Author Archive for: SanVittore

L’annullamento dell’avvio del procedimento comporta necessariamente l’annullamento del provvedimento finale?

30 Mag 2023
30 Maggio 2023

La risposta è no. Il TAR Veneto rileva infatti che l’annullamento dell’atto endoprocedimentale è meramente invalidante e non caducante; il provvedimento conclusivo potrebbe non essere la conseguenza vincolata e inevitabile dell’avvio di procedimento, in quanto l’Amministrazione è titolare di poteri tecnico-discrezionali in sede di istruttoria.

Controprova è la norma di cui all’art. 21-octies, co. 2 l. n. 241/1990, che non ritiene rilevante l’assenza radicale della comunicazione di avvio del procedimento, se si prova che il contenuto del provvedimento finale non sarebbe cambiato, anche con la partecipazione dei privati: il che comporta l’obbligo, per il privato, di impugnazione del provvedimento conclusivo.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Monetizzazione degli standard urbanistici

29 Mag 2023
29 Maggio 2023

Il Consiglio di Stato ha offerto una pregevole ricostruzione di questo istituto.

In particolare, in mancanza della monetizzazione, il privato è posto di fronte alle seguenti alternative: a) non realizzare l’intervento; b) cedere, ove possibile, una parte del proprio immobile al Comune; d) acquistare, in zona, a prezzo di mercato, spazi da destinare a standard.

Post di Daniele Iselle

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Monetizzazione degli standard urbanistici e contributo di costruzione

29 Mag 2023
29 Maggio 2023

Nel caso di specie, una legge regionale pugliese afferma che gli interventi di recupero dei sottotetti comporta la corresponsione del contributo di costruzione.

Per l’effetto, una società riteneva di non dovere la cessione delle aree a standard, o la loro monetizzazione.

Il Consiglio di Stato ha rigettato questa eccezione.

In linea generale fra i contributi per spese di urbanizzazione e i contributi dovuti per monetizzazione di aree standard vi è una profonda diversità sul piano dei rispettivi fini. Ad esempio, in tema di convenzione di lottizzazione, non è possibile in linea di principio scomputare dai primi l’importo dei secondi, trattandosi di distinti e ugualmente necessari costi che la P.A. deve sopportare per la sostenibilità dell’intervento.

Post di Daniele Iselle

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Monetizzazione degli standard urbanistici e carico urbanistico

29 Mag 2023
29 Maggio 2023

Nel caso di specie, si discuteva se fossero dovute le aree a standard (o la loro monetizzazione) per un intervento in cui si è passati da 80 sottotetti non abitabili, a 6 appartamenti, con un rilevante aumento del carico urbanistico (anche ai sensi della legislazione regionale pugliese).

Il Consiglio di Stato ha risposto di sì.

Non vi è differenza sostanziale tra l’ipotesi di creazione di unità immobiliari per frazionamento, rispetto a quella in cui la creazione delle predette unità abitative sia la conseguenza dell’accorpamento di più locali tecnici, poiché in entrambi i casi v’è comunque un aumento di unità abitative cui si ricollega un oggettivo incremento del carico urbanistico che rende doverosa la applicazione della disciplina degli standard e, in caso di indisponibilità delle aree da cedere, ne giustifica la monetizzazione.

Post di Daniele Iselle

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Aumento del carico urbanistico ed applicabilitĂ  del d.m. 1444/1968

29 Mag 2023
29 Maggio 2023

Nel caso di specie, si discuteva se fossero dovute le aree a standard (o la loro monetizzazione) per un intervento in cui si è passati da 80 sottotetti non abitabili, a 6 appartamenti, con un rilevante aumento del carico urbanistico (anche ai sensi della legislazione regionale pugliese concernente il recupero dei sottotetti).

Il Consiglio di Stato ha risposto di sì.

Per principio generale, ogni intervento di trasformazione edilizia comportante un aumento del carico urbanistico è soggetto al rispetto della disciplina di cui al d.m. 1444/1968.

