Author Archive for: SanVittore

Onere della prova in materia di risarcimento del danno da parte della P.A.

27 Apr 2023
27 Aprile 2023

Il Consiglio di Stato è stato chiamato a decidere un’azione risarcitoria intentata dai genitori esercenti la potestà sul figlio minorenne, in particolari condizioni di salute, per il mancato superamento dell’esame conclusivo del primo ciclo d’istruzione per la sessione 2019-2020.

In quella sede, il Consiglio ha affermato che, alla luce della natura extracontrattuale della responsabilità della P.A., spetta al danneggiato fornire in giudizio la prova di tutti gli elementi costitutivi della fattispecie risarcitoria, dovendo provare:

- sul piano oggettivo, la presenza di un provvedimento illegittimo causa di un danno ingiusto, con la necessità di distinguere il danno-evento, derivante dalla condotta, cioè la lesione o compromissione di un interesse qualificato e differenziato, meritevole di tutela nella vita di relazione, nonché il danno-conseguenza, patrimoniale o non patrimoniale, suscettibile di riparazione in via risarcitoria;

- sul piano soggettivo, l’integrazione del coefficiente di colpevolezza, con la precisazione che l’ingiustificata o illegittima inerzia della P.A. o il ritardato esercizio della funzione amministrativa non integrano colpa.

Post di Daniele Iselle

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Azione di risarcimento del danno contestuale all’azione di annullamento

27 Apr 2023
27 Aprile 2023

Il Consiglio di Stato, allineandosi all’Adunanza Plenaria, ha affermato che, qualora la domanda risarcitoria sia formulata congiuntamente alla domanda di annullamento e quest’ultima sia dichiarata improcedibile all’esito del giudizio, i motivi di illegittimità dovranno comunque essere esaminati ai fini della decisione dell’azione di risarcimento danni già proposta, con conseguente carenza di interesse all’accertamento dei vizi dell’atto impugnato inidonei a comprovare la paventata ingiustizia del danno di cui si chiede ristoro.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Responsabilità risarcitoria della P.A.

27 Apr 2023
27 Aprile 2023

Il TAR Catania ha offerto una pregevole ricostruzione dell’istituto: in particolare, come sancito dall’Adunanza Plenaria (sent. n. 7/2021), il paradigma cui è improntato il sistema di responsabilità della P.A. è quello della responsabilità aquiliana ex art. 2043 c.c. e ciò sia per l’illegittimo esercizio dell’attività amministrativa, sia per il mancato esercizio di quella doverosa.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Risarcimento del danno e interessi

27 Apr 2023
27 Aprile 2023

Il TAR Veneto sottolinea che la liquidazione degli interessi di una somma dovuta come risarcimento del danno da fatto illecito è dovuta anche se la sentenza non li ha espressamente previsti, e la relativa domanda non costituisce ultrapetizione.

Essi sono infatti connaturati alla funzione reintegrativa del risarcimento, poiché sono rivolti a compensare il pregiudizio derivante al creditore dal ritardato conseguimento dell’equivalente pecuniario del danno subito.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Compensazione delle spese di lite

27 Apr 2023
27 Aprile 2023

Il Consiglio di Stato ha affermato che il TAR ha ampi poteri discrezionali in ordine al riconoscimento, sul piano equitativo, dei giusti motivi per far luogo alla compensazione delle spese giudiziali, ovvero per escluderla, con il solo limite, in pratica, che non può condannare alle spese la parte risultata vittoriosa in giudizio o disporre statuizioni abnormi.

In ordine alle spese processuali, la decisione del TAR è appellabile in sede di legittimità, sotto il profilo della violazione di legge, soltanto qualora le spese siano state poste, totalmente o parzialmente, a carico della parte totalmente vittoriosa.

Si segnala però che vi sono anche sentenze che pongono presupposti più rigidi alla decisione di compensare le spese di lite.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Non si può proporre un’impugnazione diretta nei confronti di una SCIA

26 Apr 2023
26 Aprile 2023

Nel caso di specie, i ricorrenti proponevano un’azione di annullamento di una SCIA in variante riduttiva, in relazione alle minori opere realizzate rispetto all’originario progetto autorizzato con il PdC.

Il Consiglio di Stato ha dichiarato inammissibile la domanda, poiché la SCIA non è direttamente impugnabile.

