Il deprezzamento di un fondo espropriato mediante l’imposizione di una servitù è ricompreso nell’ indennità di esproprio
Lo precisa il Consiglio di Stato nella sentenza n. 4955 del 2013.
Scrive il Consiglio di Stato: "il pregiudizio lamentato, nella prospettazione degli originari ricorrenti, non deriva dalla illegittimità degli atti della procedura espropriativa, ma si ricollega alla diminuzione di valore del fondo derivante dalla imposizione sul fondo medesimo della servitù di elettrodotto); - tale pregiudizio deve ritenersi già incluso nelle voci considerate ai fini della determinazione della indennità di espropriazione, conformemente all’orientamento più volte espresso dalla Corte di cassazione, secondo cui, nei confronti del soggetto espropriato, ogni indennizzo conseguente all'evento espropriativo, per atti legittimamente compiuti dalla p.a., tanto nella fase di esecuzione dell'opera che in quella di esercizio di pubblico servizio cui l’opera è destinata, viene ricondotto e deve essere ricompreso nell' indennità di esproprio, senza che residui spazio per una pretesa risarcitoria collegamento al deprezzamento del fondo in conseguenza dell’imposizione della servitù e della realizzazione dell’elettrodotto (cfr., fra le tante, Cass. Sez. I, 17 maggio 2000, n. 6388)".
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