Il T.A.R. ricorda che, di regola, il diniego di autotutela è un atto meramente confermativo non autonomamente impugnabile; in alcuni casi, però, esso è direttamente lesivo delle pretese altrui e, quindi, direttamente impugnabile.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Ci si chiede se i c.d. spacci aziendali, i quali vendono al pubblico merci di loro esclusiva produzione all'interno degli stessi locali produttivi, siano soggetti alla normativa sul commercio di cui al D. Lgs 114/1998
Post di Diego Giraldo – avvocato
Il T.A.R. ricorda i presupposti giuridici della rinuncia al ricorso.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il T.A.R. Veneto, con dovizia di ragionamenti giuridici, ricorda che nell’attuale sistema giuridico delineato dal c.p.a. sussiste ancora una forma larvata di c.d. pregiudizialità amministrativa di tipo sostanziale, anche se ammette la rilevanza di alcuni comportamenti processuali tenuti dal richiedente durante il processo (i.e. la manca richiesta di misure cautelari) che possono incidere – in negativo – sull’accoglimento della domanda risarcitoria.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il T.A.R. conferma che il Giudice non può vagliare le questioni connesse ad alcuni poteri pubblicistici non ancora esercitati, soffermandosi altresì sull’interesse il ricorso e sulla distinzione tra invalidità caducante e viziante.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il T.A.R. Brescia conferma che l’avvalimento può riguardare anche le certificazioni di qualità .
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il T.A.R. ricorda gli approdi giurisprudenziali in materia di accesso agli atti tributari.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il T.A.R. ricorda che i costi sulla manodopera non sono tassativi, perché l’offerente può sempre dimostrare di sostenere costi inferiori a quelli previsti a livello ministeriale.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il T.A.R. si sofferma sugli approdi giurisprudenziali in materia di costi della manodopera.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Secondo il TAR Veneto l’ipotesi in cui il titolo edilizio sia stato rilasciato nella consapevolezza della necessità dell’autorizzazione paesaggistica è del tutto diverso e produce conseguenze giuridiche differenti dal caso in cui il permesso di costruire sia stato rilasciato dal Comune sull’erroneo convincimento della non necessità dell’autorizzazione paesaggistica.
Solo nel secondo caso, l'opera eseguita senza la autorizzazione non è abusiva e il comune può eventualmente procedere con ml'annullamento del titolo in autotutela.
Post di Dario Meneguzzo - avvocato Â
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