Author Archive for: SanVittore

Sull’Autorizzazione Integrata Ambientale

01 Feb 2021
1 Febbraio 2021

Il TAR Veneto ha affermato che le valutazioni sottese al rilascio dell’AIA ex art. 29-ter del Codice dell’ambiente sono indipendenti rispetto a quelle preordinate ai provvedimenti di cui al d.lgs. 181/2010, rubricato Attuazione della direttiva 2007/43/CE che stabilisce norme minime per la protezione di polli allevati per la produzione di carne.

Post di Alberto Antico – dottore in giurisprudenza

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Gare pubbliche e conflitto d’interessi

01 Feb 2021
1 Febbraio 2021

Il T.A.R. si sofferma sul substrato normativo che regolamenta il conflitto di interessi con riferimento alle gare pubbliche ed ai vari soggetti che possono esserne coinvolti, chiarendo che, da un lato, vi è l’obbligo di astensione e, dall’altro lato, il conflitto deve essere attuale e concreto per essere giuridicamente rilevante.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Zone agricole, frazionamenti e Piano Casa

29 Gen 2021
29 Gennaio 2021

Il TAR Veneto affronta qui una questione relativa a quegli edifici residenziali in ZTO E – Agricola che siano stati generati come ampliamento fino a 800 mc ai sensi della l. R.V. n. 58/1978 di altri edifici, nell’ambito di un ampliamento staccato.

Nel caso di specie, il Giudice ha affermato che a tali immobili così generati (dunque singolarmente inferiori, nel loro volume, a 800 mc) non possono applicarsi i bonus edificatori in zona agricola previsti dall’art. 3-bis del vecchio Piano Casa, in quanto gli stessi costituiscono frazionamenti di un volume originario che ha già di suo esaurito tutte le sue potenzialità.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Partecipazione del privato nel procedimento amministrativo

29 Gen 2021
29 Gennaio 2021

Il TAR Veneto ha respinto il ricorso del privato, che contestava la violazione degli artt. 7, 8 e 10-bis l. 241/1990 nel procedimento di irrogazione di un’ordinanza di demolizione per l’installazione senza titolo di quattro unità motocondensanti.

Post di Alberto Antico – dottore in giurisprudenza

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Condono e vincolo di inedificabilitĂ 

29 Gen 2021
29 Gennaio 2021

Il T.A.R. chiarisce quando può essere condonata un’opera abusiva che ricade all’interno del vincolo di inedificabilità.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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La riduzione della fascia di rispetto cimiteriale non opera se l’intervento non è di interesse pubblico

28 Gen 2021
28 Gennaio 2021

Ci siamo chiesti piĂą volte se l'articolo 28 della legge 166 del 2002, che ha fissato il vincolo cimiteriale in 200 metri, abbia abrogato o comunque reso inefficaci le riduzioni dei vincoli cimiteriali che erano state disposte dai Comuni in base alle normative vigenti in materia prima di tale legge.

Non abbiamo ancora sentenze su questo punto specifico, ma abbiamo una recente sentenza del Consiglio di Stato, che conferma una sentenza del TAR Lazio, che si occupa di una deliberazione comunale di riduzione del vincolo cimiteriale approvato dopo la entrata in vigore della legge 166 del 2002.

Le sentenze de quibus limitano in modo molto netto l'efficacia della riduzione del vincolo, dicendo che vale solo per gli interventi di interesse pubblico (dei quali ha dato una nozione ristretta, peraltro).

Rimane, quindi, aperta la questione se siano ancora efficaci le riduzioni dei vincoli cimiteriali approvate prima della legge 166 del 2002.

Cosa ha disposto l'art. 28?

"Art. 28. EdificabilitĂ  delle zone limitrofe ad aree cimiteriali

1. All'articolo 338 del testo unico delle leggi sanitarie, di cui al regio decreto 24 luglio 1934, n. 1265, e successive modificazioni, sono apportate le seguenti modificazioni:

a) il primo comma è sostituito dal seguente:
"I cimiteri devono essere collocati alla distanza di almeno 200 metri dal centro abitato. E' vietato costruire intorno ai cimiteri nuovi edifici entro il raggio di 200 metri dal perimetro dell'impianto cimiteriale, quale risultante dagli strumenti urbanistici vigenti nel comune o, in difetto di essi, comunque quale esistente in fatto, salve le deroghe ed eccezioni previste dalla legge";
b) i commi quarto, quinto, sesto e settimo sono sostituiti dai seguenti:
"Il consiglio comunale può approvare, previo parere favorevole della competente azienda sanitaria locale, la costruzione di nuovi cimiteri o l'ampliamento di quelli già esistenti ad una distanza inferiore a 200 metri dal centro abitato, purché non oltre il limite di 50 metri, quando ricorrano, anche alternativamente, le seguenti condizioni:

a) risulti accertato dal medesimo consiglio comunale che, per particolari condizioni locali, non sia possibile provvedere altrimenti;
b) l'impianto cimiteriale sia separato dal centro urbano da strade pubbliche almeno di livello comunale, sulla base della classificazione prevista ai sensi della legislazione vigente, o da fiumi, laghi o dislivelli naturali rilevanti, ovvero da ponti o da impianti ferroviari.

Per dare esecuzione ad un'opera pubblica o all'attuazione di un intervento urbanistico, purché non vi ostino ragioni igienico-sanitarie, il consiglio comunale può consentire, previo parere favorevole della competente azienda sanitaria locale, la riduzione della zona di rispetto tenendo conto degli elementi ambientali di pregio dell'area, autorizzando l'ampliamento di edifici preesistenti o la costruzione di nuovi edifici. La riduzione di cui al periodo precedente si applica con identica procedura anche per la realizzazione di parchi, giardini e annessi, parcheggi pubblici e privati, attrezzature sportive, locali tecnici e serre.

