Sull’erroneo richiamo della normativa
Il TAR Veneto ha evidenziato che l’errore nell’indicazione delle norme violate non costituisce vizio del provvedimento. Post di Alessandra Piola – avvocato
Il TAR Veneto ha evidenziato che l’errore nell’indicazione delle norme violate non costituisce vizio del provvedimento. Post di Alessandra Piola – avvocato
Il TAR Palermo ha ricordato che, ai sensi dell’art. 31, co. 2 c.p.a., l’azione avverso il silenzio-inadempimento può essere proposta fintanto che perdura l’inadempimento e, comunque, non oltre un anno dalla scadenza del termine di conclusione del procedimento, facendo salva la riproponibilitĂ dell’istanza di avvio del procedimento ove ne ricorrano i presupposti. Post di Alberto […]
In materia di vizio di istruttoria, il TAR Veneto ha sottolineato la legittimità di un provvedimento adottato tempestivamente dal Comune, precisando che non potrebbero inficiare la validità del provvedimento gli atti dei privati formatisi e prodotti successivamente alla chiusura dell’istruttoria. Post di Alessandra Piola – avvocato
Il Consiglio di Stato ha affermato che è applicabile al processo amministrativo la revocazione per contrarietĂ alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo (CEDU) prevista dall’art. 391-quater c.p.c. (introdotto dalla cd. riforma Cartabia), per l’evidente analogia esistente fra le sentenze del G.A. e quelle del giudice civile. Invece, la norma citata non può essere estesa alla […]
Il Consiglio di Giustizia amministrativa per la Regione siciliana ha affermato che la P.A., in disparte da altri strumenti che l’ordinamento potrebbe assicurare, non può chiedere al G.A. chiamato a dare esecuzione al giudicato del G.O., una integrazione del contenuto della decisione da ottemperare (nella specie, nel contesto di una controversia di lavoro, il Comune […]
Il Consiglio di Giustizia amministrativa per la Regione siciliana ha affermato che è precluso al G.A., investito dell’ottemperanza di una sentenza del G.O., effettuare nuove valutazioni in fatto e in diritto su questioni che non sono state specificamente dedotte o trattate nel giudizio definito con la sentenza ottemperanda la cui cognizione, nel caso di perdurante […]
Il TAR Palermo ha affermato che, in tema di impugnazione del decreto del Presidente della Repubblica (o del Presidente della Regione Siciliana), di decisione di un ricorso straordinario, il decreto decisorio è impugnabile in sede giurisdizionale solo per vizi di forma o di procedimento successivi al parere reso dal Consiglio di Stato (o dal C.G.A.R.S.); […]
Il Consiglio di Stato (sentenza n. 7982 del 2024) ha affermato che la domanda di risarcimento del danno per l’impossibilitĂ di esecuzione del giudicato, proponibile per la prima volta in sede di ottemperanza ai sensi dell’art. 112, co. 3 c.p.a., deve ritenersi ammissibile non solo nei casi in cui la spettanza del bene della vita […]
Il Consiglio di Giustizia amministrativa per la Regione siciliana ha affermato che i giudizi di impugnazione di sentenze declinatorie della giurisdizione sono soggetti, ai sensi del combinato disposto degli artt. 105, co. 2 e 87, co. 3 c.p.a., a termini dimidiati. Post di Alberto Antico – avvocato
Il T.A.R. ricorda che per impugnare una norma generale del Comune occorre dimostrare in giudizio l’interesse ad agire: nel caso di specie, la ricorrente aveva sostenuto, erroneamente, che una norma comunale vietasse l’ampliamento dell’attivitĂ produttiva, quando in realtĂ c’erano altre norme – giĂ esistenti e mai impugnate – che vietavano ciò. Post di Matteo Acquasaliente […]
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