Sentenze sul P.I.: le scelte urbanistiche ed il commercio
Il T.A.R. Veneto, sez. II, nella sentenza del 22.06.2012 n. 877, si occupa del rapporto tra le scelte urbanistiche e la disciplina in materia di commercio, chiarendo che legittimamente il Comune può imporre - tramite le norme del PI - ad una attività commerciale la vendita al dettaglio dei soli prodotti realizzati nel loco dell’insediamento produttivo: “Premesso che, come correttamente osservato dalla difesa del Comune, la disciplina in materia di commercio non incide né condiziona di per sé le scelte di carattere urbanistico, di modo che, indipendentemente dal fatto che l’attività di vendita nei cd. esercizi di vicinato sia stata liberalizzata, nulla impedisce che il Comune organizzi il proprio territorio stabilendo che solo tale tipologia di attività vengano ammesse in un determinato ambito;
ciò permesso in termini generali, è tuttavia da rilevare che la richiesta di annullamento dell’emendamento apportato alle previsioni del PI, nei termini ritenuti pregiudizievoli per la ricorrente, in caso di accoglimento, non sortirebbe alcun effetto favorevole per l’istante, atteso che verrebbe a riassumere efficacia la precedente determinazione che non aveva accolto la richiesta di modifica proposta in sede di osservazioni dalla ricorrente, finalizzata a rendere possibile presso le grandi strutture produttive la vendita in loco dei prodotti realizzati”.
La sentenza del TAR Veneto sul P.I. citata in questo post è allegata al primo post datato 15 maggio 2013, avente per oggetto le sentenze del TAR Veneto sul P.I. di Verona.
dott. Matteo Acquasaliente
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