Author Archive for: SanVittore

Disciplina edilizio-urbanistica e luoghi di culto cattolici

12 Lug 2023
12 Luglio 2023

Nel caso di specie, il Comune emanava un’ordinanza di demolizione di un edificio destinato a luogo di culto cattolico.

Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana ha applicato allo scopo l’Accordo di revisione dei Patti lateranensi del 1984.

Infatti, l’art. 5 di tale Accordo si occupa degli edifici di culto cattolico, distinguendo al comma 1 quelli preesistenti e al comma 3 quelli di nuova edificazione.

L’art. 5, co. 3 dell’Accordo impone all’Autorità ecclesiastica il rispetto della disciplina edilizia ed urbanistica, soggiacendo in caso di violazione all’ordinanza di demolizione, come qualunque altro privato. Nel contempo, in sede di rilascio del titolo abilitativo, la P.A. deve tenere conto delle esigenze religiose della popolazione.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

ATI verticale e orizzontale

12 Lug 2023
12 Luglio 2023

Il T.A.R. so sofferma sulle caratteristiche del raggruppamento temporaneo d’imprese verticale e orizzontale.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

Read more

Nozione di disciplina urbanistico-edilizia ai fini penali, normativa sismica e sanatorie

11 Lug 2023
11 Luglio 2023

La Corte di cassazione penale ha affermato che, una volta che l’opera edilizia sia stata ultimata, potranno essere eseguiti in base a SCIA solo gli interventi elencati dall’art. 22, co. 1 T.U. edilizia, a condizione che siano conformi non solo agli strumenti urbanistici ma anche alla disciplina urbanistico-edilizia vigenti al momento della realizzazione dell’intervento stesso. Sicché gli interventi di ristrutturazione edilizia diversi da quelli di cui all’art. 10, lett. c T.U. cit. possono essere realizzati in base a SCIA purché conformi agli strumenti urbanistici e alla disciplina urbanistico-edilizia vigenti, dovendosi intendere per “disciplina urbanistica-edilizia” il complesso delle norme del d.P.R. 380/2001 che disciplinano l’attività edilizia in ogni suo aspetto, comprese quelle relative alle opere di conglomerato cementizio armato, normale e precompresso ed a struttura metallica e quelle che riguardano le costruzioni in zone sismiche.

Nel caso di specie, l’area oggetto di intervento edilizio abusivo non solo era vincolata a verde pubblico, sicché la ristrutturazione non avrebbe potuto essere realizzata in base a SCIA, ma era soggetta anche a vincolo sismico ed era stata realizzata in cemento in totale spregio delle norme che disciplinano tali costruzioni.

Ci si può interrogare sulle ricadute di diritto amministrativo dell’affermazione della Suprema Corte, secondo cui – ai fini penalistici – nella nozione di “disciplina urbanistico-edilizia” sono ricomprese sia le norme edilizie sia quelle statiche e sismiche.

Ciò corrobora la teoria secondo cui la doppia conformità ai fini della sanatoria ex art. 36 T.U. cit. non può essere limitata ai soli profili urbanistico-edilizi, ma deve guardare anche ai profili di disciplina statica e sismica.

Peraltro, anche sugli abusi sismici sussiste la nozione di valutazione unitaria, non potendosi scindere gli abusi in forma atomistica (cfr. sent. Cass. Pen., Sez. III, n. 39428/2018).

In una ulteriore visione complessiva vanno ricordate le sentt. Cass. pen., Sez. III, nn. 2357/2023 e 18267/2023 per cui la sanatoria di doppia conformità edilizia è negletta senza la “doppia conformità sismica” (cfr. sent. n. 2357/2023 cit.); l’abuso edilizio è insanabile se non è stato approvato il progetto dal Genio civile (cfr. sent. n. 18267/2023 cit., dove anche si afferma che la demolizione e ricostruzione di una copertura non rientra tra gli interventi minori di cui all’art. 94-bis T.U. cit.).

Pertanto anche alla luce del reato di falso ideologico di cui all’art. 20, co. 13 T.U. cit. emerge che gli abusi urbanistico-edilizi sono correlati anche alla conformità o no sismica (cfr. sent. Cass. Pen., Sez. III, n. 19314/2023).

La sanatoria di doppia conformità edilizia diventa non necessaria solo per abusi edilizi che rientrino in manutenzione ordinaria, anche se una minoritaria giurisprudenza della Corte di cassazione penale non li esime anche se di manutenzione ordinaria (cfr. sent. Cass. Pen. n.  3240/2021).

Da ultimo ricordo di rifuggire dalle delibere regionali derogatorie in materia di antisismica, perché inammissibili e recessive rispetto alla legge statale che è il T.U. cit.

Post del Dott. Ing. Mauro Federici

Read more

La rilevanza urbanistico-edilizia degli interventi di movimento terra

11 Lug 2023
11 Luglio 2023

La Corte di cassazione penale ha affermato che le opere di scavo, di sbancamento e di livellamento del terreno, finalizzate ad usi diversi da quelli agricoli, in quanto incidono sul tessuto urbanistico del territorio, sono sempre assoggettate a titolo abilitativo edilizio.

Ciò sul rilievo che per “interventi di nuova costruzione” devono intendersi quelli di trasformazione edilizia e urbanistica del territorio, che comportino, cioè, la trasformazione in via permanente del suolo inedificato (art. 3, co. 1, lett. e d.P.R. 380/2001), laddove solo i movimenti di terra strettamente pertinenti all’esercizio dell’attività agricola non sono soggetti ad alcun titolo abilitativo (art. 6, co. 1, lett. d d.P.R. 380/2001).

