Author Archive for: SanVittore

Giurisdizione per la nomina dei vertici delle direzioni di strutture complesse

10 Feb 2020
10 Febbraio 2020

Il TAR Piemonte ha di recente ribadito che la giurisdizione nelle procedure di conferimento di incarico di direzione di una struttura complessa rimane del Giudice Ordinario anche dopo le modifiche apportate dal d.lgs. n. 502/1992, il quale ha introdotto forme di garanzia nel procedimento di nomina, che però non hanno scalfito la natura fiduciaria del conferimento.

Post di Alessandra Piola – dottoressa in Giurisprudenza

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Destinatari dell’ordinanza di demolizione

07 Feb 2020
7 Febbraio 2020

Il TAR Palermo ha ricordato che, ai sensi dell’art. 31 d.P.R. 380/2001, l’ordine di demolizione può essere destinato al proprietario o al responsabile dell’abuso.

Nel caso di specie, era illegittima l’ordinanza di demolizione di alcuni abusi edilizi su suolo pubblico, destinata alla società affidataria del servizio di desalinizzazione di acqua idonea al consumo umano, che aveva acquisito la disponibilità dei luoghi (vent’anni dopo la realizzazione degli abusi).

Post di Alberto Antico – dottore in giurisprudenza

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Rimedi avverso l’attività del commissario ad acta

07 Feb 2020
7 Febbraio 2020

Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana ha affermato che se il commissario ad acta emana provvedimenti aventi valore decisorio, essi devono essere impugnati mediante il reclamo ex art. 114, co. 6 c.p.a.; se invece egli svolge un ruolo meramente istruttorio, si dovrà proporre ricorso secondo le regole generali avverso l’atto conclusivo assunto dalla P.A. in esecuzione del giudicato.

Post di Alberto Antico – dottore in giurisprudenza

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Da quando decorre il termine per impugnare il titolo edilizio del vicino?

07 Feb 2020
7 Febbraio 2020

Il T.A.R. Bolzano ricorda da quando il vicino può promuovere, a pena di decadenza, un ricorso amministrativo avverso il titolo edilizio del vicino, soffermandosi anche sull’istanza di accesso agli atti che, però, non può postergare il termine per il ricorso se la “piena conoscenza” si era già realizzata in modo esaustivo.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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L’invio per posta ordinaria di un’offerta di gara può costituire alternativa al plico raccomandato?

07 Feb 2020
7 Febbraio 2020

Il TAR Piemonte si è di recente espresso in merito alla possibilità di ritenere ammissibile un’offerta di gara pervenuta con posta ordinaria successivamente al termine previsto dal bando.

Il Giudice amministrativo ha negato tale possibilità: in particolare, ha specificato che, anche ad interpretare estensivamente la norma del bando che richiedeva l’alternatività tra la consegna a mani e la trasmissione mediante plico raccomandato, quest’ultima potrebbe eventualmente essere sostituita solamente con una raccomandata senza avviso di ricevimento ovvero con posta celere. Solo queste ultime sono infatti forme che assicurano la prova della consegna del plico, mentre ciò non avviene con la posta ordinaria.

Post di Alessandra Piola – dottoressa in Giurisprudenza

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Legge sui cammini veneti e utilizzo di edifici

06 Feb 2020
6 Febbraio 2020

LEGGE REGIONALE  n. 4 del 30 gennaio 2020

Disposizioni per il riconoscimento, la valorizzazione e la promozione dei cammini veneti.

Art. 4
Riconoscimento dei cammini locali di interesse regionale.

1.   La Giunta regionale, sentita la competente commissione consiliare, stabilisce le procedure e modalità per il riconoscimento dei cammini locali di interesse regionale e riconosce i cammini stessi, individuando tra l’altro:

a)   il tracciato del cammino di cui si chiede il riconoscimento e la relativa cartografia;

b)   le informazioni necessarie ad evidenziare il legame storico, culturale, religioso, naturalistico, ambientale, paesaggistico, enogastronomico fra i luoghi interessati nel cammino;

c)   gli elementi utili a garantire la fruibilità dei cammini, quali le indicazioni delle tappe e delle strutture di pubblico servizio presenti lungo il percorso e i tempi medi di percorrenza, per categorie di utenti.

2.   Al fine di consentire la definizione di soluzioni di collegamento per la realizzazione di un sistema di rete tra i cammini, la Giunta regionale promuove l’individuazione di tracciati di collegamento tra i cammini.

