Author Archive for: SanVittore

L’azione di ottemperanza di chiarimenti

31 Mag 2024
31 Maggio 2024

Il TAR Veneto ha affermato che l’ottemperanza cd. di chiarimenti (art. 112, co. 5 c.p.a.) costituisce uno strumento di supporto e chiarificazione per la P.A. qualora alla corretta esecuzione del giudicato si frapponga non l’intento di resistere alle altrui pretese, ma solo la difficoltà di intendere il decisum cui dar seguito nella successiva attività provvedimentale, e per questo utile anche al solo fine di ottenere l’esatta interpretazione della sentenza ottemperanda. Tale azione, pertanto, può essere proposta a condizione che si siano riscontrati elementi di dubbio (deve esservi una effettiva res dubia) o di non immediata chiarezza nella sentenza ottemperanda, per ottenere precisazioni e delucidazioni sui punti della decisione ovvero sulle concrete modalità di esecuzione, senza perciò che possano essere introdotte ragioni di doglianza volte a modificare o integrare l’oggetto delle statuizioni rese, né allo scopo di investire il Giudice di questioni che devono trovare la loro corretta risoluzione nella sede dell’esecuzione della sentenza nell’ambito del rapporto tra le parti e la P.A.

Nel caso di specie, a fronte ad una sentenza del TAR che accertava l’obbligo per la Regione di convocare una conferenza di servizi per esaminare una proposta viabilistica di un Comune (a valle di un ricorso avverso il silenzio-inadempimento), non poteva la Regione stessa promuovere un’azione di ottemperanza di chiarimenti per far accertare che il Comune non aveva diritto all’approvazione della suddetta opera.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Improcedibilità e cessata materia del contendere

31 Mag 2024
31 Maggio 2024

Il TAR Veneto ha chiarito la differenza tra questi due istituti.

Nel caso di specie, dopo aver dichiarato l’improcedibilità del ricorso (in realtà ab origine inammissibile per aver impugnato una mera nota interlocutoria con cui la Stazione appaltante chiedeva chiarimenti sul permanere dei requisiti di gara), ha pronunciato la condanna alle spese in virtù del giudizio di soccombenza virtuale.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Interesse a ricorrere e prova della lesione

31 Mag 2024
31 Maggio 2024

Il TAR Veneto evidenzia ribadisce la necessità di provare la lesione e il concreto pregiudizio derivanti dal provvedimento impugnato.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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La Commissione per la Salvaguardia di Venezia

31 Mag 2024
31 Maggio 2024

Il TAR Veneto rileva che la suddetta Commissione agiva quale organo transitorio, e ha cessato le sue funzioni con l’entrata in vigore del Piano di Area della Laguna e dell’Area Veneziana (PALAV) approvato il 07.03.1995, poi integrato dal Piano Direttore 2000.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il cd. decreto Salva casa

30 Mag 2024
30 Maggio 2024

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale (Serie Generale n. 124 del 29.05.2024) il d.l. 29 maggio 2024, n. 69, entrato in vigore il 30.05.2024, contenente disposizioni urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica, noto alle cronache come il cd. decreto Salva casa.

Il decreto è disponibile al link:

https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2024-05-29&atto.codiceRedazionale=24G00088&elenco30giorni=false.

Si allega un prospetto delle modifiche apportate al d.P.R. 380/2001 dal decreto.

modifiche apportate al T.U. edilizia dal decreto Salva casa

Truffe sugli incentivi fiscali: il Governo chiede aiuto ai tecnici comunali

30 Mag 2024
30 Maggio 2024

È stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale (Serie Generale n. 123 del 28.05.2024) la l. 23 maggio 2024, n. 67, entrata in vigore il 29.05.2024, di conversione in legge, con modificazioni, del d.l. 29 marzo 2024, n. 39 recante misure urgenti in materia di agevolazioni fiscali ex artt. 119 e 119-ter d.l. 34/2020, come convertito dalla l. 77/2020, altre misure urgenti in materia fiscale e connesse a eventi eccezionali, nonché relative all’Amministrazione finanziaria.

La nuova legge è disponibile al link:

https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2024-05-28&atto.codiceRedazionale=24G00085&elenco30giorni=false.