Quest’ultimo è espressamente applicabile alla fase di approvazione dei P.R.G., ai P.U.A. ed alle loro varianti (cfr. art. 1), ma tale applicazione va estesa a tutte le ipotesi in cui un determinato intervento sia autorizzato in deroga o ad integrazione delle previsioni contenute nei predetti piani o nei regolamenti edilizi: ad esempio nei PdC in deroga, nonché nel caso di disposizioni di legge che autorizzino interventi di trasformazione edilizia o cambi di destinazioni d’uso con incremento di volumi abitabili, che abbiano come conseguenza un incremento del numero di abitanti insediabili, in una determinata zona, modificando conseguentemente il rapporto abitanti/standard previsto dal P.R.G.

Post di Daniele Iselle

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Nuove ipotesi di urbanizzazione dopo la l. R.V. n. 14/2017

29 Mag 2023
29 Maggio 2023

Il TAR Veneto evidenzia che, successivamente alla l. R.V. n. 14/2017, gli interventi di nuova urbanizzazione fuori dalle aree del consolidato sono subordinati ad una procedura ad evidenza pubblica e all’impossibilità di riorganizzazione e riqualificazione dell’esistente. Ogni intervento edificatorio su aree al di fuori del consolidato può essere dunque autorizzato a seguito di una comparazione con eventuali proposte di altri soggetti.

La disciplina transitoria fa infatti salvi solo gli accordi pubblico-privati.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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La legge veneta sul consumo di suolo

29 Mag 2023
29 Maggio 2023

Il TAR Veneto ha offerto una pregevole rilettura della l.r. Veneto 14/2017, al fine di dimostrarne la conformitĂ  alla Costituzione.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Se un’area è in Zona F e in proprietà del Comune, quest’ultimo può edificarvi qualsiasi opera?

29 Mag 2023
29 Maggio 2023

Nel caso di specie, il privato impugnava una delibera di Giunta comunale integrante titolo edilizio sostitutivo del permesso di costruire (cfr. artt. 7, co. 1, lett. c d.P.R. 380/2001 e 45 d.P.R. 207/2010) con cui era approvato il progetto definitivo/esecutivo per la realizzazione di un blocco spogliatoi e di una piccola tribuna per spettatori di un campo da calcio, da costruire su un’area di proprietà comunale in Z.T.O. F1d – zone per parcheggi di standard parcheggio P1 esistente.

Il privato lamentava il mancato rispetto di questa sotto-zonizzazione.

Il Comune eccepiva che, laddove la proprietà dell’area d’insediamento dell’opera pubblica sia della stessa P.A. che ne cura l’esecuzione e non sia quindi necessario far ricorso all’espropriazione, l’opera pubblica potrebbe essere legittimamente autorizzata su qualsiasi area classificata come Z.T.O. F.

Il TAR Veneto ha respinto l’eccezione.

L’art. 7 d.P.R. 380/2001 richiama la validazione ai sensi dell’art. 47 d.P.R. 554/1999, che ha contenuto meramente dichiarativo e non costitutivo della sussistenza di tutti i presupposti giuridici e tecnici di fattibilità del progetto, perciò presuppone la conformità dell’opera alle previsioni urbanistiche vigenti.

Post di Alberto Antico – avvocato

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La concessione per il commercio di suolo pubblico

27 Mag 2023
27 Maggio 2023

Nel caso di specie, un edicolante chiedeva la proroga della propria concessione per il commercio su suolo pubblico.

Il Comune denegava la proroga, poiché quell’edicola in futuro dovrà essere demolita per fare posto alla linea tramviaria.

L’edicolante agiva in giudizio per il risarcimento del danno da violazione del legittimo affidamento.

Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana ha rigettato la domanda: l’istituto della concessione, a differenza degli atti autorizzativi della P.A. fondati su un puntuale riscontro circa la sussistenza di presupposti predeterminati, si connota per una più ampia discrezionalità che esclude la configurabilità di una aspettativa tutelata a mantenere la disponibilità del bene pubblico, anche in capo al concessionario uscente.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Ottemperanza di un decreto ingiuntivo

27 Mag 2023
27 Maggio 2023

Il TAR Veneto ha ricordato che il decreto ingiuntivo (non opposto) è compreso tra i provvedimenti giurisdizionali per i quali è ammesso il giudizio di ottemperanza, purché sia depositata una copia autentica del provvedimento, con la prova del suo passaggio in giudicato (decreto di esecutorietà).

Post di Alberto Antico – avvocato

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