Deroga al vincolo ferroviario ed onere motivazionale
Il T.A.R. afferma che la deroga al vincolo ferroviario richiede una motivazione specifica sull’interesse pubblico sotteso a tale scelta eccezionale.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il T.A.R. afferma che la deroga al vincolo ferroviario richiede una motivazione specifica sull’interesse pubblico sotteso a tale scelta eccezionale.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il TAR Catania ha affermato che gli interventi di pavimentazione di aree esterne sono soggetti a concessione edilizia qualora determinino una trasformazione urbanistica ed edilizia tendenzialmente permanente, con alterazione significativa dell’assetto del territorio e dello stato dei luoghi.
Post di Alberto Antico – dottore in giurisprudenza
Il nuovo Codice degli appalti contiene un Capo apposito dedicato a questa materia (artt. 145 ss. d.lgs. 50/2016).
Facendo applicazione di tale normativa, il TAR Palermo ha affermato che nell’ambito degli appalti nel settore dei beni culturali, i consorzi stabili possono indicare, quali esecutori delle opere, i soli consorziati che possiedano in proprio le qualificazioni richieste dalla lex specialis per l’esecuzione dei lavori oggetto di affidamento, mentre non possono qualificarsi con il cd. cumulo alla rinfusa, né possono designare per l’esecuzione dei lavori un’impresa diversa da quella indicata in sede di gara (a meno che non si rientri in una delle ipotesi ex art. 48, co. 7-bis d.lgs. 50/2016).
Post di Alberto Antico – dottore in giurisprudenza
Gli avvocati Andrea Calzolaio, Aldo Ariozzi e Maria Cristina Mattiacci, che sentitamente ringraziamo, ci inviano un articolo sul tema "La manutenzione modificativa del contratto e l’obbligo di rinegoziazione all'epoca del coronavirus", che volentieri pubblichiamo.
L’art. 91 del DL 18 del 17 marzo 2020, modificato dalla Legge 24 aprile 2020 n. 27 in sede di conversione, dispone che “il rispetto delle misure di contenimento di cui al presente decreto è sempre valutato ai fini dell’esclusione, ai sensi e per gli effetti degli articoli 1218 e 1223 del codice civile​, della responsabilità del debitore, anche relativamente all’applicazione di eventuali decadenze o penali connesse a ritardati o omessi adempimenti”.
La manutenzione modificativa del contratto e l’obbligo di rinegoziazione all'epoca del coronavirus
Il TAR Veneto ha ribadito che per “rifiuto” si deve intendere qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o voglia o abbia l’obbligo di disfarsi; non può quindi essere considerato rifiuto il materiale da cava comprato dal privato per risistemare la propria pavimentazione.
Post di Alessandra Piola – avvocato
Recentemente, il TAR Veneto ha statuito che è possibile, per un Comune, chiedere (ed ottenere) da un privato che si sia impegnato, nell’ambito di una convenzione urbanistica, ad eseguire opere per un certo valore, e che anche solo in parte non vi abbia adempiuto, di eseguire altre opere di pari valore.
Quest’ultima costituisce ipotesi di datio in solutum, tale per cui l’obbligazione originaria si estingue solo nel momento in cui viene eseguita la nuova, seconda prestazione: qualora nemmeno quest’ultima venga eseguita, il Comune può richiedere quale risarcimento del danno il valore di quanto non originariamente eseguito, maggiorato degli interessi.
Post di Alessandra Piola – avvocato
Il T.A.R. ricorda che per ottenere il ristoro dei presunti danni subiti, il ricorrente è onerato di provare in modo puntuale e circostanziato la lesione economica inferta.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il T.A.R. Milano stabilisce che la restituzione del contributo di costruzione si configura come un atto dovuto solo se l’opera edilizia non viene materialmente eseguita, e non anche se la stessa assuma una destinazione d’uso meno oneroso rispetto a quella autorizzata.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il TAR Veneto ha ribadito che sia la disciplina regionale di cui alla l. R.V. n. 21/1996 sia quella statale di cui al d.P.R. n. 31/2017 permettono di migliorare la coibentazione termica, acustica o di inerzia termica di edifici anche aventi rilevanza storica o artistica.
Il limite di compatibilità dell’intervento con la tutela dell’edificio medesimo comunque persiste, ma il suo superamento deve essere verificato in concreto dall’Amministrazione durante l’istruttoria, e di conseguenza adeguatamente motivato in sede di provvedimento sanzionatorio.
Post di Alessandra Piola – avvocato
Il TAR Veneto, recentemente, ha stabilito che, anche nell’ipotesi in cui l’azienda privata gestisce un impianto di trattamento dei rifiuti dichiari di avere le capacità e le garanzie necessarie, ai sensi della disciplina statale, per poter effettuare autonomamente il campionamento e l’analisi dei rifiuti medesimi, la P.A. ha sempre la possibilità di valutare in concreto l’esistenza dei requisiti e, eventualmente, prescrivere che i citati controlli vengano effettuati comunque da soggetti esterni.
Post di Alessandra Piola – avvocato
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