L’Allegato di tale legge inserisce nel corpo del d.l. 39/2024 un nuovo art. 4-ter, rubricato Attività di vigilanza e controllo degli enti comunali in relazione agli interventi di cui agli articoli 119 e 121, comma 2, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, il quale recita:

1. Ferme restando le ulteriori ipotesi di partecipazione dei comuni all’accertamento dei tributi erariali previste ai sensi della normativa di riferimento, il competente ufficio comunale che, nell’ambito delle attività di vigilanza e di controllo previste dal testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, rilevi l’inesistenza, totale o parziale, degli interventi di cui agli articoli 119 e 121, comma 2, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, ne fornisce segnalazione qualificata agli uffici della Guardia di finanza e dell’Agenzia delle entrate nella cui circoscrizione sono ubicati gli immobili oggetto della segnalazione.

  1. Ai comuni che effettuano le segnalazioni di cui al comma 1 si applicano le disposizioni in materia di partecipazione dei comuni al contrasto all’evasione fiscale di cui all’articolo 1, comma 1, del decreto-legge 30 settembre 2005, n. 203, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 dicembre 2005, n. 248, e di cui all’articolo 2, comma 10, lettera b), del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23”.

Ciò significa che al Comune che denuncerà una “truffa fiscale” in materia edilizia – rispetto ai bonus ex artt. 119 e 121 d.l. 34/2020 – verrà riconosciuta una quota pari al 50% delle maggiori somme relative a tributi statali riscosse a titolo definitivo nonché delle sanzioni civili applicate sui maggiori contributi riscossi a titolo definitivo, a seguito del suo intervento che abbia contribuito all’accertamento stesso, nonché in via provvisoria anche in relazione alle somme riscosse a titolo non definitivo.

 

Post di Daniele Iselle

L’istanza di accesso agli atti relativi ai titoli edilizi del vicino

30 Mag 2024
30 Maggio 2024

Il TAR Veneto ha riconosciuto l’interesse diretto, concreto e attuale del ricorrente all’ostensione dei documenti alla base degli interventi edilizi realizzati ovvero in fase di realizzazione da parte del vicino-controinteressato.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Accesso agli atti alla pratica edilizia del vicino non ancora conclusa

30 Mag 2024
30 Maggio 2024

Il TAR Veneto ha annullato un diniego di accesso agli atti della pratica edilizia del vicino, emesso dal Comune sulla base del fatto che non rientrerebbe nel perimetro degli artt. 22 ss. l. 241/1990 l’accesso alla documentazione progettuale che non abbia ancora comportato la formazione di alcun documento amministrativo.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Accesso agli atti e vicinitas edilizia

30 Mag 2024
30 Maggio 2024

Il TAR Veneto ha affermato che il requisito della vicinitas attribuisce un interesse diretto, concreto e attuale a conoscere gli atti e i documenti del procedimento abilitativo relativo alle attività edilizie del vicino, al fine di verificare la legittimità del titolo e la conformità delle opere al medesimo; detta posizione, in quanto qualificata e differenziata e non meramente emulativa o preordinata ad un controllo generalizzato dell’azione amministrativa, è sufficiente, ai sensi dell’art. 22 l. 241/1990, a legittimare il diritto di accesso alla documentazione amministrativa richiesta.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Accesso agli atti e appalti pubblici di lavori

30 Mag 2024
30 Maggio 2024

Nel caso di specie, la Stazione appaltante non approvava la perizia di variante richiesta dall’appaltatore, che si era accorto di alcuni errori della progettazione posta a base di gara ed era così impossibilitato alla prosecuzione dell’opera sulla base del progetto originario. L’appaltatore presentava allora un’istanza di accesso agli atti, per venire a conoscenza delle eventuali cause determinanti il ritardo e le ipotetiche cause ostative all’approvazione della medesima perizia al fine di valutare l’eventualità di avviare il procedimento finalizzato alla risoluzione contrattuale.

Il TAR Veneto ha annullato il silenzio-diniego formatosi su tale istanza, in quanto la descrizione dei fatti poneva in luce un interesse differenziato che andava al di là di una situazione giuridica soggettiva ancora allo stato potenziale, la quale peraltro sarebbe di per sé sufficiente.

Post di Alberto Antico – avvocato

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