attuativi, ma anche all'interno "degli ambiti degli interventi disciplinati puntualmente".
Post di Daniele Iselle - funzionario comunale
Bur n. 20 del 21 febbraio 2017
Materia: Energia e industria
DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE n. 6 del 09 febbraio 2017
Piano energetico regionale - Fonti rinnovabili, risparmio energetico ed efficienza energetica (PERFER). (Proposta di deliberazione amministrativa n. 13).
IL CONSIGLIO REGIONALE
VISTA la DGR n. 87/CR del 29 ottobre 2015 con la quale la Giunta regionale ha provveduto a riassumere la DGR n. 127/CR del 12 agosto 2014 avente ad oggetto “Piano Energetico Regionale - Fonti Rinnovabili - Risparmio energetico - Efficienza energetica” e la DGR 183/CR del 16 dicembre 2014 relativa a “Piano Energetico Regionale - Fonti Rinnovabili - Risparmio Energetico - Efficienza Energetica - Aggiornamento”;
VISTA la legge regionale 27 dicembre 2000, n. 25 “Norme per la pianificazione energetica regionale, l’incentivazione del risparmio energetico e lo sviluppo delle fonti rinnovabili di energia”;
VISTO il D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale” e successive modificazioni;
VISTO il D.Lgs. 3 marzo 2011, n. 28 “Attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE” e successive modificazioni;
VISTO il DM del 15 marzo 2012 “Definizione e quantificazione degli obiettivi regionali in materia di fonti rinnovabili e definizione della modalità di gestione dei casi di mancato raggiungimento degli obiettivi da parte delle regioni e delle province autonome”;
delibera
1) di approvare il “Piano Energetico Regionale - Fonti Rinnovabili, Risparmio Energetico ed Efficienza Energetica” (PERFER) nel testo allegato al presente provvedimento del quale fa parte integrante, composto da:
- Allegato A: Documento di Piano;
- Allegato B: Rapporto Ambientale;
- Allegato C: Rapporto Ambientale - Sintesi non tecnica;
2) di disporre la pubblicazione della presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto (BURVET) ai sensi della legge regionale 27 dicembre 2011, n. 29.
(seguono allegati)
DACR_006_PDA_13_Piano_Energetico_340227.pdf
Scarica la versione stampabile del BUR n. 20 del 21/02/2017
Scarica la versione firmata del BUR n. 20 del 21/02/2017
Scarica versione stampabile Deliberazione del Consiglio Regionale
Post di Daniele Iselle - funzionario comunale
L'articolo 64 della L.R. del Veneto n. 30/2016 contiene l'interpretazione autentica della L.R. 14/2009 e stabilisce che il piano casa deroga alla distanze dai confini previste dallo strumento urbanistico comunale.
La legge di interpretazione autentica è stata emanata in risposta alla sentenza del TAR Veneto n. 1128 del 2016, che aveva escluso che il piano casa potesse derogare alle distanze minime dal confine previste dal piano comunale.
Il problema è quindi definitivamente risolto?
Non proprio.
Un Comune vicentino, infatti, si è rifiutato di applicare la legge di interpretazione autentica e ha inibito una DIA per il piano casa in deroga alla distanza dai confini.
Nel provvedimento il Comune scrive che nella sentenza n. 1128 del 2016 il TAR aveva spiegato che le disposizioni dello strumento urbanistico in materia di distanza dai confini sono integrative delle disposizioni di cui agli articoli 872 e 873 del codice civile e, perciò, inderogabili dal piano casa, in quanto normativa statale.
Il Comune non ha detto in modo esplicito che la legge è illegittima costituzionalmente, ma ha detto che essa non è idonea a derogare alle distanze dai confini.
L'interessato ha impugnato l'inibitoria davanti al TAR del Veneto, sostenendo che essa è illegittima per violazione dell'articolo 64 della L.R. del Veneto n. 30/2016 o addirittura nulla, per difetto di attribuzione del Comune, in quanto spetta alla Corte Costituzionale decidere se una legge è costituzionalmente legittima.
Il TAR Veneto ha fissato l'udienza per il 16 marzo 2017.
Una sentenza del TAR Veneto spiega a quali condizioni è legittimo che l'ente che approva il PRG effettui anche la VAS (nel caso specifico la Regione Veneto).
Post di Dario Meneguzzo - avvocato Read more →
L'avv. Giovanni Sala di Vicenza, che sentitamente ringraziamo, ci invia una nota sulla interpretazione autentica del piano casa del Veneto, che volientieri pubblichiamo.
(seguono allegati)
DDR_97_All_A_337728.pdf
DDR_97_All_B_337728.pdf
DDR_97_All_C_337728.pdf
DDR_97_All_D_337728.pdf
DDR_97_All_E_337728.pdf
Secondo il T.A.R. Veneto la competenza ad ordinare la rimozione dei rifiuti, ex art. 192 del D. Lgs. 152/2006, spetta al Dirigente e non al Sindaco.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il T.A.R. si sofferma sulla distinzione tra conferma propria ed impropria (c.d. atto meramente confermativo): soltanto se c’è una nuova e completa istruttoria, ricorre la prima figura giuridica.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
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