Post di Daniele Iselle

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Pubblicazione negli albi e termini per l’impugnazione

26 Apr 2023
26 Aprile 2023

Nel caso di specie, i ricorrenti impugnavano una variante ad un Piano di recupero approvata con delibera della Giunta comunale.

Il Comune e la scuola eccepivano la tardività del ricorso, considerando l’atto pienamente conosciuto con la pubblicazione nell’Albo pretorio.

Il Consiglio di Stato ha accolto l’eccezione.

In tutti i casi in cui non sia necessaria la notificazione individuale del provvedimento e sia al contempo prescritta da una norma di legge o di regolamento la pubblicazione dell’atto in un apposito albo, il termine per proporre l’impugnazione decorre dal giorno in cui sia scaduto il periodo della pubblicazione; pertanto, il normale termine decadenziale per ricorrere contro gli atti amministrativi soggetti a pubblicazione necessaria, decorre per i soggetti non espressamente nominati, dalla pubblicazione medesima, non essendo indispensabile la notificazione individuale o la piena conoscenza.

Post di Daniele Iselle

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Piena conoscenza dell’atto e termine per l’impugnazione

26 Apr 2023
26 Aprile 2023

Nel caso di specie, i ricorrenti impugnavano una variante ad un Piano di recupero ed un permesso di costruire per la realizzazione di una tensostruttura di m. 40x27 da utilizzare quale palestra di una scuola privata ed impianto polivalente.

Il Comune e la scuola eccepivano la tardività del ricorso, poiché i ricorrenti avevano avuto contezza dell’intervento, seppur non nei dettagli, anche prima del formale accesso agli atti.

Il Consiglio di Stato ha accolto l’eccezione.

La piena conoscenza dell’atto, individuata dall’art. 41, co. 2 c.p.a. quale momento da cui decorre il termine per impugnare, richiede non la conoscenza piena e integrale dell’atto stesso, ma la mera percezione della sua esistenza e degli aspetti che ne comportano la lesività, in modo da rendere riconoscibile per il ricorrente l’attualità dell’interesse ad agire.

La richiesta di accesso agli atti non è idonea ex se a far differire i termini di proposizione del ricorso.

Post di Daniele Iselle

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Decorrenza del termine di impugnazione dei provvedimenti in materia edilizia

26 Apr 2023
26 Aprile 2023

Nel caso di specie, i ricorrenti impugnavano una variante ad un Piano di recupero ed un permesso di costruire per la realizzazione di una tensostruttura di m. 40x27 da utilizzare quale palestra di una scuola privata ed impianto polivalente.

Il Comune e la scuola eccepivano la tardività del ricorso, dimostrando la piena conoscenza dell’intervento assentito a mezzo della corrispondenza telematica con uno dei ricorrenti, difensore anche del condominio parimenti ricorrente, da articoli di giornale sull’argomento, dai verbali dell’assemblea condominiale, dagli atti dell’azione civile proposta dal condominio stesso e dalla vicinanza dei ricorrenti ai luoghi di causa.

Il Consiglio di Stato ha accolto l’eccezione.

L’inizio dei lavori segna il dies a quo della tempestiva proposizione del ricorso laddove si contesti l’an della edificazione (cioè laddove si sostenga che nessun manufatto poteva essere edificato sull’area), mentre ove si contesti il quomodo (distanze, consistenza ecc.), il dies a quo va fatto coincidere con il completamento dei lavori ovvero con il grado di sviluppo degli stessi, ove renda palese l’esatta dimensione, consistenza, finalità, dell’erigendo manufatto, ferma restando la possibilità-onere, da parte di chi solleva l’eccezione di tardività, di provare anche in via presuntiva, la concreta anteriore conoscenza del provvedimento lesivo in capo al ricorrente.

Post di Daniele Iselle

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Revisione della patente di guida

26 Apr 2023
26 Aprile 2023

Il TAR Palermo ha affermato che la revisione della patente di guida prevista dall’art. 128 del Codice della strada non ha natura sanzionatoria, ma cautelare, sicché gli Uffici competenti possono disporre che siano sottoposti a visita medica presso la commissione medica locale, o ad esame di idoneità i titolari di patente di guida qualora sorgano dubbi – non necessariamente certezze – sulla persistenza dei requisiti fisici e psichici prescritti o dell’idoneità tecnica.

Post di Alberto Antico – avvocato

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