Art. 8
Punti di sosta e di ristoro.

1.   Lungo i cammini sono utilizzabili, per la realizzazione di punti di sosta e di ristoro opportunamente attrezzati, comunque nel rispetto delle norme di tutela di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 “Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137”:

a)   i fabbricati rurali o parte di essi, nella disponibilità dell’azienda agricola;

b)   i fabbricati rurali non più funzionali alla conduzione del fondo;

c)   gli immobili non utilizzati da almeno cinque anni, purché direttamente accessibili dai cammini.

2.   Gli immobili di cui al comma 1 sono utilizzati per la sosta e la somministrazione non assistita di prodotti per l’alimentazione delle persone e degli animali al seguito delle stesse, nel rispetto della normativa statale e regionale in materia.

3.   Fermo restando quanto previsto dal comma 1, gli immobili e i beni nella disponibilità della Regione del Veneto, delle province e della Città metropolitana di Venezia, degli enti locali o di altri soggetti pubblici, non più utilizzati e posti nelle vicinanze dei cammini, possono essere concessi in uso alle associazioni rappresentative del settore podistico o alle imprese agricole o agrituristiche, nonché alle imprese turistiche che ne facciano richiesta per l’utilizzo o l’adattamento in punti di sosta e di ristoro, nel rispetto della normativa urbanistica ed edilizia vigente.

4.   Gli immobili ed i beni di cui al comma 3 possono essere concessi in uso gratuito secondo quanto previsto dalla vigente normativa statale.

5.   La Giunta regionale, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, definisce criteri e modalità per l’individuazione degli immobili di sua proprietà e per la relativa concessione in uso.

L’impegno alla cessione dell’area non costituisce prova della carenza di interesse a contestare l’espropriazione

06 Feb 2020
6 Febbraio 2020

Il TAR Piemonte ha recentemente ribadito che l’impegno del privato espropriato di cedere la propria area, e la percezione del controvalore della stessa, non costituiscono prova della carenza di interesse a ricorrere del soggetto. È infatti necessaria un’esplicita volontà in tal senso del privato che sia incompatibile con la coltivazione del ricorso, poiché in caso contrario permane la diversa e ulteriore utilità del risarcimento dei danni e, soprattutto, della restituzione del bene.

Post di Alessandra Piola – dottoressa in Giurisprudenza

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Rimozione dei rifiuti e comunicazione avvio del procedimento

06 Feb 2020
6 Febbraio 2020

Il T.A.R. Brescia stabilisce che l’ordinanza sindacale contente l’ordine di rimuovere i rifiuti abbandonati debba essere preceduta dalla comunicazione di avvio del procedimento ex art. 7 della l. n. 241/1990.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Quando è ammissibile la cd. “fiscalizzazione” dell’abuso edilizio?

05 Feb 2020
5 Febbraio 2020

Il TAR Piemonte ha ribadito in quali ipotesi è ammessa la cd. “fiscalizzazione” dell’abuso ai sensi dell’art. 34 d.P.R. n. 380/2001.

Il Giudice Amministrativo ha infatti ricordato che il fondamento per la richiesta di fiscalizzazione dell’abuso può essere solo la parziale difformità dell’immobile realizzato da quello in progetto, mentre non è possibile per gli immobili realizzati in totale difformità o con variazione essenziale, in quanto la fiscalizzazione è permessa solo per le ipotesi meno gravi di abusi. E difatti l’art. 34 T.U. Edilizia non può estendersi fino a divenire principio generale per qualunque genere di abuso (comportandone quindi sempre la sanabilità), posto che tale interpretazione risulterebbe contra legem: la disciplina edilizia, infatti, distingue nettamente le tipologie di abusi che possono realizzarsi sugli immobili, ricollegandovi conseguentemente sanzioni diverse.

Post di Alessandra Piola – dottoressa in Giurisprudenza

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Accesso agli atti nei confronti del gestore di un pubblico servizio

05 Feb 2020
5 Febbraio 2020

Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana ha offerto alcuni principi utili in materia di legittimazione ed interesse all’accesso agli atti, nonché sui soggetti privati tenuti all’ostensione.

Nel caso di specie, una celebre compagnia aerea avanzava istanza di accesso agli atti nei confronti della società che gestisce un aeroporto, per visionare tutti i contratti e gli atti riferibili al rapporto tra il gestore e un’altra celebre compagnia aerea.

Post di Alberto Antico – dottore in giurisprudenza

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