Post del Dott. Ing. Mauro Federici

Read more

I muri di contenimento

11 Lug 2023
11 Luglio 2023

La Corte di cassazione penale ha affermato che costituisce nuova costruzione la realizzazione di muri di contenimento, trattandosi di manufatti che si elevano al di sopra del suolo e sono destinati a trasformare durevolmente l’area impegnata.

La Corte ha aggiunto che, poiché il regime urbanistico-edilizio delle opere deve essere valutato nella sua interezza ed unicità, non può mai essere qualificato come ristrutturazione edilizia un intervento che comporti la contestuale realizzazione di muri di contenimento.

Post del Dott. Ing. Mauro Federici

Read more

Accesso agli atti: valutazioni psico-attitudinali di terzi

11 Lug 2023
11 Luglio 2023

Il T.A.R. ricorda che l’esclusione dall’accesso alle valutazioni psico-attitudinali di terzi, ex art. 24, c. 1 della l. n. 241/1990 è solo tendenziale, ma deve essere valutata in concreato.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

Read more

Garanzie partecipative del privato e onere di motivazione della P.A.

11 Lug 2023
11 Luglio 2023

Il TAR Sardegna ha affermato che il dovere della P.A. di esaminare le memorie prodotte dal privato a seguito della comunicazione di avvio del procedimento non comporta la confutazione analitica delle allegazioni presentate dall’interessato, se il provvedimento finale è corredato da una motivazione che rende nella sostanza percepibili le ragioni del mancato adeguamento dell’azione amministrativa a quelle osservazioni.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

Potere cautelare del G.A. avverso gli atti meramente applicativi di una legge regionale

11 Lug 2023
11 Luglio 2023

La Corte costituzionale ha respinto i ricorsi per conflitto tra Enti promossi dalla Regione del Veneto contro lo Stato, e per esso il TAR Veneto, il quale emanava due ordinanze cautelari con cui disponeva che «vengano mantenute, nei territori del Comune di Caprino Veronese e del Comune di Rivoli Veronese, le speciali forme di tutela dall’esercizio dell’attività venatoria previste per le Zone Faunistiche Alpine».

Le ordinanze erano pronunciate nel contesto del giudizio di impugnazione dell’approvazione del Piano faunistico-venatorio ad opera dell’art. 1 l.r. Veneto 2/2022, con specifico riferimento alla riduzione della porzione del territorio del Comune di Caprino Veronese rientrante nella zona faunistica delle Alpi (ZFA) di cui all’art. 11 l. 157/1992, nonché alla totale esclusione del Comune di Rivoli Veronese dalla medesima ZFA. Con successivi motivi aggiunti, erano impugnati gli atti amministrativi applicativi della l.r. Veneto 2/2022 i quali – in attuazione della esclusione dei territori di cui supra dal regime giuridico della ZFA – rimodulavano conseguentemente i comprensori alpini in cui quest’ultima è suddivisa ex art. 14, co. 4 l. 157/1992 e gli Ambiti territoriali di caccia (ATC), escludendo tali territori dai primi e includendoli nei secondi. Questi ultimi atti amministrativi erano oggetto di sospensione cautelare da parte del TAR Veneto.

La Regione sosteneva che le ordinanze de quibus, avendo disposto in diretto e radicale contrasto con le previsioni della l.r. Veneto 2/2022, sarebbero state adottate in carenza assoluta di giurisdizione e, al contempo, avrebbero leso l’autonomia legislativa costituzionalmente garantita della Regione, nonché le competenze costituzionali del Consiglio regionale.

La Consulta ha respinto questa tesi.

Nel caso in esame il TAR Veneto, nell’adottare una misura cautelare di natura sospensiva e, dunque, “tipica”, ha solo chiarito quali fossero gli effetti necessariamente conseguenti all’esercizio del potere cautelare di sospensione degli atti applicativi della legge, specificando quale sia la disciplina del prelievo venatorio nei territori interessati, come conseguenza diretta e automatica della disposta sospensione.

La misura trova applicazione solo ed esclusivamente nei territori dei Comuni interessati, senza intaccare il potere di pianificazione faunistica-venatoria spettante alla Regione sull’intero suo territorio.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

Opere precedenti all’apposizione del vincolo paesaggistico

10 Lug 2023
10 Luglio 2023

Il TAR Palermo ha affermato che, laddove si accerti che un immobile non ha subito alcuna modificazione dopo l’apposizione del vincolo paesaggistico, l’Autorità preposta alla tutela del vincolo deve limitarsi ad accertare che non c’era bisogno di alcuna autorizzazione paesaggistica, lasciando ad altri – cioè, al Comune – il compito di interrogarsi sulla corrispondenza del fabbricato al suo stato legittimo dal punto di vista urbanistico-edilizio.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

Prescrizione dell’indennità pecuniaria per illecito paesaggistico

10 Lug 2023
10 Luglio 2023

Il TAR Palermo ha affermato che l’indennità di cui all’art. 167 d.lgs. 42/2004 è soggetta a prescrizione quinquennale, che inizia a decorrere da quando il credito diventa esigibile, e segnatamente da quando viene rilasciato il provvedimento di sanatoria del Comune o il condono edilizio.

Il TAR ha specificato che il rilascio del nulla osta della Soprintendenza non comporta la decorrenza della prescrizione.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

© Copyright - Italia ius | Diritto Amministrativo Italiano - mail: info@italiaius.it - Questo sito è gestito da Cosmo Giuridico Veneto s.a.s. di Marangon Ivonne, con sede in via Centro 80, fraz. Priabona 36030 Monte di Malo (VI) - P. IVA 03775960242 - PEC: cosmogiuridicoveneto@legalmail.it - la direzione scientifica è affidata all’avv. Dario Meneguzzo, con studio in Malo (VI), via Gorizia 18 - telefono: 0445 580558 - Provider: GoDaddy Operating Company, LLC