In ricordo di Bernardo Secchi
E' morto a Milano all'età di ottanta anni l'architetto Bernardo Secchi.
E' stato uno dei maestri geniali dell'urbanistica italiana, che faceva dialogare con le altre discipline, tra le quali la letteratura e la filosofia, per capire quale fosse il modo migliore per disegnare una città o un territorio.
Era laureato in ingegneria e aveva insegnato a Milano, Venezia, Ginevra, Lovanio, Zurigo ed era stato chiamato nel 2008 da Sarkozy per collaborare al progetto della "grande Parigi".
Lo scorso anno aveva pubblicato con Laterza il libro La città dei ricchi e la città dei poveri.
Ricordare Bernardo Secchi significa rivederlo nelle aule mentre agita idee e appunti con garbo ed eleganza.
Ricordare significa anche rileggerlo.
Di fronte al vociare frastornante e disordinato di coloro che propongono riforme, meglio riprendere in mano “Un progetto per l’urbanistica”, Piccola Biblioteca Einaudi.
Giovanni Tel
solo come precisazione [in effetti il sottotitolo dell’articolo pubblicato su repubblica non è corretto], secchi non è architetto, ma è ingegnere … poi in realtà è stato un grande urbanista. I suoi scritti affrontano temi che riguardano l’urbanistica attraverso continui approfondimenti di economia, sociologia urbana, politica, letteratura e filosofia ….. da Foucault a Bauman. Memorabile la sua lectio magistralis a Pordenone di qualche anno fa nella quale ha segnalato quali siano i libri da leggere assolutamente, spiegandone anche i motivi: l’Isola del tesoro, Moby dick e I viaggi di gulliver!!!! un vero maestro, un punto di riferiemnto … e quindi una grande perdita
fiorenza dal zotto
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