Al fine dell'acquisizione del parere della competente azienda sanitaria locale, previsto dal presente articolo, decorsi inutilmente due mesi dalla richiesta, il parere si ritiene espresso favorevolmente.

All'interno della zona di rispetto per gli edifici esistenti sono consentiti interventi di recupero ovvero interventi funzionali all'utilizzo dell'edificio stesso, tra cui l'ampliamento nella percentuale massima del 10 per cento e i cambi di destinazione d'uso, oltre a quelli previsti dalle lettere a), b), c) e d) del primo comma dell'articolo 31 della legge 5 agosto 1978, n. 457".

2. All'articolo 57 del regolamento di polizia mortuaria, di cui al d.P.R. 10 settembre 1990, n. 285, i commi 3 e 4 sono abrogati".

Sul punto la sentenza del TAR Lazio n. 9358 del 2019 aveva detto quanto segue: "Deve invero rammentarsi che, per pacifica giurisprudenza, il vincolo cimiteriale ha carattere assoluto e non consente in alcun modo l'allocazione sia di edifici, sia di opere incompatibili con il vincolo medesimo, in considerazione dei molteplici interessi pubblici che la fascia di rispetto intende tutelare, quali le esigenze di natura igienico sanitaria, la salvaguardia della peculiare sacralità che connota i luoghi destinati alla inumazione e alla sepoltura, il mantenimento di un'area di possibile espansione della cinta cimiteriale; detta situazione di inedificabilità, prodotta dal vincolo cimiteriale, è suscettibile di venire rimossa solo in ipotesi eccezionali, in presenza delle condizioni specificate nell'art. 338 comma 5, r.d. 1luglio 1934, n. 1265 (Consiglio di Stato sez. IV, 06/10/2017, n.4656).
Si tratta di una disciplina che, per le ragioni sin qui esposte, opera indipendentemente dal suo recepimento nello strumento urbanistico (Consiglio di Stato, sez. IV , 05 dicembre 2018 , n. 6891; Consiglio di Stato, sez. IV, 23aprile 2018 , n. 2407) e prevale sugli strumenti urbanistici difformi (Consiglio di Stato , sez. VI , 02 luglio 2018 , n. 4018).
Ne deriva che, a maggior ragione, prevale anche su una deliberazione consiliare di riduzione della fascia di rispetto, che – avendo riguardo al suo contenuto –possiede una natura latamente regolamentare o di pianificazione e come tale va disapplicata (sulla disapplicazione degli atti a natura regolamentare, vedasi da ultimo Consiglio di Stato, sez. V , 04 febbraio 2019 , n. 821, Consiglio di Stato ,sez. VI , 24 ottobre 2017 , n. 4894)".

La sentenza del Consiglio di Stato n. 7617 del 2020 ha confermato la sentenza del TAR Lazio.

Conclusione: la riduzione del vincolo cimiteriale non produce effetti per gli interventi che non rivestano un interesse pubblico e va disapplicata se dice il contrario.

Ma le riduzioni del vincolo approvate prima della legge 166 del 2002 seguono la stessa sorte di quella esaminata dal TAR Lazio e dal Consiglio di Stato o rimangono ancora efficaci per tutti gli interventi edilizi?

Post di Daniele Iselle - funzionario comunale

Sentenza TAR Lazio 9358 del 2019

Sentenza Consiglio di Stato 7617 del 2020

Principi utili in materia di terzo condono

28 Gen 2021
28 Gennaio 2021

Li ha offerti il TAR Veneto, a partire dal d.l. 269/2003, conv. con modd. in l. 326/2003 e dalla l.r. Veneto 21/2004, in particolare chiarendo i limiti entro cui possono essere condonati i beni soggetti a vincolo ambientale.

Post di Alberto Antico – dottore in giurisprudenza

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Impugnazione degli atti non autonomamente lesivi

28 Gen 2021
28 Gennaio 2021

Il TAR Veneto ricorda che il ricorso proposto avverso gli atti di indirizzo adottati dalla Giunta Comunale quale indicazione ai propri dirigenti su come comportarsi in relazione a particolari situazioni.

Inoltre, aggiunge il TAR, è altrettanto inammissibile il ricorso proposto nei confronti dell’atto del Dirigente che invita il privato a cedere spontaneamente delle aree, solamente paventando le possibili conseguenze coattive.

In entrambi i casi, infatti, si tratta di atti non autonomamente lesivi.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Il permesso in deroga agli strumenti urbanistici relativamente alle destinazioni d’uso

27 Gen 2021
27 Gennaio 2021

Pubblichiamo una nota dell'avv. Dario Meneguzzo sul permesso in deroga agli strumenti urbanistici relativamente alle destinazioni d'uso, ai sensi dell'art. 14 del D.P.R. 380/2001, e al suo rapporto con i commi da 9 a 14 dell'art. 5 del decreto legge 70 del 2011.

Il permesso in deroga agli strumenti urbanistici relativamente alle destinazioni d’uso 

sentenza TAR Veneto 205 del 2016

sentenza cds 3680 del 2017

sentenza TAR Veneto 140 del 2019

Sentenza Corte Costituzionale 217_2020

Cos’è il terzo settore?

27 Gen 2021
27 Gennaio 2021

Pubblichiamo una nota del dott. Alberto Antico sul terzo settore: si tratta di un inquadramento generale, a partire dalle disposizioni normative.

L'autore intende sviluppare poi l'argomento con una serie di post. 

Cos'è il Terzo settore  

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